Last hope
La morte. Una parola
così odiata, così temuta e, a volte, così desiderata. La
morte fa paura, nessuno sa cosa c’è aldilà della morte,
nessuno tornerà mai indietro per raccontarlo.
Inoltre è
imprevedibile, può colpirti in qualsiasi istante senza che ti dia
possibilità di difenderti.
E’ prima di morire
che rimpiangi quello che non hai potuto fare, rimpiangi quello che avresti
potuto dire, rimpiangi quello che avresti potuto vedere. Rimpiangi di non aver
vissuto abbastanza.
Pensieri strani ma ovvi
nella mia condizione.
Sono così
debole… Sono costretta in un letto d’ospedale quando vorrei solo
uscire e andare via.
E’ incredibile
quanto velocemente sia cambiata la mia esistenza, fino a qualche mese fa avevo
una vita davanti, ora mi sono rimasti solo giorni da vivere.
Inizialmente non ci volevo
credere, ma la verità non si può ignorare per quanto dolorosa e
ingiusta sia.
Sto morendo.
Mi sembra ieri che ero
andata a fare quella visita di controllo perché dimagrivo troppo pur
mangiando regolarmente, mi sembra ieri che ero andata a fare tutti gli esami di
routine, mi sembra ieri che il mio medico mi disse che avevo un tumore allo
stomaco all’ultimo stadio. Non c’era modo di curarmi, era troppo
tardi.
La mia vita sarebbe finita
in pochi mesi, era quello il lasso di tempo che mi restava da vivere.
E’ una
crudeltà questa vita. Sono giovane eppure sto per morire.
Dopo che sono stata dal
medico è stato un continuo via-vai da un ospedale all’altro e, nel
frattempo, dimagrivo sempre più e non riuscivo più a mangiare.
Sono stata costretta a
ricoverarmi, la mia palestra è stata chiusa, mi mancano tantissimo i
miei Pokemon avendo dovuto lasciarli al prof. Oak e sono chiusa in questa
maledetta stanza da una settimana.
Ho due aghi ficcati nel
braccio collegati a due flebo, non riesco più a mangiare e quindi vengo
nutrita per via endovenosa. Altri fili sono collegati dal mio corpo ad altre
macchine. Quella più fastidiosa è quella che segnala il battito
cardiaco, il suono si ripete sempre uguale, senza cambiare mai. Si ripete come
una dolce nenia, una nenia che non aspetta altro che poter segnare un altro
suono, il suono del mio cuore che si arresta.
Anche se i medici non me
l’hanno detto esplicitamente so che questi sono i miei ultimi giorni di
vita, lo so.
Ed è proprio in
questi giorni che cominci ad avere seriamente paura. Cosa c’è dopo
la morte? Una domanda senza risposta. Una domanda che resterà ignota per
sempre.
Ed è in questi
giorni che cominci a rimpiangere, avrei voluto fare tante cose: diventare la
miglior allenatrice di Pokemon d’acqua per esempio, oppure diventare la
miglior capopalestra di Kanto…
Piccole lacrime cominciano
a uscire dai miei occhi, nonostante stia facendo tutti gli sforzi possibili per
non versare gocce di pianto, ma la verità è che il mio rimpianto
più grande non è tra quelli, il mio più grande rimpianto
sei tu.
Possibile che dopo tutti
questi anni sei ancora tu la mia ragione di vita, la persona a cui anelo da
quando avevo dieci anni?
Eppure avevo deciso che
non avresti più potere su di me, mi hai tradito nel modo peggiore che
esista.
Ti sei dimenticato di me.
Non sei mai più
venuto a trovarmi, eppure ho saputo che sei tornato a Pallet per un breve
periodo, per poi ripartire di nuovo. Purtroppo l’ho saputo solo dopo che
eri ripartito sennò sarei venuta
io. Ma tu perché non sei venuto a trovarmi? Non abitiamo così
lontani. Pallet e Cerulian sono abbastanza vicine, cosa ti costava durante la
tua breve permanenza a Pallet fare un salto a salutarmi?
Mi sarebbero bastati pochi
minuti, giusto anche solo per salutarci. Avrei voluto vederti e sentire la tua
voce, anche per un solo secondo.
E se vederci di persona
non era possibile, avresti potuto telefonarmi, scrivermi, qualunque cosa mi
sarebbe andata bene… Ma tu non hai mai fatto nulla di tutto ciò.
Non mi scrivi mai, non mi telefoni mai, non vieni mai a trovarmi. Mai.
Da qui ho capito che mi
hai sempre mentito Ash Ketchum. Tutta la nostra amicizia e la tua grande
promessa non erano che bugie. Hai preso il mio cuore senza neanche
accorgertene, mi avevi promesso che ci saremmo rivisti, mi avevi detto che non
era un caso che ci eravamo incontrati. Ora alla fine della mia vita, queste
parole e queste promesse le realizzo solo come grandi sogni che ormai non si
realizzeranno più.
