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Autore: MrEvilside    23/04/2010    5 recensioni
Undertaker l’osservava con cura ogni volta, prendeva le misure del suo corpo minuto, si chiedeva quale colore si sarebbe sposato meglio con lei – se il rosa, il verde o l’azzurro, come gli abiti che era solita indossare.
Forse il grigio.

[Post-anime; Ciel/Elizabeth, Undertaker/Elizabeth...?]
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Middleford, Undertaker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Miss Lizzy Phantomhive

Il becchino studiava la ragazzina in piedi innanzi una lapide bianca.
Veniva ogni giorno a far visita al morto, portandogli in dono un mazzo di fiori, e si fermava a parlare con lui per qualche tempo. Undertaker l’osservava con cura ogni volta, prendeva le misure del suo corpo minuto, si chiedeva quale colore si sarebbe sposato meglio con lei – se il rosa, il verde o l’azzurro, come gli abiti che era solita indossare.
Forse il grigio. Perché, malgrado di consueto si vestisse di quei colori così vividi, lo Shinigami Leggendario aveva imparato a riconoscere i cadaveri dal cuore pulsante: pur guardandola soltanto da lontano, si era avveduto delle rughe innaturali per la sua giovine età che si formavano attorno al suo sorriso, degli occhi verdi spenti e gonfi di lacrime.
Il becchino preferiva indubbiamente i suoi ospiti, ma quella bambina dall’anima che piangeva lo divertiva immensamente, quasi quanto il conte di Phantomhive.
« Miss Lizzy Phantomhive? »
Il respiro di Elizabeth sembrò spezzarsi e la sua voce incespicò su una parola che venne trattenuta fra le labbra, quasi che nessun altro potesse permettersi d’udire le conversazioni fra lei e la lapide.
Undertaker contorse gli angoli della bocca in uno sghembo sogghigno divertito che appariva come un’ennesima cicatrice sul suo volto cereo.
« In realtà il mio nome è Elizabeth Middleford » lo corresse cortesemente la ragazzina, volgendosi a guardarlo, e lo deliziò d’un educato sorriso misto di curiosità e stupore. « Mi conoscete, signore? »
« Oh, trovo che Lizzy sia un nome infinitamente più carino » commentò lo Shinigami Leggendario, agitando una mano ossuta in un gesto noncurante. « Inoltre, il conte vi chiamava sempre così quando mi raccontava di voi: era il vostro promesso sposo, nevvero? Dunque, a mio parere, portare il suo cognome sarebbe il miglior omaggio alla sua memoria che potreste fargli ». Ammiccò al nuovo mazzo di fiori, quel giorno splendide rose rosse, che ella aveva portato.
« Voi conoscevate… Ciel? » Indugiò un istante, la giovane, su quel nome che non pronunciava da tempo dinanzi a qualcuno che non fosse la tomba: lo accarezzò con dolcezza, malinconico affetto ed un cenno di meraviglia nei confronti dello stravagante conoscente del suo fidanzato.
« Oserei dire che sì, lo conoscevo, » rispose il becchino in tono vago « sebbene debba confessare che forse non ho mai davvero avuto il piacere di fare la conoscenza del reale Ciel Phantomhive ».
« Non sapevo che Ciel vi frequentasse, ehm…? » osservò Elizabeth, aggrottando un poco la fronte.
« Undertaker » egli si presentò, conducendo una mano a stringere la tesa del cappello nell’abbozzo d’un inchino. « Forse non vi ha parlato di me in quanto non riteneva importante un umile becchino del quale è stato ospite per un the soltanto qualche volta, miss Lizzy ».
La ragazzina spostò dietro l’orecchio una ciocca bionda che le era ricaduta sugli occhi. « Non si ricordava quasi mai di chiamarmi Lizzy » rammentò, baciando con lo sguardo il nome inciso sulla pietra tombale. « Davvero vi ha parlato di me? Che cosa vi diceva? »
