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Autore: Lux Nox    20/04/2010    8 recensioni
Sangue il sangue è l'ossessione di quelli che appaiono perfetti, immortali. Un abile giocatore, una Yuki sempre più confusa, un Zero stremato e un nuovo asso nella manica apparirà semplice ma è più complessa dei altri giocatori.
La leggenda ormai morta ritornerà. Storia conclusa.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Blood Princess'
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Una nuova compagna di classe  


Il sorriso dell'uomo diventò accentuato, la lettera doveva essere mandata al più presto presso il collegio Cross.
-Mark, spediscila!- ordinò l'uomo dai lunghi capelli neri.
-Si Francoise-sama.- 


Egregio signor Cross,

con la presente lettera, vorremmo comunicarle che, giungerà nella sua scuola una nuova alunna assai speciale per noi cacciatori, la pregiamo di difenderla ad ogni costo.
Vorremmo chiederle di ospitarla tra gli umani poiché, essendo diventata una mezza vampira, non può fare del male a nessuno, tranne che nelle notti di luna piena.
Per risolvere questo problema, l'abbiamo assegnata ad un cacciatore di vampiri a sua insaputa.
Come lei dovrebbe sapere, la ragazza ha vissuto e ancora vive una situazione difficile, pertanto, la invitiamo a proteggerla.Tuttavia, il suo animo è molto sensibile.
Parliamoci chiaro, a causa del suo sangue speciale, i Komoto hanno dovuto restare nascosti per lungo tempo e quando la famiglia fu sterminata, l'unica erede rimase lei.
Pur appartenendo ai purosangue, alcuni vampiri l'hanno tradita e l'unico modo per proteggerla è nasconderla nella sua accademia.
Signor Cross questa non è una richiesta, ma è un ordine dello stesso capo dell'associazione Hunter. Per questo abbiamo richiesto anche l'aiuto del capo dormitorio Kaname Kuran.
La ringraziamo di tutto,
L'associazione dei cacciatori.

 
Il preside si domandò perché volessero trasferire l'ultima dei Komoto proprio nella sua accademia.
Ripose la lettera in uno dei cassetti segreti della scrivania, e si voltò sovrappensiero verso la finestra.
L'ultima della sua famiglia... e sapeva anche quale. 
Sorrise. Per lui avere una del suo rango avrebbe significato più responsabilità.
“Chissà se farà amicizia con Zero e Yuki?” si chiese mentalmente, mentre i suoi occhi osservavano altrove. In un altro decenio della sua vita.
Il sole faceva già capolinea e il suo sguardo preoccupato si posò sulla scrivania. Si preanunciavano tempi duri per l'accademia.

