Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Kirichan    25/04/2010    3 recensioni
Sono le dieci e cinquantacinque minuti. È inutile che continui a guardare l’orologio ogni due secondi, quello non cambierà, deve ancora arrivare l’ora tanto attesa da tutti. Cosa aspetti con così tanta ansia, piccola mia?
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono le dieci e cinquantacinque minuti.
È inutile che continui a guardare l’orologio ogni due secondi, quello non cambierà, deve ancora arrivare l’ora tanto attesa da tutti. Cosa aspetti con così tanta ansia, piccola mia?
Ti vedo muovere una gamba velocemente, sembra voglia scattare per una corsa infinita…
A cosa ti prepari, mio angelo?
Mordi nervosa l’unghia del pollice facendo saettare il tuo sguardo ancora una volta sull’orologio a parete.
Sospiro sconsolata, ho capito finalmente…dopo una lunga assenza è tornato a scuola.
Ti osservo attentamente, come sempre…sei un essere assolutamente perfetto da ammirare.
I capelli scuri e lunghi ti ricadono morbidi sulle spalle esili, chissà qual è il loro profumo…
La corta frangetta ti copre la fronte morbida ora corrucciata per la tensione dell’attesa, così come le sopracciglia scure, una delle quali interrotta a metà da un piccolo taglietto d’infanzia…quanto ho sognato di disegnartele con le dita…
Chiudi gli occhi nocciola sfregandoteli con le mani, come una bambina stanca che non ha dormito a causa di un brutto incubo.
Il piccolo nasino leggermente all’insù ti conferisce un aspetto quasi da furetto, troppe volte ho immaginato di riempirlo di baci…
La tua bocca sottile si piega in un leggero sorriso quando noti che mancano solo un paio di minuti al suono della campanella. Vedo i tuoi occhi brillare…basta, non posso sopportarlo.
Ti punzecchio il braccio con la biro, ti giri e mi sorridi dolcemente chiedendomi cosa succede.
Rimango un attimo immobile ad osservare il tuo sorriso e il tuo volto, poi ti faccio la domanda di cui non vorrei mai e poi mai sentire la risposta.
- Vai da lui oggi? -
Mi sorridi ancora di più, radiosa come non mai.
- Sì, finalmente è guarito…mi mancava così tanto – dici queste ultime parole con gli occhi socchiusi, come se stessi aspettando una carezza di conforto. Vorrei essere io a darti le cure che tanto brami, ma so che non potrà mai essere così…ormai qualcuno ha già rapito il tuo cuore, so che non sarà facile separarti da lui.
Prima che io possa rispondere suona la campanella, come i nostri compagni di classe ti alzi di scatto e scavalchi il banco sotto lo sguardo stupito degli altri, non sei così sportiva di solito…
Salutando di fretta corri fuori dall’aula e ti precipiti da lui…
Con la scusa di avere una mia amica nella sua classe ti seguo.
Sei davanti alla porta chiusa dell’aula, saltelli nervosa sul posto in attesa che lui esca.
Finalmente questa si apre, diventi ancora più nervosa e iniziano a sudarti le mani…lo capisco dal fatto che continui a sfregartele. Alla fine esce anche lui…
Senza pensare a niente ti getti al suo collo felice…lui ti stringe forte respirando nei tuoi capelli.
I ragazzi intorno a voi sorridono inteneriti, sembrate una coppia così felice, così affiatata…
Distolgo lo sguardo per non piangere anche se le lacrime premono sui miei occhi per uscire.
Vedo Sara uscire dall’aula, le vado incontro con un sorriso tirato e la saluto allegra.
Lei non si accorge di nulla e iniziamo a parlare, intanto io ti guardo.
Vi siete spostati dalla porta dopo un lungo abbraccio, sareste anche rimasti lì per dieci minuti se il professore non vi avesse chiesto di spostarvi per poter uscire dall’aula. Tu sei arrossita leggermente e hai chinato il capo imbarazzata…il mio cuore ha fatto una capriola alla vista delle tue gote rosse, come sei bella…
Evidentemente non sono l’unica che se n’è accorta visto che anche lui ti sorride dolcemente, con occhi pieni d’amore…conosco quello sguardo…lo sguardo di una persona che si è scoperta troppo innamorata…così…inaspettatamente…
State parlando vicini, in una specie di abbraccio…
Vi sorridete complici, sapete che ora il vostro mondo è completo, sapete di essere soli nell’universo e unici…ma non vi importa…siete insieme.
Vorrei smettere di guardare ma non riesco, le tue mani che gesticolano velocemente hanno attirato la mia attenzione. Inizi ad arrotolarti una ciocca di capelli con un dito, è un gesto che fai quando sei imbarazzata…che tenera che sei…
Anche lui lo nota e ti accarezza dolcemente una guancia, tu rimani immobile a quel contatto piacevole, poi ti abbandoni contro il suo palmo lasciandoti coccolare.
Basta, non resisto. Saluto velocemente Sara e scappo in classe, le lacrime vogliono uscire ma le trattengo ancora, devo essere forte, voglio essere forte.
L’intervallo finisce, ti vedo tornare…sei contenta di averlo visto, anche se c’è un velo di tristezza nei tuoi occhi, vorresti restare sempre con lui eh? Ti posso capire molto bene piccola…
Mi saluti con un sorriso, è meno radioso di quello che hai rivolto a lui…non riesco a trattenermi e le lacrime scorrono lungo le mie guance.
Mi guardi allarmata e corri ad abbracciarmi.
- Ehi? Che succede? Perché piangi? -
Non rispondo e affondo il viso nel tuo collo profumato. Tu mi stringi in un abbraccio materno.
Continuo a piangere, non riesco a fermarmi…
- Shh…non ti preoccupare, andrà tutto a posto, non piangere -
A fatica mi stacco da te, non voglio che tu scopra qualcosa. Scrollo il capo e mi asciugo le lacrime con le mani, tu mi porgi un fazzoletto premurosa e mi guardi preoccupata.
- Tutto a posto? -
- Sì, non ti preoccupare, è tutto passato -
- Sicura? -
- Sì, sì! Quante domande che fai! – ti dico ridendo
Anche tu sorridi e mi dai un pizzicotto
- Guarda che riconoscenza! E io che mi ero preoccupata tanto per lei! -
Ti avvii in classe facendo la finta offesa, io ti seguo veloce e ti prendo sotto braccio divertita.
Appoggio la testa contro la tua spalla e iniziamo a chiacchierare. Ci sediamo ai nostri posti e la professoressa entra in classe, prendi il quaderno e una biro sbuffando.
Ti osservo intenerita…sei troppo carina quando arricci il naso in quel modo buffo.
Sospiro rassegnata…non ti confesserò quello che provo per te, sono sicura che non ricambieresti i miei sentimenti…per ora mi basta solo guardarti così, felice.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Kirichan