Da non
credersi …, pensò Gaius, E’ molto strano. Molto..molto strano…
Gaius, rimettendo la sua umile casetta assieme a
Hunith, rifletteva sugli avvenimenti degli ultimi due mesi. Ovvero su NIENTE.
Ebbene sì, due mesi oramai erano passati dalla morte di Nimueh, e la vita a
Camelot scorreva tranquilla e pacifica. Si potrebbe dire quasi NORMALE. Ma il
fatto era più che benaccetto, visto che quel giorno era il ventunesimo
compleanno di Artù, e appena due giorni dopo lui e Merlino si sarebbero
sposati.
“Non posso quasi crederci.”, sospirò Hunith, “Fra
due giorni il mio bambino si sposa... Sono così emozionata!”
Balinor rise.
“Ed è stato furbo. Si è scelto il miglior partito
che ci potesse essere!”
La moglie lo guardò accigliata.
“Balinor di Eldor! Ritira il tuo tono ironico! Tuo
figlio ama davvero Artù.”
“E Artù ama alla follia tuo figlio.”, sorrise Gaius,
“Il caro principe si è perdutamente innamorato di Merlino. Lo avrai notato!”
E come non
notarlo., pensò fra sé e sé Balinor, E’ EVIDENTE che si amano. E poi,Non
fanno che ripeterlo a tutti!
La porta della stanza di Merlino si aprì. Il ragazzo
ne uscì con un sorriso che andava da un orecchio all’altro, e li salutò
allegramente.
“Devo correre al castello. Artù oggi compie 21 anni!
Non lo trovate un giorno magnifico? Ci vediamo più tardi. Ciao!”
Gaius rise.
“Io direi che oramai anche un bambino capirebbe che
si amano!”
Merlino uscì di casa allegro, fischiettando e
canticchiando, e ogni persona che incrociava lo salutava altrettanto
allegramente e cordialmente. Camelot ormai era una città più che tranquilla, e
le imminenti nozze del Principe Ereditario la mettevano di buon’umore.
Entrato nel castello, e svoltato l’angolo per le
stanze di Artù, vide entrare Morgana e la porta dietro di lei chiudersi. Si
stava chiedendo, curioso, cosa ci facesse Morgana a quell’ora sveglia, e nelle
stanze di Artù, quando lo fermò Gwen.
“Merlino!”
“Buongiorno, Gwen! Dormito bene?”
Lei rise.
“Oh, direi peggio di te a quanto pare! Stamani
sei...radioso! Più del solito. Scommetto che indovino se dico che è per
vent’anni di Artù.”
Lui sorrise.
“E non soltanto per quelli! Fra due giorni.. mi
sposo!”
“Lo so!”
Mentre i due chiacchieravano contenti nel corridoio,
dentro le stanze di Artù si svolgeva una scena fra il drammatico(da parte di Morgana)
,e il comico(da parte di Artù.). Ovvero, la ragazza pareva essere entrata nel
panico, mentre Artù se la rideva fra i baffi. Per cosa? Ecco la risposta:
“Mancano due giorni, Artù! DUE GIORNI! Possibile che
sei sempre così...” sospirò “Va bene. Ci penso io. Ma è l’ultima volta che ti
tiro fuori dai pasticci!”
Artù la guardò sorridente.
“Morgana,CALMATI. So benissimo che mancano due
giorni. Non ti preoccupare. Troverò le fedi nel pomeriggio. Al massimo domani.
Non vedo perché ne devi fare un dramma!”
Lady Morgana lo guardò sbigottita.
“Perché ne... Artù Pendragon! Ti ricordo che se non
hai un paio di fedi, il rito non sarà completo. Vuoi forse deludere Merlino?”
Artù posò lentamente il bicchiere sul tavolo.
Morgana ha
ragione. Di sicuro Merlino pensa che io abbia già le fedi! Non lo voglio
deludere...
Poi scosse la testa, fulminato da un pensiero.
“Ti devo ricordare che le fedi vanno scelte insieme? In questi due mesi, né io né
Merlino abbiamo avuto molto tempo per pensarci. Sai, siamo..stati impegnati,
e...” arrossì
Lady Morgana ridacchiò.
“Oh, sì,lo immagino perché!”
TocToc.
“Milady.”
“Entra pure, Gwen.”, sorrise lei, “Ah! Giusto te,Merlino!
Stavo proprio rimproverando Artù per le vostre mancanze.”
Merlino la guardò preoccupato.
“Co..cosa intendi per mancanze? Non...”
Gwen sospirò ridendo.
