A volte mi fermo a guardare il mare,in cima a quello scoglio dove mi rifugio. Quello scoglio..e già..se solo potesse parlare mi avrebbe detto quanto sono stupida a piangere inutilmente,mi avrebbe detto di combattere. Ma le forze mi abbandonano sempre più,ogni calcio dato all’aria,ogni pugno dato al muro,ogni lacrima buttata giù,solo perché non posso urlare,non posso parlare,non posso guardarti. Quante cose che non posso fare,quante cose che posso fare eppure non faccio.
A volte,quando guardo il mare,penso…sapete a cosa penso?
Penso che vorrei essere un’onda. Un’onda che corre libera nel mare,che si infrange contro le spiagge di tutto il mondo.
Vorrei essere un’onda,poter levigare le pietre e avvolgere i corpi delle persone per sentire almeno un po’ di calore,quel calore che mi è stato dato ma che io rifiutavo…
A volte,quando sono su quello scoglio,mi stendo e guardo il cielo,le nuvole e le rondini.
Penso a ciò che c’era prima di tutto,prima del mondo:montagne,fiumi,mari incontaminati,e penso a quanto sarebbe bello ritornare indietro e correre nelle lunghe distese di terra,con il vento che libera i miei capelli nell’aria e li fa fluttuare come nuvole ,leggeri .
Ma poi abbandonò il mio scoglio e tutto ritorna come prima…le giornate uggiose e la tristezza prendono il sopravvento e io sprofondo nell’oblio della tristezza…