Sogni che ho sperato con
tutta me stessa che diventassero realtà ma che alla fine si sono
infranti in un solo secondo.
[Hai preso il mio cuore,
Mi hai ingannata fin dall'inizio.
Mi hai mostrato sogni,
Ho desiderato che potessero diventare reali.
Hai rotto una promessa e mi hai fatto realizzare
Che era tutta una menzogna.]
Rimpiango Ash, di averti
dato tutto questo potere. Mi sono donata a te, io ti amo.
Rimpiango di non avertelo
mai detto, credevo di avere tutto il tempo del mondo ed invece questo destino
che ho tanto amato per averci fatto incontrare, ora mi toglie la vita.
Rimpiango di essere
così debole, avevo promesso a me stessa che ti avrei dimenticato,
così avresti smesso di farmi soffrire con la tua perenne assenza.
Eppure ora l’unica
cosa che veramente desidero è rivederti.
Poter vedere nuovamente il
tuo volto da vicino, poter sentire la tua voce che sarà sicuramente
diventata più adulta e grave, poter sentire di nuovo il tuo respiro che
tanto amavo ascoltare quelle notti in cui dormivamo vicini ma so che questi
sono solo sogni, illusioni che non si realizzeranno, lo so, ma questa è
la mia ultima speranza.
Fuori nevica, quanto mi
piace la neve. Vorrei tanto uscire fuori da questa maledetta stanza per poterla
toccare, per poterne sentire il gelo, per poter sentire un freddo diverso da
quello che sento sempre.
I delicati fiocchi di neve
ballano davanti ai miei occhi, si girano, scompaiono e ricompaiono in una danza
tutta strana. Vorrei tanto poterli toccare e vederli sciogliere nei miei palmi,
ma non posso uscire: sono troppo stanca e debole. A stento mi riesco ad alzare
seduta sul letto, figurarsi alzarsi e camminare, crollerei dopo pochi passi.
Ma non voglio arrendermi
quindi prendo tra le mani il telecomando per poter chiamare le infermiere e
premo il pulsante al centro. Pochi istanti dopo arriva un’infermiera.
- Signorina Williams si
sente male? Devo chiamare il dottore? - domanda agitata l’infermiera.
- No… non sto peggio
del solito. Volevo chiederle se potrebbe aprire la finestra – rispondo
con voce supplichevole.
- Ma non si può! Fa
freddo fuori, nevica! –
- Ha paura che mi prenda
un raffreddore?! Forse non si ricorda che sono una malata terminale! Se al
momento le mie sorelle non fossero tornate alla palestra, non avrei chiamato
lei! – rispondo irritata ed acida.
L’infermiera,
colpita dalla mia sgarbatezza, apre la finestra e se ne va di fretta.
Un piccolo soffio gelido
comincia ad entrare nella stanza, ma nessuno fiocco di neve entra nella camera,
non c’è abbastanza vento.
Mentre fisso in attesa la
finestra, i miei occhi cominciano a chiudersi ed inconsciamente capisco che
è arrivata l’ora. Sto per morire.
Ash… nonostante
tutti i miei propositi, avrei voluto tanto rivederti e avrei voluto tanto che
mi dicessi che mi volevi bene e che la nostra amicizia non era solo una
bugia… Ma non c’è più tempo. Il nostro tempo è
finito quando ci siamo separati.
E mentre gli occhi di
Misty si chiudono definitivamente, un piccolo candido fiocco di neve riesce ad
entrare nella stanza, si deposita sul pavimento e Misty fa appena in tempo a
vederlo che la sua vita si conclude.
Poi dalla macchina del
battito cardiaco si vede la linea piatta e si sente il suono fisso. Il suono di
un cuore che non batte più.
Quel fiocco di neve si scioglie
dopo pochi minuti, così come hanno fatto la vita di Misty e il suo
ultimo sogno. La sua ultima speranza.
Fine.
A volte me lo chiedo come
facciano a venirmi idee così tragiche, credo sia stata colpa della
canzone!
Questa fan-fiction
rispecchia un po’ il mio umore triste di oggi (ok non sono così
triste xD)
Non l’ho scritta
ora, risale a Settembre, però oggi riguardavo la cartella delle fic e l’ho vista lì.
L’ho riletta e ho
pensato di pubblicarla!
*nd
tutti* Ma non poteva lasciarla dentro al computer??
La canzone al centro
è “Angels”
dei Within Temptation, una
canzone bellissima ma tristissima.
Bene, se mi
lascerete qualche recensione mi farete molto molto molto
contenta =D
Anche solo per
dirmi che dovrei darmi decisamente all’ippica ù.ù.
Un bacioooooo!
Marty De Nobili.