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Autore: EclipseOfHeart    29/04/2010    2 recensioni
Piccole lacrime cominciano a uscire dai miei occhi, nonostante stia facendo tutti gli sforzi possibili per non versare gocce di pianto, ma la verità è che il mio rimpianto più grande non è tra quelli, il mio più grande rimpianto sei tu.
Possibile che dopo tutti questi anni sei ancora tu la mia ragione di vita, la persona a cui anelo da quando avevo dieci anni?
Eppure avevo deciso che non avresti più potere su di me, mi hai tradito nel modo peggiore che esista.
Ti sei dimenticato di me.
One shot scritta parecchio tempo e che, rivista oggi, ho deciso di pubblicare. Spero vi piaccia ^^
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La morte

Last hope

 

 

 

La morte. Una parola così odiata, così temuta e, a volte, così desiderata. La morte fa paura, nessuno sa cosa c’è aldilà della morte, nessuno tornerà mai indietro per raccontarlo.

Inoltre è imprevedibile, può colpirti in qualsiasi istante senza che ti dia possibilità di difenderti.

E’ prima di morire che rimpiangi quello che non hai potuto fare, rimpiangi quello che avresti potuto dire, rimpiangi quello che avresti potuto vedere. Rimpiangi di non aver vissuto abbastanza.

Pensieri strani ma ovvi nella mia condizione.

Sono così debole… Sono costretta in un letto d’ospedale quando vorrei solo uscire e andare via.

E’ incredibile quanto velocemente sia cambiata la mia esistenza, fino a qualche mese fa avevo una vita davanti, ora mi sono rimasti solo giorni da vivere.

Inizialmente non ci volevo credere, ma la verità non si può ignorare per quanto dolorosa e ingiusta sia.

Sto morendo.

Mi sembra ieri che ero andata a fare quella visita di controllo perché dimagrivo troppo pur mangiando regolarmente, mi sembra ieri che ero andata a fare tutti gli esami di routine, mi sembra ieri che il mio medico mi disse che avevo un tumore allo stomaco all’ultimo stadio. Non c’era modo di curarmi, era troppo tardi.

La mia vita sarebbe finita in pochi mesi, era quello il lasso di tempo che mi restava da vivere.

E’ una crudeltà questa vita. Sono giovane eppure sto per morire.

Dopo che sono stata dal medico è stato un continuo via-vai da un ospedale all’altro e, nel frattempo, dimagrivo sempre più e non riuscivo più a mangiare.

Sono stata costretta a ricoverarmi, la mia palestra è stata chiusa, mi mancano tantissimo i miei Pokemon avendo dovuto lasciarli al prof. Oak e sono chiusa in questa maledetta stanza da una settimana.

Ho due aghi ficcati nel braccio collegati a due flebo, non riesco più a mangiare e quindi vengo nutrita per via endovenosa. Altri fili sono collegati dal mio corpo ad altre macchine. Quella più fastidiosa è quella che segnala il battito cardiaco, il suono si ripete sempre uguale, senza cambiare mai. Si ripete come una dolce nenia, una nenia che non aspetta altro che poter segnare un altro suono, il suono del mio cuore che si arresta.

Anche se i medici non me l’hanno detto esplicitamente so che questi sono i miei ultimi giorni di vita, lo so.

Ed è proprio in questi giorni che cominci ad avere seriamente paura. Cosa c’è dopo la morte? Una domanda senza risposta. Una domanda che resterà ignota per sempre.

Ed è in questi giorni che cominci a rimpiangere, avrei voluto fare tante cose: diventare la miglior allenatrice di Pokemon d’acqua per esempio, oppure diventare la miglior capopalestra di Kanto…

Piccole lacrime cominciano a uscire dai miei occhi, nonostante stia facendo tutti gli sforzi possibili per non versare gocce di pianto, ma la verità è che il mio rimpianto più grande non è tra quelli, il mio più grande rimpianto sei tu.

Possibile che dopo tutti questi anni sei ancora tu la mia ragione di vita, la persona a cui anelo da quando avevo dieci anni?

Eppure avevo deciso che non avresti più potere su di me, mi hai tradito nel modo peggiore che esista.

Ti sei dimenticato di me.

Non sei mai più venuto a trovarmi, eppure ho saputo che sei tornato a Pallet per un breve periodo, per poi ripartire di nuovo. Purtroppo l’ho saputo solo dopo che eri ripartito sennò sarei venuta io. Ma tu perché non sei venuto a trovarmi? Non abitiamo così lontani. Pallet e Cerulian sono abbastanza vicine, cosa ti costava durante la tua breve permanenza a Pallet fare un salto a salutarmi?

Mi sarebbero bastati pochi minuti, giusto anche solo per salutarci. Avrei voluto vederti e sentire la tua voce, anche per un solo secondo.

E se vederci di persona non era possibile, avresti potuto telefonarmi, scrivermi, qualunque cosa mi sarebbe andata bene… Ma tu non hai mai fatto nulla di tutto ciò. Non mi scrivi mai, non mi telefoni mai, non vieni mai a trovarmi. Mai.

