Baciarti.
Baciarti è stato come trovare casa. Quel
luogo a cui ognuno di noi appartiene e che agogna di trovare per tutt’una vita.
Io l’ho trovato nel medesimo istante in cui
ho incrociato il tuo sguardo per la prima volta, in quella sala piena di sconosciuti.
Solo che ancora non lo sapevo.
Ho trovato casa fra le tue labbra, nel tuo
respiro, sulla tua pelle. Nei tuoi occhi color dell’infinito.
La prima volta che ti baciai fu sesso,
eccitazione. Fu il brivido della conquista, della novità. Di quella donna
enigmatica, un po’ strana, incomprensibile al poliziotto che ero, all’uomo che
ero.
Ti baciai perché eri sexy, intelligente,
stimolante.
Ti baciai perché sotto la pioggia, con quello
sguardo e quel sorriso, eri la cosa più bella che avessi mai visto.
In questa serata di primavera, sotto alla
volta stellata, nella fresca brezza che dà spazio alla notte, ti ho baciato
perché ti conosco. Perché mi hai fatto diventare l’uomo per il quale non hai
più segreti. E perché, dopo tutti questi anni, continui ad essere la cosa più
bella che abbia mai visto.
Baciarti è stata una scommessa. È stata la mia scommessa. Dei due, io sono il
giocatore d’azzardo. Tu lo sai bene, ho voluto dirtelo io stesso fuori da quel
dannatissimo bar.
Ti ho baciata perché scommettere è nella mia
natura. Ho scommesso su di noi. Niente soldi, questa volta. Quella dipendenza
dal gioco di cui ti parlavo qualche tempo fa? L’ho risolta. Questa volta ci ho
scommesso il cuore.
Ti ho baciata, e nessuno meglio di me può
dire quanto ami farlo. Quanto mi sia piaciuto. E sebbene quelle tue parole
pronunciate in punta di lacrima siano state come una pugnalata alla mia anima,
lo rifarei mille altre volte, e ancora. Perché su quelle labbra ho trovato
quell’amore assente nelle tue parole. Perché nei tuoi occhi ho trovato mille e
ancora altri motivi per aspettarti, per tentare ancora. E tenterò. Ti bacerò di
nuovo, perché non ho altro luogo a cui appartenere se non quello che tu mi
concedi. Non ho altro luogo che mi appartenga, se non quello stesso a cui tu
appartieni.
Arriverà un giorno in cui ti guarderò in quei
tuoi penetranti occhi cristallini e capirò che quello è il momento. Quello sarà
l’attimo in cui mi darai silenziosamente il permesso di avvicinarmi a te, di
non staccare gli occhi dal tuo viso, di accostare le mie labbra alle tue ed
unirle, in un gesto che è sempre stato nostro. In un gesto che mi sono negato
così tante volte che non mi è permesso contarle.
Ti bacerò perché solo tu puoi guarire la
ferita che mi hai inferto.
Baciarti mi è sempre stato un gesto così
familiare da stupirmi per l’intensità e la pura emozione con cui ogni volta mi
colpisce, e che non mi è possibile descrivere con umane parole. È la sola cosa
che al mondo desidero, ormai.
La verità è che in questo momento non ho più
idea di chi sia, di quali siano i miei bisogni.
Conosco solo il motivo per il quale il mio
corpo non smette di tremare. Conosco solo il motivo per il quale la mia anima
piange e il mio cuore fa così male, in quella gabbia dorata in cui l’ho
rinchiuso.
Te ne sei andata in lacrime dopo avermi detto
“no”, e ora sono qui che tento di ricostruire ciò che ne hai fatto di me.
Guardami.
Guardami come non hai mai guardato altri
uomini.
Guardami e dimmi ciò che voglio sentir uscire
dalle tue labbra.
Dimmi che non t’importa dei miei difetti, che
non t’importa che tu sia più intelligente di me a livelli a cui io non posso
neanche sperare di arrivare.
Dimmi che il cuore basta a sé stesso. Dimmi
quelle stesse parole che io sono riuscito a dirti. Guardami negli occhi e dimmi
che non è sbagliato, non è un errore.
Amarmi. Baciarmi.
Avrei voluto lottare più a lungo, avrei
voluto essere più forte, incurante del tuo volto spaventato, delle tue lacrime,
della tua voce tremante. Incurante di questa Temperance Brennan così diversa da
quella che ogni giorno mi affianca. Ma non ce l’ho fatta.
Sono sempre stato debole nei tuoi confronti,
Bones. Probabilmente non te ne sei neanche accorta, ma io lo so. Io conosco la
persona che ero prima di incontrarti. Ed era diversa da ciò che sono ora.
Conoscerti è stato un nuovo inizio. Amarti vuole esserne la fine.
Baciarti è la mia meta anelata.
Me lo permetterai, Bones, senza tirarti
indietro?
Mi permetterai di amarti, prima o poi, come
voglio fare? Mi permetterai di essere tuo, solo tuo?
Voglio baciarti, come non ho mai fatto sino
ad ora. Voglio che tu sia mia, voglio perdermi in quel bacio e credere che un
nuovo futuro è possibile.
Voglio i tuoi occhi su di me.
Voglio, voglio, voglio.
Mi darai tutto questo, un giorno?
Per il momento mi accontento.
Anche se fa male. Dannatamente male.
E rimane il mio pensiero sospeso in quel
bacio che non vuole avere fine.