Svegliati!

Ha dell'incredibile.
Ha dell'incredibile che il dolore sia ad un passo da noi,
Pronto a trascinarci in un baratro
in cui i raggi del sole non ci possono sfiorare.
Ci dimentichiamo di ciò che ci circonda.
Solo lui, solo il dolore è con noi.
Preferiamo forse rimanere fermi,
mentre il nostro animo muore,
soli nel buio.
Come oggetti dimenticati.
Ma non tutto è perduto.
Non sempre, almeno.
SVEGLIATI!
Non sei solo.
Tu sei forte, ne sono certa
e vedrai andrai avanti.

La gioia esiste?
Ancora non ci credo.
Ma bisogna tentare l'impossibile.
Tenta di essere felice.
Credi.

Svegliati.


E' incredibile: riesce a colpire tutti, il dolore.
Un gas che si diffonde nell'aere e riempe i nostri polmoni.
Il respiro inizia a farsi irregolare.
I singhiozzi sembrano nascere dall'anima.
La scuotono, la fanno tremare, vacillare.
Finchè non rimaniamo feriti.
E l'unica cosa che si spera
è che il veleno ci uccida
il più velocemente possibile.
O che venga purificato.
Il cuore si ferma, si fa di piombo
dopo aver scandito il ritmo
della nostra vita.
Eppure non moriamo.
Lo desideriamo, ma solo pochi
lo vogliono.
E quei pochi portano via con sè
una parte di noi,
lasciandoci vuoti.
Ma non soli,
perchè con noi
c'è ancora il dolore.
Altre riflessioni e poesie.


La ricerca spasmodica
di un ruolo nel mondo
perseguita
il mio animo
turbato.

Consapevolezze.

Ho avuto improvvisamente
la spaventosa consapevolezza
che la mia esistenza
è solo una coincidenza
dovuta all'unione di due vite.
Quindi, siamo noi
il destino?


E se ci si rendesse improvvisamente conto
di essere solo spettatori
della propria vita?
Di essere
sballottati in tutte
le direzioni,
da idioti solo più furbi
di noi che ci manipolano?
In quel momento,
quando capiremo,
avremo la capacità di reagire
e non di agire passivamente?
Si, forse.
E solo in quell'istante
inizieremo a vivere.
Inizierà la nostra vita.
Il vero spettacolo
avrà inizio.








Spero davvero che riuscirai a svegliarti, dolce ragazzo.