Da qui ho capito che mi hai sempre mentito Ash Ketchum. Tutta la nostra amicizia e la tua grande promessa non erano che bugie. Hai preso il mio cuore senza neanche accorgertene, mi avevi promesso che ci saremmo rivisti, mi avevi detto che non era un caso che ci eravamo incontrati. Ora alla fine della mia vita, queste parole e queste promesse le realizzo solo come grandi sogni che ormai non si realizzeranno più.

Sogni che ho sperato con tutta me stessa che diventassero realtà ma che alla fine si sono infranti in un solo secondo.

 

[Hai preso il mio cuore,
Mi hai ingannata fin dall'inizio.
Mi hai mostrato sogni,
Ho desiderato che potessero diventare reali.
Hai rotto una promessa e mi hai fatto realizzare
Che era tutta una menzogna.]

 

 

Rimpiango Ash, di averti dato tutto questo potere. Mi sono donata a te, io ti amo.

Rimpiango di non avertelo mai detto, credevo di avere tutto il tempo del mondo ed invece questo destino che ho tanto amato per averci fatto incontrare, ora mi toglie la vita.

Rimpiango di essere così debole, avevo promesso a me stessa che ti avrei dimenticato, così avresti smesso di farmi soffrire con la tua perenne assenza.

Eppure ora l’unica cosa che veramente desidero è rivederti.

Poter vedere nuovamente il tuo volto da vicino, poter sentire la tua voce che sarà sicuramente diventata più adulta e grave, poter sentire di nuovo il tuo respiro che tanto amavo ascoltare quelle notti in cui dormivamo vicini ma so che questi sono solo sogni, illusioni che non si realizzeranno, lo so, ma questa è la mia ultima speranza.

 

Fuori nevica, quanto mi piace la neve. Vorrei tanto uscire fuori da questa maledetta stanza per poterla toccare, per poterne sentire il gelo, per poter sentire un freddo diverso da quello che sento sempre.

I delicati fiocchi di neve ballano davanti ai miei occhi, si girano, scompaiono e ricompaiono in una danza tutta strana. Vorrei tanto poterli toccare e vederli sciogliere nei miei palmi, ma non posso uscire: sono troppo stanca e debole. A stento mi riesco ad alzare seduta sul letto, figurarsi alzarsi e camminare, crollerei dopo pochi passi.

Ma non voglio arrendermi quindi prendo tra le mani il telecomando per poter chiamare le infermiere e premo il pulsante al centro. Pochi istanti dopo arriva un’infermiera.

- Signorina Williams si sente male? Devo chiamare il dottore? - domanda agitata l’infermiera.

- No… non sto peggio del solito. Volevo chiederle se potrebbe aprire la finestra – rispondo con voce supplichevole.

- Ma non si può! Fa freddo fuori, nevica! –

- Ha paura che mi prenda un raffreddore?! Forse non si ricorda che sono una malata terminale! Se al momento le mie sorelle non fossero tornate alla palestra, non avrei chiamato lei! – rispondo irritata ed acida.

L’infermiera, colpita dalla mia sgarbatezza, apre la finestra e se ne va di fretta.

Un piccolo soffio gelido comincia ad entrare nella stanza, ma nessuno fiocco di neve entra nella camera, non c’è abbastanza vento.

Mentre fisso in attesa la finestra, i miei occhi cominciano a chiudersi ed inconsciamente capisco che è arrivata l’ora. Sto per morire.

Ash… nonostante tutti i miei propositi, avrei voluto tanto rivederti e avrei voluto tanto che mi dicessi che mi volevi bene e che la nostra amicizia non era solo una bugia… Ma non c’è più tempo. Il nostro tempo è finito quando ci siamo separati.

 

E mentre gli occhi di Misty si chiudono definitivamente, un piccolo candido fiocco di neve riesce ad entrare nella stanza, si deposita sul pavimento e Misty fa appena in tempo a vederlo che la sua vita si conclude.

Poi dalla macchina del battito cardiaco si vede la linea piatta e si sente il suono fisso. Il suono di un cuore che non batte più.

Quel fiocco di neve si scioglie dopo pochi minuti, così come hanno fatto la vita di Misty e il suo ultimo sogno. La sua ultima speranza.

 

 

 

 

 

 

Fine.

 

A volte me lo chiedo come facciano a venirmi idee così tragiche, credo sia stata colpa della canzone!

Questa fan-fiction rispecchia un po’ il mio umore triste di oggi (ok non sono così triste xD)

Non l’ho scritta ora, risale a Settembre, però oggi riguardavo la cartella delle fic e l’ho vista lì.

L’ho riletta e ho pensato di pubblicarla!

*nd tutti* Ma non poteva lasciarla dentro al computer??

La canzone al centro è “Angels” dei Within Temptation, una canzone bellissima ma tristissima.

Bene, se mi lascerete qualche recensione mi farete molto molto molto contenta =D

Anche solo per dirmi che dovrei darmi decisamente all’ippica ù.ù.

Un bacioooooo!

 

 

 

 

 

Marty De Nobili.

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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