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Autore: Sweet Madness    18/04/2010    3 recensioni
Attenzione Spoiler! Cas è strano ultimamente e i ragazzi decidono di indagare e aiutare, ovviamente Winchester Style!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CFD6

A/N: Lo so, sono un essere quantomeno orribile, ma con gli esami alle porte (ormai mancano solo un paio di mesi) e impegni vari il tempo che posso dedicare alla scrittura si avvicina pericolosamente allo zero.
Spero che questo capitolo valga l’attesa (anche se ne dubito fortemente)

Dating For Dummies: Sam’s Lesson

La stanza del motel non sembrava più neanche la stessa, nelle due ore che Dean aveva detto a suo fratello ed al suo angelo custode di “togliersi dai piedi”, entrambi i letti erano stati spostati in un angolo della stanza e il tavolo rettangolare che prima era accanto alla finestra era al centro della stanza, dietro una sedia, infine attaccata ad uno dei muri c’era una grande lavagna bianca.

“Dean, cosa hai combinato?” chiese Sam guardandosi intorno per poi guardare torvo suo fratello.

“Che c’è? Ho pensato che a Cas servisse un aiuto professionale, il nostro aiuto professionale” rispose il cacciatore con un’espressione che lasciava trasparire tutto il suo orgoglio.

“Sicuro che in realtà non vuoi solo divertirti alle spalle di Cas?” replicò l’altro.

“Forse. O forse voglio solo dargli una mano. No, aspetta, voglio decisamente divertirmi alle sue spalle”

In tutto ciò Castiel si era seduto sulla sedia e fissava intento la lavagna come se potesse rivelargli chissà quali oscuri segreti. In realtà stava pensando, pensava a quella ragazza, a quanto gli piacesse e non aveva nulla a che fare con Jimmy e le sue strane reazioni, era qualcosa di più profondo, non sapeva come chiamarlo, ma sentiva che era forte.

Sam sospirò, discutere con Dean era, come al solito, assolutamente inutile, alla fine o si faceva come diceva o lui o, o beh, si faceva come diceva lui. Improvvisamente gli venne un’idea, se suo fratello voleva giocare, avrebbe giocato, ma alle sue regole.

“D’accordo, ma tu gli insegnerai a guidare” disse Sam con un sorriso compiaciuto stampato in faccia.

Dean sbiancò, sapeva dove voleva arrivare suo fratello e non gli piaceva affatto ma, anche se non lo avrebbe mai ammesso con nessuno neanche sotto feroce tortura, voleva davvero aiutare Castiel, in cuor suo pensava fosse il minimo per tutte le volte che l’angelo gli aveva salvato la vita. Ed ancora il pensiero di insegnare ad un angelo incapace a guidare un mezzo potenzialmente mortale lo tratteneva.

Dean poteva quasi vederli, sulla sua spalla sinistra un mini Dean vestito da angelo e sulla spalla destra un mini Dean vestito da diavolo.

“Andiamo Dean, sai di doverglielo” disse angelo - Dean

“Ma non gli devi proprio niente! Cos’ha mai fatto lui per te?” chiese deciso diavolo - Dean.

“Ci ha tirato fuori dall’Inferno tanto per dirne una!” rispose piccato angelo - Dean.

“Ribadisco il concetto, mai nulla di utile, può andare ovunque, ma ci ha mai portato una torta austriaca? O una ragazza asiatica *? O meglio ancora del cibo italiano? No!”

Angelo - Dean sbuffò.

“E va bene!” cedette alla fine l’uomo, dopo quello che a Sam parve un minuto buono di intenso riflettere, ma che in realtà era una lotta interiore senza esclusione di colpi.

Sam si avvicinò un po’ titubante  alla cattedra e vi si sedette dietro, era spaesato, parecchio spaesato.

Si schiarì la voce e si accorse dei due profondi occhi blu puntati su di lui “Allora Cas, cosa ti piacerebbe sapere?”

“Tutto se possibile” rispose con il suo solito tono pacato l’angelo.

“Ehm, sì, okay, tutto”

Dean da dietro la sua rivista sorrise malignamente “Sì, Sam digli tutto, non tralasciare nulla”

“Okay, allora, per prima cosa devi passarla a prendere e...” il ragazzo non riuscì a finire la frase che fu interrotto dall’altro.

“Perché?”

“In che senso perché?”

“Perché bisogna andare a prenderla?”

“Non lo so, è la regola, la passi a prendere e poi la riporti a casa” Sam sospirò, che quella sarebbe sicuramente stata la settimana più lunga della sua vita.

“La realtà è che se la riporti a casa ci sono buone probabilità che lei ti inviti ad entrare” disse Dean tradendo quasi immediatamente il suo proposito di tacere e godersi lo spettacolo.

“Per fare?” chiese l’angelo completamente confuso.

“Già fratellino, cosa si fa una volta entrati in casa di una bella ragazza?” era ufficiale, quella sarebbe stata la settimana più divertente della sua vita.

“Si cerca di conoscersi meglio” disse il cacciatore cercando di suonare convincente.

“Certo. Se sei un enorme sfigato di nome Sam, ma se sei bravo anche solo la metà di me già al primo appuntamento potresti avere l’occasione di fare un po’ di movimento” sentenziò Dean con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra.

“Non capisco cosa intendi per movimento”

“Sesso Cas. Sesso” rispose l’uomo sbuffando. Possibile che quell’angelo fosse sempre così ottuso?

Tra sé e sé Cas sorrise malignamente (per quanto ovviamente è concesso ad una creatura celeste). Rompere le scatole ad un Winchester era sempre una distrazione bene accolta.

“Comunque” disse il minore cercando di riprendere il controllo della situazione “una volta che sei passato a prenderla la porti al ristorante, ricordati: aprile la portiera della macchina sia per farla salire che per farla scendere, apri la porta del ristorante per farla passare e scostale la sedia per farla sedere.”

“Perché, ha qualche deficit motorio?”

Le reazioni dei due fratelli a questa domanda furono quasi simultanee, Sam sbattè la testa sul tavolo per la disperazione, mentre Dean la sbattè al muro per il troppo ridere.

“No Cas, si fa per gentilezza” rispose il cacciatore con la testa ancora abbandonata sulla superficie liscia del tavolo.

“Davvero non capisco perché non lo abbiamo fatto prima” disse il maggiore dei Winchester riprendendosi dalla risata isterica che lo aveva colto appena un minuto prima.

“Allora, una volta al ristorante vi sedete al tavolo, ordinate e chiacchierate un po’, ascoltala e presta attenzione a tutto quello che dice. Ti chiederà di te, per amor del cielo non dirle la verità chiaro?”

“Chiaro”

“Più tardi inventeremo una storia convincente ed eventualmente ti faremo avere dei documenti falsi. Un’ultima cosa, sii dolce e gentile, ma anche divertente, alle ragazza piacciono gli uomini che sanno farle ridere. Beh credo sia tutto”

“Okay, ho preso nota” disse Castiel alzandosi dalla sedia e scomparendo davanti agli occhi dei due cacciatori.

“Wow, un periodo intero senza essere interrotto dalle tue battutacce Dean, quanto forte hai sbattuto la testa prima?”

“Ah, ah, divertente, in realtà riflettevo”

“Beh, questa sì che è una novità, a cosa riflettevi?”

“Riflettevo sul fatto che quando penso che tu non possa essere ancora più donna riesci sempre a sorprendermi Samantha” disse Dean con un grande ghigno sul volto.

  
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