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Autore: Seiyuccia    17/04/2010    0 recensioni
Era un caldo giorno d'estate. Caldo per gli umani visto che io non potevo sentirlo perchè non ero più umano da un bel pezzo.
Come una visione celestiale, una ragazza dai lunghi capelli castani mi cadde ai piedi e il cesto di bucato che aveva in mano cadde per terra. I capi erano ancora umidi, ma vista la caduta sarebbe stata costretta a lavarli di nuovo.
Non sapevo perchè lo stessi facendo, ma mi chinai verso di lei per aiutarla a raccoglierli e fù così che incrociai i suoi occhi...
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era mattina. Era la mia ultima mattina.
Lo sapevo da tempo. Ormai mi ero rassegnato. Eppure non avevo messo in conto il miracolo che avevo accanto a me: Melissa.
Lei era la mia vita, il mio amore. L'amore di una vita... e la mia vita doveva finire quel giorno.
Quand'ero ancora umano, avevo il potere della premonizione. Vedevo il futuro e sapevo già che sarei diventato un vampiro, ma non riuscii mai ad accettarlo. Nemmeno dopo la trasformazione.
Nella mia nuova esistenza avevo fatto di tutto, tutto ciò di più cattivo e discutibile potesse esserci, perchè tanto sapevo che un giorno sarei morto e quella tortura sarebbe finita.
Nonostante il mio potere mi aiutasse a vedere tante cose, non mi aveva mostrato lei.

Era un caldo giorno d'estate. Caldo per gli umani visto che io non potevo sentirlo perchè non ero più umano da un bel pezzo.
Come una visione celestiale, una ragazza dai lunghi capelli castani mi cadde ai piedi e il cesto di bucato che aveva in mano cadde per terra. I capi erano ancora umidi, ma vista la caduta sarebbe stata costretta a lavarli di nuovo.
Non sapevo perchè lo stessi facendo, ma mi chinai verso di lei per aiutarla a raccoglierli e fù così che incrociai i suoi occhi...
Erano bellissimi! Di un blu così intenso che ti potevi perdere nel mare dei suoi occhi e io mi persi. Ancora non lo sapevo, ma ero stato totalmente catturato e per lei avrei fatto tutte le pazzie possibili!
Passarono pochi mesi da quel giorno e ci sposammo. Da non crederci: per la prima volta mi sposavo perchè desideravo farlo e non per assaporare le mie vittime in tutta tranquillità.
Quella notte, la prima di tante notti insieme, l'amai con dolore. Dolore e consapevolezza che un giorno sarebbe morta di vecchiaia fra le mie braccia e che mi avrebbe odiato per quel che sono. Vergogna e paura che una volta scoperto il mio segreto, mi avrebbe abbandonato. Così le confessai tutto: dolore, paura e tradimento le si dipinsero sul volto e cercò di scappare. Sentendomi tradito la segui e tentai di ucciderla, ma non ci riuscii e la trasformai.
Quando si rese conto di quello che era diventata, io ero lì vicino a lei. L'avevo condannata ad essere come me. Sapevo che vita era, conoscevo le difficoltà e la maledizione di essere come ero io eppure l'avevo trasformata perchè non volevo perderla... che egoista!
Lei, invece di scappare di nuovo, mi abbracciò forte dicendo che mi amava e che mi capiva. Crollai fra le sue braccia come un bambino, anche se i miei occhi, i nostri occhi, non avrebbero più potuto produrre lacrime.
Da quel momento iniziò una nuova vita insieme a lei, la mia Mel, e l'avremmo vissuta fino in fondo. Per lei smisi di uccidere gli umani nutrendomi di animali. Per lei ero cambiato tornando ad essere me stesso, tornando ad essere quello che ero prima della trasformazione. Per lei facevo tutto senza che me lo chiedesse e vedere i suoi occhi illuminati di gioia e il suo sorriso sempre rivolto a me erano la mia più grande fonte di gioia.


