Eccomi
qui con un nuovo delirio;siccome non sono contenta di scrivere una ff su Jackson e Ashley, adesso mi metto a scrivere pure One Shot; ma non preoccupatevi
non è molto lunga, spero solo che vi faccia piacere leggerla =). Questa One shot nasce dall’ascolto
sconsiderato di una canzone, e quando dico sconsiderato -.- vuol dire che
praticamente la ascolto a raffica da giorni XD, e voi vi chiederete, a noi che
ci frega…-.- beh tentavo di spiegarvi cosa mi ha
ispirata.
Comunque
la canzone il questione è “Hello” di Lionel Richie, e un po’ vecchiotta…anzi
tanto,io non ero nemmeno nata quando la cantava -.- , infatti la colpa non è
solo della canzone ma anche di un telefilm , Glee,
che me l’ha fatta scoprire XD…voi direte, ma tu
guarda che cuXX! ( le X erano per bippare
le parolacce!) Ok lo ammetto sono un po’ preoccupata della vostra reazione;
ovviamente spero che vi possa piacere, ma non è detto che sia così. Quindi come
sempre sono nervosa -.-.
Ovviamente
per chi non conoscesse la mia FF “ Il nostro Film ”,
i cui protagonisti sono Jackson Rathbone e Ashley Greene,
qui si parla di loro, più precisamente di ciò che prova Jackson quando la vede
stare con Chace. Ok! Penso di aver detto tutto. Anzi
no come al solito un bacio speciale va alla mia Beta Sara, che ormai mi è
complice in tutto e senza la quale non avrei avuto il coraggio di pubblicare
anche questo deliro, quindi in caso di proteste prendetevela anche con lei XD.
“Hello!”
Era la fine
dell’ennesima giornata di lavoro, era la fine dell’ennesima giornata al tuo
fianco; starti accanto giorno dopo giorno, ora dopo ora, stava diventando una
tortura. Vederti ogni mattina sul set, stringerti al mio fianco e recitare le
battute di un innamorato, con l’unico desiderio nel cuore di riuscirti a dire
un giorno quelle parole come me stesso e non come il personaggio che
interpretavo.
Accettare quel lavoro per quel film era stata la mia più
grande fortuna, l’opportunità attesa da una vita, il trampolino di lancio verso
il successo, ma lentamente si era trasformato nel mio inferno personale. Grazie
a quel lavoro, infatti, ero riuscito a starti accanto ed avevo avuto la
possibilità di scoprire che splendida
persona tu fossi; ci conoscevamo già, ma ogni giorno di più la tua gentilezza, la
tua dolcezza, il tuo essere timida e maliziosa allo stesso tempo, mi stava
letteralmente facendo impazzire. La mia mente ed il mio cuore si torturavano
alla ricerca di risposte, di certezze: potevo io essermi innamorato di te così,
semplicemente, dopo così poco tempo? Sarebbe stato giusto dirti tutto e mettere
a rischio la nostra amicizia? E se ti avessi persa? Oppure nella più rosea e
splendida delle ipotesi, se tu avessi ricambiato i miei sentimenti, sarei
riuscito io a renderti felice? Interrogativi che lentamente mi stavano
corrodendo l’animo e ai quale non avrei saputo dare mai risposta da solo.
Tutti intorno a me si erano accorti del mio cambiamento, mi
vedevano più calmo e triste; ma come si può continuare a sorridere se l’unica
cosa che desideri non potrà mai essere tua? Erano bastate soltanto poche
settimane a farmi perdutamente innamorare, ma ci sarebbe voluta una vita per
riuscire a dirtelo; non avevo mai pensato di poter essere capace di provare
tali sentimenti, ogni giorno me ne stupivo sempre di più. Eppure tu eri
riuscita a far battere ancora il mio cuore, proprio come un vampiro innamorato,
proprio come quel personaggio per il quale avevo fatto il provino, ma poi ero
stato scartato.
Chissà come sarebbe andata se mi avessero scelto, chissà cosa
sarebbe accaduto se tu fossi stata la mia Bella... forse le cose sarebbero
state diverse, o forse mi sarei comunque innamorato perdutamente di te senza
avere il coraggio di far nulla, senza poter contrastare in nessun modo quei
sentimenti che sentivo crescere ogni giorno di più.
Quante volte nella mia mente ero rimasto solo con te e quante
volte nei miei sogni avevo baciato le tue labbra, ti avevo vista sorridere in
risposta ai miei baci e poi gettarti ancora tra le mie braccia per baciarmi
ancora e ancora, ma quelli erano soltanto sogni, speranze, desideri di una
mente e un cuore malati. Malati d’amore per te. Avevo immaginato anche il
sapore delle tue labbra, chiudendo semplicemente gli occhi e lasciandomi
avvolgere dal tuo profumo. Ma la verità era un’altra. La vita era diversa dai
sogni. E tu non eri mia, ma di un altro. Un altro così perfetto da mettere in
ombra anche il mio sentimento, un uomo così bello da non lasciare scampo e cosa
potevo io contro di lui? Non avrei mai fatto nulla per mettermi tra di voi, lui
era ciò che tu desideravi ed io potevo solo sperare che non ti facesse mai
soffrire.
