Buon Compleanno, Barby
Come avrete intuito, è un
regalo.
Un piccolo pensiero, a dirla tutta, per una bellissima
persona.
Una persona di cui festeggio i 16 anni.
Una persona con cui passo
del tempo stupendo,
che mi fa sentire quasi normale.
Una persona che mi
sopporta da 16 anni e, solo per questo, merita un premio.
Grazie, amica mia,
per tutto ciò che fai.
Solo uno sguardo [E un bacio]
Sotto la pioggia, sedeva sulla panchina aspettando
che lui arrivasse.
L'acqua era come una colata di fine argento,
scintillante sugli oggetti su cui si posava in mille gocce traslucide; era come
se una mano gentile avesse steso un velo di magica
quiete.
Il cuore batteva, bruciava nell'attesa di quel
momento oramai così sognato da essere quasi un deja-vu. Strawberry
strinse la giacca e serrò la presa sul manico dell'ombrello: Ryan sarebbe
arrivato a momenti.
Stava pensando ai suoi capelli biondi, a quegli
occhi azzurri capaci di leggere l'anima delle persone, quando lui apparve.
Si avvicinò, un piccolo sorriso inciso sulle
labbra.
“Ciao, Strawberry”
“Ryan”
Si guardarono per un tempo che parve infinito e,
forse, il tempo si fermò davvero, insospettato gentile testimone di quello
strano amore. Strawberry e Ryan erano imbarazzati, ma nessuno
dei due voleva cedere per primo.
Le sentivano, le
barriere tra di loro, che lentamente crollavano ad una ad una: era come
concedersi all'altro con muto consenso.
Ed era destino
che qualcosa accadesse, che qualcosa cambiasse e spezzasse quel precario
equilibrio su cui si sono sempre mossi.
Ryan si avvicinò;
scostò leggermente il suo ombrello e accolse Strawberry sotto il proprio.
La gente intorno, quella massa di persone sempre di corsa, sparì e
rimasero solo loro.
Indipendentemente dalla loro reciproca volontà,
qualcosa era successo tra loro. Ryan si avvicinò
mentre Strawberry chiudeva gli occhi.
Si
baciano.
Un bacio, come se mille violini suonassero nella
tempesta, come l'unione di due anime innamorate. Un bacio ardente,
folle, ridente, vero.
E sembrò un gesto naturale quando le mani si
cercarono, si strinsero e quella stretta diffuse nei loro corpi una strana
dolcezza. Quando le loro labbra si separarono, i loro
sguardi rimasero incatenati. Nessuno dei due parlò: non ce n'era alcun
bisogno.
Si avviarono, mano nella mano, diretti dove non ci
è dato sapere.
“Buon compleanno, Strawberry” le sussurrò Ryan,
mentre la strinse a sé.
E lei sorrise.
“Grazie”
Fine
Scrivere questa fic è stato un vero parto.
E, ancora peggio, per farmi venire in
mente qualcosa mi sono dovuto proprio violentare, dato che odio questa coppia
con ogni parte di me. Ma è un regalo e quindi spero solo che piaccia tanto alla festeggiata che
si meriterebbe molto più di questa cosa e dell'altra che ho scritto sul fandom
dei Pokemon.
Spero, in ogni caso, che qualcuno l'abbia
apprezzata.
Ancora buon compleanno, Barby.
E ora, che ne direste di essere così buoni da lasciare un commentino?^^
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