Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: skorpion    25/04/2010    1 recensioni
Da un anno aveva affittato un appartamento in pieno centro, il che significava essere costretto a condividere i mesi estivi con una folla di turisti inferociti che assaltavano puntualmente tutti gli alberghi e le locande di Atene, ma significava anche mettere a distanza di sicurezza tutta la parte della sua vita precedente che si sarebbe volentieri lasciato alle spalle. Quella era la distanza massima che il suo ruolo gli consentiva: non poteva andare oltre, era pur sempre un cavaliere d’oro e il suo tempio non poteva restare completamente senza custode. Un compromesso, questa era la sua vita ora: un patto, un continuo contrattare condizioni, obblighi e doveri.
..... Universi paralleli, ecco cosa erano diventate ora le loro esistenze: due mondi incompatibili che non si sarebbero più incrociati.
Nota: Ambientazione post Hades
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gemini Kanon, Gold Saints, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo1

Capitolo 1

 

“Il conto, grazie” disse distrattamente alla cameriera che girava tra i tavolini all’aperto sotto il sole cocente di mezzogiorno. Nemmeno l’ora di pranzo e già il tasso alcolico del suo sangue aveva abbondantemente superato il limite consentito dal buonsenso, ancor prima che dalla legge. La legge, come se gli importasse qualcosa ormai. Non vi era stata una sola regola che non avesse infranto negli ultimi due anni, strano per uno che ogni singolo giorno della sua precedente vita aveva respirato, si era nutrito e si era dissetato di regole, obbedienza e disciplina.

Lasciò una lauta mancia accanto al bicchiere vuoto, con un movimento fluido si alzò e si incamminò verso il centro della città. Nonostante l’alcol, il passo era sempre fiero e l’andatura naturalmente nobile, elegante, come avrebbe dovuto essere il portamento di un cavaliere del suo rango.

Da un anno aveva affittato un appartamento in pieno centro, il che significava essere costretto a condividere i mesi estivi con una folla di turisti inferociti che assaltavano puntualmente tutti gli alberghi e le locande di Atene, ma significava anche mettere a distanza di sicurezza tutta la parte della sua vita precedente che si sarebbe volentieri lasciato alle spalle. Quella era la distanza massima che il suo ruolo gli consentiva: non poteva andare oltre, era pur sempre un cavaliere d’oro e il suo tempio non poteva restare completamente senza custode.  Un compromesso, questa era la sua vita ora: un patto, un continuo contrattare condizioni, obblighi e doveri.  

All’improvviso eccola la sua vita precedente, la vide materializzarsi in lontananza, appena girato l’angolo della piazza su cui si affacciava il suo appartamento, era ferma, immobile, seduta sui gradini dell’ingresso della sua casa e aspettava lui, sotto il sole di mezzogiorno, senza battere ciglio.

Non rallentò la sua andatura, proseguì come se niente fosse e, fingendo di non avere visto l’uomo  elegantemente appoggiato al cancello di ferro battuto della sua abitazione, senza indugi girò le chiavi nella toppa.

“Kanon” si sforzò nel pronunciare un saluto educato, ma non riuscì a mascherare l’irritazione per quella presenza invasiva.

“Ciao Milo” se non altro era una fortuna che tra tutti i cavalieri avessero mandato quello meno loquace.

“Nessuno mi ha chiesto di venire qui, se è questo che stai pensando”. 

Milo si irrigidì, non voleva essere scortese, ma non aveva intenzione di intavolare discussioni con nessuno. Nemmeno con lui, nonostante tutto.

“Non ora, per favore” fu l’unica cosa che riuscì a dire.

Kanon sorrise. Non  un sorriso beffardo. Piuttosto l’ espressione benevola di chi la sa lunga, di chi ha capito.

“Tranquillo, non mi trattengo. Passavo di qui per caso e ho pensato potessimo mangiare insieme, ma se hai altri programmi possiamo rimandare” si alzò e fece per allontanarsi.

“Aspetta”

Kanon si voltò.

“Perdonami, sono stato scortese, se vuoi fermarti non mi da fastidio”

“Immagino che non mi da fastidio sia già qualcosa” sospirò Kanon.

Milo ignorò il commento, salì le scale, aprì la porta e invitò l’amico ad accomodarsi.

Kanon scrutò attentamente l’interno della casa, non vi regnava il caos assoluto come aveva immaginato in quei mesi, questo era un buon segno.

“La Fondazione manda una donna delle pulizie una volta a settimana” Milo lo stava osservando e aveva  indovinato i suoi pensieri.    

 “Certamente, la Fondazione.” Kanon era imbarazzato. “Non che volessi farmi i fatti tuoi”

“Certo, come no. Dimmi Kanon, esattamente cosa sei venuto a fare per caso da queste parti?”

“Touchè”

“Avanti, non ti formalizzerai di fronte a me vero?”

“No” era sincero, lo era sempre stato con lui. “Vengo a portarti buone nuove”

“Ti ascolto” rispose distrattamente Milo mentre armeggiava con piatti e bicchieri.

“Alexander. Ce l’ha fatta, è uscito dal coma”

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: skorpion