Sentivo il mio cuore spezzarsi a metà ogni volta che ti
sentivo parlare di lui, raccontare di ciò che facevate insieme e, quando
sorridevi osservando il cellulare tra una pausa e l’altra, leggendo magari
qualche suo messaggio, sentivo le mie viscere contorcersi e ardere dalla
gelosia. Avrei voluto essere io, e soltanto io, a farti sorridere in quel modo,
avrei voluto vedere la felicità brillare nei tuoi occhi allo stesso modo per me
e sentire il mio nome pronunciato dalla tua voce invece che il suo, ma tutto
questo era soltanto un altro sogno. Perché tu lo amavi, mentre io per te ero
soltanto un amico. Solo e soltanto un amico con il quale scherzare, con il
quale sorridere e trascorrere il tempo, ma del quale avresti potuto anche fare
a meno.
Lo leggevo nei tuoi
occhi, lo vedevo nel tuo sorriso, eri tutto ciò che avevo sempre desiderato,
sarebbe bastato un tuo cenno, una tua parola e le mie braccia sarebbero state
spalancate per te. Pronte ad accoglierti, ad amarti e a donarti tutto ciò di cui
potresti mai avere bisogno. Perché tu sai sempre cosa dire, sai sempre cosa
fare ed io avrei voluto soltanto dirti che Ti Amo!
Quasi tutte le sere mi capitava di andare a dormire
pensandoti e chiedendomi “Dove sarà?”, “Cosa starà facendo?”o passare la notte
insonne, magari a chiedermi se ti stessi sentendo sola, o se invece fossi tra
le sue braccia. Tutto per me era diventato una tortura, la gelosia mi
accompagnava perennemente, e logorava la mia mente ad ogni tuo più semplice
gesto; non riuscivo a sopportare di vederti parlare con un altro uomo e quando
scherzavi con qualcuno sentivo il desiderio di avvicinarmi e trascinarti via,
verso un luogo appartato e dirti soltanto due parole: “Ti amo!”, senza
lasciarti neanche il tempo di rispondermi e baciarti fino a toglierti il fiato.
Era andata avanti così per settimane, finché una sera non ti vidi
passare nel corridoio dell’albergo, di fronte alla mia camera e in quel momento
fu spontaneo uscire fuori e chiederti semplicemente “Va tutto bene?”. Quando ti
voltasti verso di me, capii dai tuoi occhi che non andava affatto bene e quando
ti gettasti tra le mie braccia iniziando a piangere, per un istante,
egoisticamente, mi sentii felice di essere lì solo per te, solo per poterti
consolare. Quella sera non parlasti, non dicesti niente ed io non chiesi,
restammo soltanto in camera mia aspettando che le tue lacrime si placassero. E
quando finalmente smisero di correre copiose, finisti coll’ addormentarti tra
le mie braccia senza dire una parola. Quella fu per me una notte
indimenticabile, rimasi sveglio a guardarti dormire e mi accorsi che anche nel
sonno eri splendida, riuscii finalmente ad accarezzare le tue guance , mentre
tu sospiravi tra le braccia di Morfeo ed io mi chiedevo cosa fosse successo.
Il giorno seguente, dai pettegolezzi sul set scoprii che il
damerino non era poi così un bravo ragazzo e che tra di voi c’era aria di crisi,
vi eravate presi una pausa. Non posso negare che in quel momento il mio cuore
fece per un istante le capriole, sperai che quella crisi durasse in eterno,
sperai che tra di voi finisse così, sperai sinceramente che il motivo della
vostra crisi fossi io, sperai semplicemente che per una volta nella vita il mio
cuore fosse fortunato. Credo che i nostri amici si accorsero ancora del mio cambiamento,
perché da quel momento io tornai ad essere un po’ più sereno, come se il
destino mi avesse dato una possibilità, anche se la paura di coglierla mi
bloccava in molti gesti.
I giorni passarono lenti e sempre uguali ed io rimasi per te
sempre il caro vecchio amico, purtroppo non feci niente per farti capire o
dimostrarti i miei sentimenti, come sempre nella mia vita non volevo mai
mettermi in mezzo; lasciai che tutto andasse per conto suo restandoti accanto
semplicemente. Non feci niente fino a quella sera, quando di fronte ad un
pubblico intero, di fronte ai nostri amici, salii sul palco in compagnia della
mia chitarra ed intonai dolcemente le parole di una vecchia canzone di Lionel Richie. Sperando che tu capissi, sperando che nei miei
occhi riuscissi a leggere quello che per me quelle parole significavano, cantai
come se dentro quella sala ci fossimo soltanto noi due e non smisi un attimo di
affondare nei tuoi splendidi occhi, perché tutto quello che quella sera,Ashley,
avrei voluto dirti era “Ciao, è me che stai cercando?”, ma mi sarei accontentato anche di
cominciare semplicemente dicendoti “Ti Amo!”.
Allora
che mi dite vi è piaciuta? Lo so sono una rompi scatole paranoica, ma mi fa
molto piacere sapere cosa ne pensate, per cui se vi va lasciate un commentino,
sono ben accette anche le parolacce e il lancio di pomodoro, =) fate voi…Un bacio dalla vostra Katy!!!XOXO
Ps; vi lascio una foto di Chace per chi non lo conoscesse e della nostra Ashley =)