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Autore: LApao    28/04/2010    2 recensioni
Ecco come si originò Tutta la Luce del Mondo.
Genere: Malinconico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era un tempo in cui nel Mondo regnavano la Luce e la Natura. C’era un tempo in cui l’equilibrio tra Giorno e Notte, tra Animali e Piante, tra Aria, Acqua, Terra e Fuoco era perfetto. C’era un tempo in cui niente disturbava la serenità e la pace, in cui non servivano vendette, leggi o re. Ma poi arrivarono gli uomini, con la loro presunzione di essere padroni di ogni cosa, di poter dominare la Natura e farne ciò che volevano, piegandola al loro desiderio per assecondare l’inutile sogno di sentirsi potenti. Allora la Luce decise di scappare dalla Terra, per cercare altrove una dimora più adatta, mentre la Natura non volle ribellarsi, credendo che ci fosse ancora qualche speranza per quel pianeta e che non tutto era perduto. La Luce, disperata per aver perduto la sua amata compagna, l’amica che l’aveva sempre accompagnata, esplose in mille parti. Si formarono la Luna, culla sorridente dell’ultima speranza del ritorno alla pace, le Stelle, lacrime disilluse, e il Sole, cuore furente che bruciava della sua stessa rabbia verso gli uomini, ma che nello stesso tempo scaldava e rassicurava quel poco di Natura che era rimasta sulla Terra e che andava scomparendo sempre più tra le mani di quegli esseri egoisti e spregevoli. Infine c’era una piccola parte, maligna e carica di rancore, che, forse accecata dal dolore per la perdita dell’amata Natura, attribuiva ad essa la causa della propria sofferenza, accusandola di non aver saputo scegliere la via della fuga, che poteva salvarla. Quella parte si trasformò nei Lampi, che durante i giorni grigi, quando anche il cielo piange per la scomparsa della pace, si schiantano sulla Terra per porre fine alla loro esistenza disperata. Ma se si potesse immortalare l’attimo in cui essi divampano e periscono a contatto con gli alberi, si potrebbe scorgere un piccolo bagliore di felicità, perché per l’ultimo istante la Luce dei Lampi si ricongiunge con una piccola parte della Natura che rimane in un appassionato abbraccio d’addio.
  
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