« Oh, sì, » assicurò lo Shinigami Leggendario « e vi ha sempre apostrofata come Lizzy, miss. Devo confessare di non essere molto avvezzo a questo genere di cose, dal momento che dedico la mia esistenza agli ospiti del mio cimitero, » e non poté impedire ad un ghigno di scavargli i contorni del volto nell’avvedersi del velo d’inquietudine che aveva adombrato le iridi della giovane a quella sua lugubre affermazione « ma doveva esservi profondamente affezionato ».
Elizabeth sorrise del primo, autentico sorriso dopo molto tempo, malgrado la desolazione che conservava dentro di sé inevitabilmente lo segnasse – e tuttavia, in fondo, era quel che il becchino preferiva di lei. « Sono contenta » disse, congiungendo le mani in quello che avrebbe potuto essere un ringraziamento, od una preghiera.
« Considerereste inopportuno un invito ad unirvi a me per un the? » propose il becchino, accennando col capo alla sua dimora ed al contempo offrendole cortesemente un braccio in un gesto cavalleresco che aveva quasi un retrogusto macabro, tanto poco gli si addiceva. « Una dama qual siete non dovrebbe esporsi eccessivamente alle intemperie dell’esterno, dopotutto: il caro conte non me lo perdonerebbe mai ».
La ragazzina accettò la gentilezza che le veniva dedicata e si lasciò prendere a braccetto, pur rabbrividendo a contatto con la mano gelida di Undertaker, che ricordava spiacevolmente un cadavere.
« Ditemi, avete le medesime preferenze del vostro fidanzato, quanto a the? Oh, e spero non vi dispiaccia se sono costretto ad utilizzare delle ampolle di vetro al posto delle tazzine… » conversò amabilmente questi, scortandola lungo il sentiero che conduceva alla sua abitazione.
« Non preoccupatevi, qualsiasi cosa abbiate da offrirmi andrà benissimo » lo rassicurò la giovane, felicemente ignara di quel che le fiale avrebbero potuto aver contenuto. « Sarebbe riprovevole, da parte mia, essere sgarbata con qualcuno che ha avuto la gentilezza di ospitarmi in casa sua per un the, in particolare se si tratta d’un amico di Ciel ». E nuovamente sorrise, palesando con dolcezza la fiducia che infine aveva deciso di concedergli.
Lo Shinigami Leggendario le restituì il sorriso con malcelato divertimento: esilarante, che colui che aveva desiderato l’anima del conte forse anche più ardentemente di Sebastian fosse definito un suo amico.
Forse, quella Lizzy avrebbe potuto divenire un suo adorato ospite, parimenti il ragazzino che adesso riposava all’interno della miglior bara che avesse mai costruito.
« Posso chiedervi, miss Lizzy, qual è il vostro colore preferito? »
« Il mio colore preferito…? Hm. Direi il blu notte, signor Undertaker. Ma posso domandare come mai un simile interesse? »
« Oh, mera curiosità, mia cara miss. In ogni caso, devo convenire con voi che il blu notte è davvero una splendida tinta. Ricorda il mogano, non trovate? »



Breve spaccato post-anime. Un po' Ciel/Elizabeth, un po'... Undertaker/Elizabeth, forse?
Coppia o non coppia, era un po' che meditavo di mettere a confronto questi due personaggi uniti da un filo sottile chiamato Ciel, che però non hanno mai avuto occasione di interagire. Ed io, che sono sempre contenta di tormentare creare situazioni nuove tra personaggi che non si sono mai visti ma ne avrebbero avuto la possibilità, non ho potuto fare a meno di scrivere questa fanfiction a proposito di due personaggi che ammiro molto, chi per l'uno e chi per l'altro motivo.
Vorrei ringraziare, se mai leggeranno questa pagina, chi ha recensito Would you kiss me? e Elizabeth aveva una famiglia.: davvero, i vostri complimenti mi hanno lusingata!
In ultimo, un appunto prima d'andare: la domanda del becchino a proposito del colore preferito di Elizabeth, sì, era riferita al colore della bara XD.
Chu.
  
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