“Le fedi nuziali, Merlino. Mancano due giorni alle
vostre nozze. È tradizione che dobbiate sceglierle insieme.”
LE FEDI!!
Oddio, come abbiamo fatto a scordarci delle fedi!?
“Avete ragione! Rimedieremo immediatamente. Artù.”
Lui sorrise.
“Sta tranquillo. Ce la faremo. Morgana. Potresti
farmi un favore, visto che sei così pronta ad aiutare?”
Lei annuì contenta.
“Quello che vuoi, fratellino.”
“Potresti cercare Carot, e riferirgli un messaggio?
Digli di recarsi al villaggio di Breston, è a
mezz’ora a cavallo, e di portarmi qui Cedric. È un fabbricante di gioielli. Che
parta subito. Voglio che Cedric sia qui per pranzo.”
Lady Morgana saltellò tutta contenta di poterli
aiutare, dopodiché salutò lui, Merlino, e presa la sua amica Gwen a braccetto,
si avviò di tutta fretta a cercare Carot. Non c’era tempo da perdere! E Merlino
sorrise. Sapeva che aiutarli, per Morgana, era “un onore e un piacere”,come
diceva sempre . E guardò Artù, appena in tempo per sentire le sue labbra che
toccavano quelle del principe.
“Buongiorno.”
“Buongiorno a te, mio..maestoso asino reale!”
Artù rise, mentre prendeva Merlino per mano e
uscivano dalla stanza. Chiuse la porta, e poi lo guardò con falso cipiglio severo,
ma sorrideva.
“Modererei il linguaggio, fossi in te..mio dolce
servitore idiota.”
Dolce
servitore idiota?? Non male!
I due dovettero, purtroppo, dividersi: Artù aveva
una riunione con suo padre il Re, mentre il caro Merlino quell’oggi avrebbe
dovuto aiutare Gaius. I suoi genitori si sarebbero recati mezza giornata a
Eldor.
Per Artù guardarlo andare via era una piccola fitta
al cuore, sebbene sapesse che a pranzo lo avrebbe rivisto. Mancavano poche ore,
è vero, ma era pur sempre un doversi separare da lui. E ogni volta era sempre
doloroso.
Coraggio,
Artù. Fra due giorni vi sposerete. E ve ne andrete per qualche giorno. Soli. Tu
e lui.
Prese un respiro profondo, assunse un cipiglio serio
e concentrato, e raggiunse suo padre.
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“Grazie di essere intervenuti a questa riunione.”
Con queste parole, Re Uther decretò la fine della
piccola ‘assemblea’ di ben due ore che aveva indetto per discutere di
noiosissime questioni burocratiche, e quando il resto del Consiglio si fu
allontanato soddisfatto, si avvicinò a suo figlio.
“Artù. Hai pensato all’organizzazione del
matrimonio?”
Il giovane scosse la testa.
“No.”
“Tu e Merlino dovete pensarci,figliolo. È fra due
giorni!”, sorrise, “Nel frattempo,questa sera ci sarà il banchetto per i tuoi
ventuno anni. Ora va, cerca Merlino.”
Perché si
preoccupano tutti quanti per il NOSTRO matrimonio?? Saranno affari nostri come
vogliamo organizzarlo, quando, e il resto…no?!
Ma era pur vero che mancavano DUE GIORNI. E ancora
non avevano né le fedi, né avevano parlato di come organizzare tutto quanto.
Sì, esistevano persone che avrebbero fatto tutto per loro, ma sapeva che
Merlino sarebbe stato molto coinvolto.
“Artù.”
Eccolo, appunto.
“Ei. Sono felice di rivederti, piccolo mio.”
I due si scambiarono un abbraccio, e un tenero ma
intenso bacio. Non si vedevano da due ore, mi pare normale no?
“Ehm..i-io...”, Merlino sospirò, “Sai che per certi
discorsi inizio a balbettare, ma… Io e te abbiamo da
fare. Sul serio.”
Anche Artù sospirò.
“Penso abbiano ragione, Merlino. Ascoltami, io…”
“Artù!”, Morgana arrivò saltellando, “Oh, Merlino,ci
sei anche tu! È arrivato Cedric. Andiamo.”
Mentre lei li procedeva allegramente, canticchiando
felice, i due si presero per mano mentre Artù gli spiegava chi fosse Cedric,
l’uomo che li stava attendendo nella Sala del Trono, sotto la severa vigilanza
di Carot.
“Sire! Sono felice di rivedervi.”
Artù sorrise.