Quella mia ultima mattina, Mel dormiva tranquilla accanto a me senza nemmeno sospettare cosa sarebbe successo di lì a poche ore. Senza nemmeno sapere quanto avrebbe sofferto nei prossimi anni. Io lo avevo visto... avevo visto il dolore che le avrebbe causato la mia morte e l'assenza di vita nei suoi bellissimi occhi blu.
Non saprei descrivere il dolore che provai quando ebbi quella visione. Era troppo da sopportare, troppo da sentire perchè l'assenza di vita nei suoi occhi sarebbe stata solo colpa mia.
Quella ultima mattina, quella ultima giornata... passarla con Mel avrebbe reso tutto ancora più doloroso. Così decisi che avrei passato la mia giornata fuori di casa, ad ammirare quello che non avrei più visto, quello che non avrei più sentito. Lasciai a Mel un bigliettino con su scritto che l'aspettavo al tramonto al solito posto ed uscii di casa.
Quel giorno non mi presi nemmeno il disturbo di nutrirmi. Non avrebbe avuto nessun senso farlo visto che sarei morto. Mi posizionani al centro di una piccola radura lontana parecchi chilometri dalla città. Avevo portato con me carta e penna e mi preparai a lasciare le mie ultime volontà alla donna che amavo.
Fù difficile scrivere quell'ultima lettera. Credevo che non sarei mai riuscito a farlo, ma alla fine quando la terminai il mio cuore produsse un suono sordo, definitivo.
Andai all'appuntamento con Mel, la lettera appena finita in mano. Sapevo che sarebbe stato difficile chiederle di andare via. Sapevo che sarebbe stato impossibile farla andare via senza tentare l'impossibile per salvarmi. Se fosse rimasta sarebbe morta anche lei e non potevo permetterglielo.
Appena fui da lei, la vidi spalancare gli occhi preoccupata e corrermi incontro. Probabilmente la mia faccia diceva tutto ancor prima che potessi spiegarle la situazione. Come previsto, appena le dissi quello che sarebbe successo lei iniziò ad urlare, a dire che non poteva lasciarmi, che avrebbe impedito una cosa del genere, che non avrebbe permesso a nessuno di farmi del male. A quel punto feci una cosa che non avrei mai voluto fare: la soggiogai con il mio potere. Le ordinai di scappare. Le ordinai di correre il più lontano possibile, senza mai voltarsi. Le ordinai di leggere la lettera che le stavo dando, solo quando si fosse fermata e fosse stata al sicuro. Le ordinai di conservare la mia collana, l'ultimo ricordo che potevo lasciarle. Le ordinai di baciarmi un'ultima volta prima che andassi a morire.
Dopo quel bacio lei, impotente al mio volere, partì in corsa. Nell'istante in cui scomparve, un gruppo di persone venne contro di me accusandomi di essere un vampiro e che per questo dovevo morire. In un accesso di follia mi avventai su di loro. Riuscii ad ucciderne un paio prima di soccombere definitivamente, contento di essere riuscito a salvare lei... la mia Mel...
Pochi istanti prima di morire la vidi... ebbi una visione di Mel che sorrideva felice con un ragazzo vicino a lei. Sorrideva felice, gli occhi le brillavano di felicità...

Qualche giorno dopo, una vampira giaceva in una grotta con gli occhi privi di luce e una lettera aperta in mano...

Cara Mel,


so che ora mi starai odiando. Mi starai odiando perche' ti ho costretta ad andare via. Mi starai odiando perche' sono morto per te. Mi starai odiando perche' ti ho abbandonata e condannata a vivere per sempre da sola... ma non potevo permettere che tu perdessi la vita per tentare di salvare la mia.
Io sapevo gia' che sarei morto oggi. Lo sapevo ancor prima di essere trasformato. Lo sapevo ancor prima di innamorarmi di te. Lo sapevo ancor prima di decidere che volevo passare il resto dell'esistenza che mi restava con te.
Sono stato egoista. Sono solo un'egoista perche' ti sto condannando a vivere un'intera esistenza da sola. Sono un egoista perche' voglio che tu continui a vivere ricordandoti che ti ho amata piu' di me stesso.
Ti prego... non tentare di morire in un disperato tentativo di seguirmi. Io sono morto per te, per permetterti di incontrare un'altra persona, un altro amore. Adesso ti sembrera' impossibile, ma io ci credo. Credo, sono convinto che un giorno sarai di nuovo felice fra le braccia di un nuovo amore. E sono sicuro che lo amerai anche piu' di me.
Io muoio con la consapevolezza che potrai ritrovare la felicita' che hai perso a causa mia.



Ti amo, per la vita


Edmund

L'angolino di Vale *O*

Wow! Non pensavo sarei mai arrivata a scrivere delle note di spiegazione ad una delle mie storie, ma questa ne urge qualcuna.
La fan fic che avete letto, è nata dalla storia di un personaggio che ho creato per un GDR. Il personaggio in questione è Melissa.
Mentre ruolavo Mel, il fatto che avessi solo menzionato Edmund qualche volta ha stuzziacato la mia fantasia e così è uscita questa piccola parentesi per raccontare chi fosse, come vedeva la sua vita e come era finita la sua vita per amore.
In sostanza, sembrerà sciocco dirlo, ma è stato Edmund a scrivere la storia XD E' uscito di prepotenza dalla mia fantasia per dire la sua. Io non ho fatto altro che aiutarlo ^^
Spero che questa piccola one-shot vi piaccia e che commentiate in tanti. Vi prego di commentare anche se non vi piace, per capire il vostro punto di vista e magare migliorare.

Grazie di aver letto XD

P.S. Mi scuso con chi era in attesa di leggere altri capitoli di "Improvvisamente incontrai il destino" e "Il nostro film". Ho cancellato le storie perchè a mio avviso erano banali e superficiali.
Forse sono troppo critica verso me stessa, ma proprio non le sentivo veramente mie e non riuscivo ad andare avanti (in realtà Improvvisamente incontrai il destino era già conclusa, ma come ho detto era troppo banale).
Mi spiace davvero se vi ho deluso. Spero che mi perdonerete ç_____ç
   
 
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