Yuki cercava di domare le ragazze della Day Class che stranamente erano euforiche più del solito, aspettavano i loro principi: i cavalieri della notte. 
- Tornate subito al vostro dormitorio! Ragazze vi prego.-
La castana urlava contro le ragazze, ma loro di calmasi non lo volevano proprio.
“Zero dove sei?” si chiese mentre spingeva le alunne “uffa, mi lascia sempre da sola quando i cancelli della Night Class si aprono!”
-Adesso ritornate al dormitorio!- ripeté arrabbiata .
Continuò ad insistere invano.
“Accidenti! Se ti scovo dove sei finito te la faccio pagare!” pensò la ragazza.
 Il cancello del dormitorio finalmente si aprì e i studenti uscirono con la loro infinita bellezza.
Una delle ragazze urlanti si slanciò verso i vampiri e così facendo, spinse Yuki che inciampò e finì su  qualcuno.
- Idiota- disse lui cupamente.
Yuki si arrabbiò di più e con forza diede un colpo sul petto di Zero, ma non si accorse dell'equivoca posizione.
-Idiota a chi?! Ma perché le devo affrontare da sola, tu non ci sei mai!!!- esclamò offesa mentre Kaname li osservava rigido.
-Ti levi? Devo andare....- rispose il ragazzo senza abbandonare l'espressione seria.
- Ma perché sparisci sempre? Mi servirebbe un po d'aiuto! E poi...-
-Chiudi la bocca- la interruppe bruscamente lui.
Yuki rimase in quella posizione per qualche istante... ma poi replicò indignata.
-No e poi no, non puoi venirmi a giudicare mentre tu che sparisci sempre!- gridò a Zero dietro che si era alzato e se ne era andato.
 Un'ombra da lontano guardava incuriosita l'accademia, era in piedi e teneva fra le mani uno strano carillon.
-Questa è la famosa Accademia Cross...- sussurrò dolcemente.
Una dolce voce che nascondeva tutti i segreti del mondo.
Il vento iniziò a spirare, sollevando un lungo abito bianco.
La giovane, si diresse verso la scuola.
 Il giorno dopo...
Le lezioni erano appena incominciate e i ragazzi si erano seduti al proprio banco,  l’insegnante entrò con l'aria severa , prima di iniziare la lezione si schiarì la voce -Ragazzi lei è una vostra nuova compagna.- Il docente s'interruppe un istante - Entri signorina- disse rigido.
Gli occhi di quasi tutti gli alunni si spostarono verso la porta, dal quale entrò timidamente una ragazza,che si avvicinò al professore con la testa china.
-Vi presento Naomi Gomochi.
La giovane si chinò in segno di rispetto, comportamento strano per una del suo rango.
Intanto, i maschi la fissavano incuriositi dalla sua strana bellezza, assomigliava molto ad un angelo.  I capelli avevano una bellissima tonalità dorata, lisci all'inizio, ma poi diventavano quasi ricci verso la parte finale. Due ciocche perfettamente ondulati le incorniciavano il viso delicato, mentre una frangetta abbastanza lunga, le oscurava in parte le chiare e fini sopracciglia.
Sul volto roseo, spiccavano due grandi e dolcissimi occhi blu scuro, offuscati però, da segreti che nessun altro poteva e doveva conoscere, mentre le labbra piccole e carnose, le donavano un'espressione angelica e innocente, aveva un corpo snello e un po' basso.
-Bene, signorina Gomochi, può andare a sedersi all’ultima fila accanto a Kiryuu- le disse il docente indicandole il banco.
Imbarazzata dagli sguardi dei ragazzi, abbassò il capo coprendo così i suoi magnifici occhi. Zero appena la vide notò qualcosa di strano in lei, ma inspiegabilmente la trovava molto carina.
“Spero di trovare dei buoni amici, che non puntino alla mia ricchezza, o peggio al mio sangue!” rifletté Naomi sedendosi.
Per tutta la lezione i sguardi erano posati su di lei, e Naomi continuava a sentirsi terribilmente a disagio .
Yuki invece, continuava a pensare a ciò che il padre comunicato la sera prima...
-Ma perché io?- ribatté Yuki sbuffando . 
-Perché tu sei una guardian!-
-Non posso farlo! E poi ho altri programmi!-
-Mi spiace Yuki, ma devi proteggere quella ragazza e fare attenzione a chi le si avvicina- le rispose calmo il direttore.
-No!- gridò sbattendo le mani sul tavolo –Perché non affidi a Zero questo compito?-.
-Perché non credo che andrebbero d’accordo- sospirò lui . 
-Ma perché???- 
-Yuki, sai che non mi piace dare ordini, ma devi farlo! Posso contare solo su di te!- 
-E va bene- si arrese la ragazza -lo farò!-. 
-Ma perché a me?- si lamentò la guardian.
-Tutto bene Yuki?-
-Si Yori, tranquilla-.
 
Appena la lezione finì, la nuova alunna venne accerchiata dai compagni di classe, che incominciarono a domandandole chi fosse, da dove venisse, se fosse fidanzata...
Naomi si trovava in imbarazzo e non riusciva a rispondere.
-Povera ragazza! L’hanno messa a disagio!- disse Yori rivolgendosi a Yuki.
-Adesso basta!- urlò la castana -lasciatela in pace!!- .
-Zitta tu Cross!- gridò uno dei ragazzi.
-Ma come ti permetti!!!- ribatté Yuki infuriata.
“Mi serve una mano” pensò -Zero, ho bisogno di te!-
-Che c’é ?_ chiese lui sospirando.
-Mi aiuteresti a togliere quella povera ragazza dalle grinfie dei ragazzi?-
-Perché dovrei?- le rispose semplicemente Zero.
-E me lo chiedi pure?! Avanti!!!- gridò la giovane afferrando Zero per la manica della giacca e trascinandolo verso il banco di Naomi.
-Scansatevi- disse Zero bruscamente. In meno di un secondo, tutti eseguirono il suo ordine, lasciando finalmente respirare la nuova arrivata.
-Avanti alzati- disse cupamente .
-Grazie- gli rispose gentilmente. I tre uscirono dalla classe, richiudendo la porta dietro di sé e si diressero verso il parco.
Naomi li seguiva a passo lento, senza proferire parola, alzando ogni tanto gli occhi al cielo: era passato molto tempo da l'ultima volta che era uscita alla luce del sole.
-Tutto bene?- le chiese curiosa Yuki.
-Si, tutto bene non ti preoccupare-
-Sei sicura Gomochi?- le chiese Zero con la sua solita aria indifferente.
La ragazza si fermò -sono sicura, e poi il mio nome è Naomi!- gli rispose la ragazza con voce tremante.
-Scusate, io... beh, devo andare!- disse prima di inchinarsi e scappare via.
-Aspetta!!- le gridò Yuki, poi rivolgendosi al ragazzo aggiunse -bravo Zero! L’hai fatta scappare!- .
-É soltanto una come tante- le rispose in tono glaciale.
-Sì! Come no!- disse Yuki sarcastica, gli diede una pacca sulle spalle, poi, voltandosi, iniziò a correre nella direzione verso cui Naomi si era allontanata.
 
   
 
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