“E io anche,mio buon Cedric. E’ da quando eravamo
bambini che non ci vediamo. Io e Cedric abbiamo giocato insieme,qualche volta.
Non chiedetemi perché mio padre lo abbia permesso, ma Cedric è..un bravo
ragazzo. Fammi vedere cos’hai per me.”
Lui sorrise.
“Avvicinatevi al tavolo. Tu devi essere Merlino!
Beh, Sire, mi dica cosa desidera e io farò di tutto per accontentarla.”
Lui annuì.
“Per Merlino voglio il meglio che puoi creare,
Cedric.”
“Ma che sia una cosa semplice.”, aggiunse Merlino,
“Beh, per me almeno..non voglio cose troppo sontuose. Io sono cresciuto
semplicemente.”
Il nostro
caro buon Merlino! Il mio fratellino è fortunato, non sa quanto..
“Perfetto.”
Mostrò loro una serie di fedi, e loro le esaminarono
attentamente e minuziosamente. Almeno, Artù e Morgana era alquanto pignoli e
puntigliosi, mentre Gwen e Merlino non stavano a guardare i dettagli. Erano
persone più…semplici!
Erano lì da almeno un quarto d’ora, quando Merlino
le vide: due fedi d’oro, semplici, una era un po’ più ‘alta’, l’altra invece
era sottile ma robusta abbastanza; c’erano due pietre, incastonate nelle fedi.
Che Merlino non aveva mai visto. Prese la più sottile, e la rigirò alla luce. Lui
e Gwen trattennero il fiato dalla meraviglia. C’era l’arcobaleno là dentro…!!
Stupendo..!
Wow...non avevo mai visto mai niente del genere!
Cedric si avvicinò sorridendo.
“Pietra Lunare. È una pietra alquanto rara, tanto
preziosa. Si dice possegga poteri magici. Che protegga la persona che la
indossa. Ed è, a quanto dicono, la Pietra protettrice degli Amanti. Hai buon
occhio, Merlino.”
Lui sorrise.
“Perfetta…”, sussurrò
Morgana
La ragazza osservava la Pietra di Luna nelle mani di
Merlino. E la sua Magia, che le scorreva nelle vene, le stava suggerendo che
erano quelle le fedi giuste per il fratello e l’amico. DOVEVANO esser
quelle.
Artù prese l’altra fede, e rise.
“E’...straordinaria! Cedric. Prendiamo queste.”
Merlino assentì.
“Grandioso!”, esclamò Gwen, “Adesso avete le fedi.
Ora non vi resta che organizzare il resto. Se avete bisogno…”
“..Non esitate a chiedere.”, concluse una sorridente
Morgana, “Andiamo Gwen, lasciamoli soli.”
Cedric uscì subito dopo le due ragazze, mentre
Merlino sospirando felice, faceva cenno ad Artù e usciva dietro ai tre. I due
risalirono le scale fino alla balconata Nord, dopodiché lì Merlino si fermò
sorridente, e Artù lo abbracciò da dietro.
Finalmente
riesco a stare da solo con Artù...
“Artù?”
“Mh?”
“Che ne diresti di celebrare le nozze su quella
collinetta laggiù? Io e Morgana potremmo creare una sorta di...costruzione..fatta
di fiori intrecciati fra loro, e..potremmo... Noi due, e chi celebrerà il rito,
potremmo posizionarci lì sotto...e gli altri tutti intorno. Che ne pensi?”
Artù sorrise, dandogli un bacio sulla guancia.
“È un’idea favolosa, amore.”
Merlino si voltò.
“Come funziona esattamente il rito?”
Il principe gli diede un piccolo bacio, poi posò il
mento sulla sua spalla, e gli spiegò tutto.
“Beh,abbiamo firmato la promessa di matrimonio, un mesetto fa. Fra due giorni firmeremo l’atto di matrimonio. È un documento in
cui tu dichiari di accettarmi come tuo sposo, e io dichiaro di accettare te
come mio.”
Merlino sogghignò.
“Sire. Lei è sicuro che sono pronto ad
accettare un.. asino reale come sposo?”
Il principe rise, e prese a fargli il solletico,
allora Merlino si voltò e contrattaccò. I due si rincorsero per tutta la
balconata, giocando tra di loro, scherzando, e ridendo. Erano felici come non
erano da tanto. Tranquilli. Sereni!..
Artù si fermò.
“Beh..nemmeno io sono sicuro di esser pronto ad
accettare come sposo..un servitore idiota.”
Avrà capito
che sto scherzando?
