Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: frau    19/04/2010    1 recensioni
Si sa, molto spesso la vita può essere imprevedibile. Può capitare di vincere alla lotteria, di scoprire che un vecchio cimelio in realtà era un resto di NonSiSaBeneCosa e che possa portare con se' una fortuna inaspettata e piuttosto ingente. Come può succedere di uscire una mattina di casa e di non tornarci mai più, a causa di forze maggiori. Un malore, un contrattempo...un incidente possono essere cause più che sufficienti per stroncare, così, da un momento all'altro, la tua quotidianità e cambiare, alle volte irremediabilmente, la tua vita.
Ci avevi mai pensato?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: I Tokio Hotel non mi appartengono (..c'era anche bisogno di scriverlo?xDD), non li conosco, non li frequento, tutto ciò che qui è e verrà scritto è solo un parto della mia sfrenata fantasia malata *A* E no, non vengo pagata per scrivere boiate similixDDD Quindi non è un'opera a scopo di lucro.

• Incidenti di Percorso •

Si sa, molto spesso la vita può essere imprevedibile.
Può capitare di vincere alla lotteria,
di scoprire che un vecchio cimelio in realtà era un resto di NonSiSaBeneCosa
e che possa portare con se' una fortuna inaspettata e piuttosto ingente.
Come può succedere di uscire una mattina di casa
e di non tornarci mai più, a causa di forze maggiori.
Un malore, un contrattempo...un incidente
possono essere cause più che sufficienti per stroncare, così,
da un momento all'altro, la tua quotidianità
e cambiare, alle volte irremediabilmente, la tua vita.

Ci avevi mai pensato?






1. In ritardo.
Kiki correva, con il grembiule striminzito dello Starbucks in cui lavorava tutto scomposto e con una scarpa coi lacci sciolti, ma non aveva tempo per pensare alle apparenze, correva, nonostante non avesse più fiato in corpo e le gambe stavano lì lì per cederle.


Dai, Kiki, un ultimo sforzo...ci sei quasi, dai, dai, che ce la fai..


La signora Schermtz, stanza 673 dell'hotel Prestige (il nome già diceva tutto), aveva ordinato per telefono un caffè con panna e scorza di cannella, un caffè al caramello e due cioccolate al latte con nocciola e nutella. Peccato che l'ordinazione fosse avvenuta venti minuti prima. E la puntualità era una prerogativa assoluta dello Starbucks coffee di viale St.Louis, soprattutto quando ad ordinare era una persona in grado di permettersi di soggiornare in un hotel quale il Prestige.


Quanto ti odio, Dio solo lo sa, Annie.


Annie era la collega che lavorava da molto più tempo di lei e quindi con molta più esperienza nel campo, ma aveva un difetto: appena veniva assunta una nuova ragazza, cercava in tutti i modi di far vedere al capo quanto fosse...incompetente e non adatta a reggere quel genere di lavoro. "Distrattamente" non vedeva Kiki con un vassoio di ordinazioni pronte da portare ad un tavolo, andandole casualmente addosso e facendole rovinare il tutto per terra. Con annessi gli strepiti dei clienti in attesa, ancora. La guardava sorridendo, affabilmente, mormorando un "ops, che sbadata". Ma quella che si poteva definire la sua vocazione di vita era delegarle le ordinazioni via telefono di cui lei stessa puntualmente si prendeva l'incarico, per poi mollare dopo dieci, quindici minuti il foglietto con le ordinazioni scritte e la via ad una Kiki più che esterrefatta, biascicando malignamente un "fossi in te, allungherei il passo", sorridendo, dolcemente.


...La milza questa volta mi darà forfait, me lo sento..


Mai apparizione fu più bella quanto quella dell'insegna laccata in oro del Prestige, grande ed imponente (come l'edificio, del resto) con le 5 stelline a far da corona. Si avviò verso l'entrata, a passo strascicato e con il fiatone, tenendosi con una mano il fianco e con l'altra le ordinazioni, cercando di fare la massima attenzione a non perdere l'equilibrio. Dalle vetrate a specchio intravide di sfuggita un essere più o meno con le sue fattezze, i capelli raccolti in una coda, ormai, sfatta, il viso paonazzo per lo sforzo, due occhiaie stratosferiche che la dicevano lunga su quanto avesse dormito negli ultimi tempi che facevano da cornice a due occhi estremamente stanchi, con le palpebre lì lì per chiudersi, da un momento all'altro.


Servirebbe pure a me, un caffè..e non solo uno.


Un fantasma, fatto e finito, c'era poco da fare. Ancora persa nelle sue beghe mentali, camminava senza badare bene a dove mettesse i piedi, avvicinandosi sempre di più all'entrata. Non era ancora propriamente entrata nella hall, era ancora con il piede a mezz'aria, lì lì per varcare la soglia, che sentì un brivido di terrore percorrerle la spina dorsale, facendole accapponare la pelle.








Note della frau°A°
Mhn, storia che mi frulla dalla testa da un bel po' di tempo. Ma non sapevo se era il caso di buttare a scrivere qualcosa o meno. Per somma disgrazia, ancora dopo la bellezza di 6 mesi questa storia continuava ad aggirarsi nei meandri della mia mente, disturbandomiè.e Questo in ogni caso è il capitolo iniziale, cortino, ma non sono riuscita a regolarmi, sorryxDD Vedrò di rimediare la prossima voltaè.e E poi questo è l'incipit. Per l'incipit si è più che giustificanti, per la lunghezzau.ù
Mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate, di quanto ho scritto. Anche per regolarmi, se è il caso di continuarla o meno, se fa' così schifo..xDD Au revoir, frau. P.S. sì, vi ho lasciato volutamente in un punto di suspense°A° Ma come si dice nei film: non è quello che sembra. A voi le conclusionixDDD (..ho detto troppo mi sa==")
Ops, dimenticavo.
LEGGIMI, leggimi e LEGGIMI, sono URGENTE! La protagonista, come avete potuto ben leggere, si chiama Kiki e ho cercato di descriverla come la immagino. Appena ho un po' di tempo vedrò di creare un blend sulla storia, inserendo quella che per me è Kiki u.ù Ah, lavora in uno Starbucks coffee, dove abitualmente servono ai tavoli. Non so se è vero o meno, come dubito che siano veri quei miscugli di caffè-panna-caramello e company, ma,...sorvolatexDDD
Sarebbero però apprezzati più che volentieri eventuali consigli circa le "bevande" esistenti in un Starbucks coffee.Davvero, mi fareste un grande, grandissimo favore!
  
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