Merlino sorrise. E lui tirò un piccolo sospiro di
sollievo: aveva capito il tono giocoso. Il moro si avvicinò a lui, e lo
abbracciò stringendosi a lui. Artù lo strinse. Stettero qualche minuto così,
loro due, semplicemente abbracciati ad occhi chiusi godendosi il momento.
“Ehm Ehm. Sire.”
Artù e Merlino per poco non scoppiarono a ridere.
Garrett era sempre fra i piedi?? Non c’era una volta in cui non lo
incrociassero: nei corridoi, nella piazza, e ora pure sulla LORO balconata!!
Cioè, non che fosse segreta, però insomma...
E ora che
vuole? Non dovrà portare via Artù, spero!
“Ha gli allenamenti, Sire. Suo padre ha insistito
perché la avvertissi. Con le sue scuse verso Merlino. Per..tutte le volte che
deve rubargli del tempo con Artù. Ma è importante che il Principe si alleni.
Perché ovviamente dopo il rito ci sarà il viaggio di nozze, e…”
“Garrett. Garrett! Basta così.”
Artù rise, e poi guardò Merlino, gli prese il viso
fra le mani, e gli sorrise. Poi, teneramente, gli accarezzò il viso. E lo baciò
dolcemente.
“Ci vediamo fra un po’, piccolo.”
Lui annuì.
“Non stancarti troppo, amore mio.”
Merlino sospirò, mentre Artù seguiva Garrett verso
le scale, e lo guardò andare via sorridendo. Poi si appoggiò sul muretto della
balconata, e sorrise ancora di più, chiudendo gli occhi per godersi un poco di
venticello fresco sul viso e tra i capelli.
Oggi è
proprio una splendida giornata. Peccato che Artù debba allenarsi sempre più di
frequente ! Ma è comprensibile …
Sospirò, e fischiettando si allontanò, riscendendo
le scale per andare verso casa. I suoi sarebbero tornati l’indomani mattina sul
presto, e prima di cena voleva aver rimesso tutto quanto a posto. Si mise di
buona lena e, con qualche incantesimo, la casa prese a pulirsi da sola; per
cena era già tutto in ordine, salutò Gaius che rientrava, e si prepararono per
il banchetto.
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“Benvenuti a tutti!”, disse Uther, “Questa sera
festeggiamo il ventunesimo compleanno di mio figlio il principe Artù.”
Erano presenti i Consiglieri, alcuni popolani
(coloro che rifornivano il castello di cibo, bevande, stoffe, etc), ovviamente Merlino, Gwen,
Lady Morgana, i cavalieri di Camelot, e anche il Re di Mercia. In visita.
Il banchetto era come sempre sontuoso, anzi più del
solito, ed era evidente il motivo. I ventuno anni del Principe Ereditario, non
potevano essere festeggiati con un insulso banchetto. Merlino come sempre
indossava il suo completino con la piuma. Che adesso, stranamente, adorava.
Artù si voltò, e lo vide. Sorrise.
Come al
solito quel completino gli sta benissimo!
Merlino osservò Artù e avvampò. Quella sera era
proprio bello! Cioè, non che gli altri giorni non lo fosse o lo fosse di meno.
Ma i ventuno anni gli avevano donato un nuovo sguardo, un nuovo portamento...il
modo fiero con cui parlava con Re Bayard, la testa alta con la corona sui suoi
stupendi capelli coloro dell’oro...
Scosse la testa.
Merlino di
Eldor. A freno gli ormoni, per favore! Certo che.. stasera è proprio…
“Attenzione.”, disse Uther, “Vorrei ricordarvi..che
fra due giorni si celebrerà il rito nuziale fra mio figlio...e Merlino di
Eldor. Invito Merlino ad avvicinarsi. Vieni, Merlino.”
Artù rise, e andò dritto da lui, prendendolo per la
mano mentre il moretto si toglieva, tutto rosso in viso, il cappello con la
piuma. Si fermarono accanto a Uther e Lady Morgana, sorridente e gioiosa come
una colomba. Tutti gli invitati applaudirono per almeno dieci minuti buoni, e
Artù strinse forte la mano di Merlino.
I due sorrisero, felici come pasque.
Ci siamo,
Artù., si
disse Artù, Oggi i ventun’anni. E fra due giorni...Merlino.
Ragaaazzeee????
Ebbene sì, ho pubblicato 2 capit in una giornata!!!! ^^ qst xchè il 35 era + un capitolo ‘transitorio’, dunque ho
voluto postare anke qst!!!
;)
Spero vi piaccia!!!!
Kiss dalla
vostra Lady Merendina Kinder xD