Purple

 

Stupido, Stupido e ancora Stupido! Sì, con la S maiuscola!

Sto girando come una trottola, avanti e indietro, mentre Borck e Ash mi guardano straniti.

«Lucinda, non è che te la prendi un po' troppo con lui? Sai com'è fatto!»

«Lo so Brock, ma è più forte di me! Lo odio troppo per lasciarmi passare come l'acqua persino quello che ha fatto!»

«Anch’io la penso come te, Lucinda, ma così esageri.» Ash inclina il capo, aggrottando le ciglia.

«Come?! Ma hai visto quello che ha fatto? Non è normale quel ragazzo!» strepito, incavolata nera.

Ci ha sorpassato alla fila, quel brutto cretino!

«Dai, Lucinda, lascialo stare e goditi questo “giro turistico”.»

«Si, come se fosse facile!» borbotto incrociando le braccia.

«Guardate!» Ash, di colpo, indica il mare, mentre un Wailord fa capolino tra le onde.

Sorrido, istintivamente.

«Che bello...»

Ash guarda Brock,sorridente. Si rivolgono uno sguardo d'intesa, per poi ridacchiare.

«Perché ridacchiate?» chiedo, sentendomi un po' esclusa.

«Basta poco per farti ritornare il buon umore.» spiega Brock, continuando a ridacchiare. Io gli sorrido annuendo.

«Con voi è semplice riavere il buon umore! Sopratutto con Ash!»

«Ehi, che centro io?»

«Tu c'entri sempre, nanetto!»

«Ehi, tu sei alta come me!»

«Ma tu sei più grande di me!» rido divertita, mentre Ash mette il broncio.

«Beh, Ash, ammettilo, sei abbastanza basso!»

«Brock! Non mettertici pure tu!» Ash si lamenta, mentre Brock ride di gusto.

«Ragazzi, mi è venuta un po' di sete! Volete qualcosa?»

«Sì, grazie! Io vorrei un po' di acqua.»

«Io invece un po' di caffè.» asserisce Brock.

«Beh? Ehi, mica crederete che vi paghi io le bevande! Tsè, col cavolo!» borbotto, scuotendo il capo.

«Tirchia!» Ash tira fuori, suo malgrado, degli spiccioli, e la stessa cosa fa Brock.

«Oh, ecco, ora si ragiona.» sorrido soddisfatta, avviandomi dentro la paninoteca del battello. Più che su un battello, siamo su una nave da Crociera : Ho avuto una botta di fortuna a una lotteria, per chi vinceva, c’era in premio un viaggio extra-lusso, che ci permetteva di fare una crociera. Ho invitato Ash e Brock, che hanno subito accettato, ringraziandomi. Hanno detto che così si rilassavano un po'... Ma, le loro intenzioni sono così palesi che perfino Piplup se n’è accorto. Brock sfrutta questo viaggio per avvicinarsi alle cameriere carine, e Ash per mangiare a più non posso. Pazienza, almeno non sono sola su questa nave.

«Tu!» guardo male Paul, mentre quello prende un cappuccino.

«Hm?» mi rivolge uno sguardo indifferente, alzando leggermente le sopracciglia.

«Che vuoi, ragazzina?»

«Prima di tutto: Ragazzina a chi?! Seconda cosa, come cavolo ti sei permesso di passarci avanti?!»

«Di cosa stai parlando?-»

«Dai, non fare lo stupido, lo sai anche tu!» sbotto, incrociando le braccia al petto.

«Ah, dici di quando tu e quegli altri due là stavate salendo la pedana...» dice, per poi sorridermi sghembo.

«Era l'unica cosa da fare, sorpassarvi: eravate lenti come lumache.»

«Ma stai zitto! Piuttosto, che ci fai qua?! Sei venuto a romperci l'anima?!» sibilo, incavolata.

«Tsè. Il mondo non gira tutto intorno a te, bluetta.»

Arrossisco di colpo.

«Sta zitto, polpo!»

«... polpo?» Paul ridacchia.

«Che somiglianza c'è tra me e un polpo?»

«Sei viola! E sei antipatico! E sbruffone!»

«I polpi non sono antipatici.» dice, riprendendo il suo tono apatico.

«Brutto...Visto?!Sei uno sbruffone! E in più stai sempre appiccicato ad Ash! Che c'è, eh? Lo vuoi così tanto battere?!»

«Non sono qui per il nano. Sono qui per incontrare degli allenatori più forti di quello.»

«Si, come no!»

«Ma che ne sai tu, mocciosa?» sibila, guardandomi male.

«...» non gli rispondo.

«Che c'è? Non sai come controbattere?»

«No, semplicemente, non voglio sprecare il mio tempo con uno come te.» dico fredda, per poi ordinare le bevande. Appena ho finito, mi avvio da Ash e Brock.

«Fermati.» di colpo, Paul mi appare davanti, spingendomi in uno sgabuzzino.

«Che cosa...Paul! Che vuoi?» chiedo, accendendo la luce. Manco a dire che posso uscire, cavolo! Si è messo davanti alla porta, quell'idiota!

«Aspetta, non dirmelo! Mi hai fatto venire qui solo per far raffreddare il caffè di Brock, vero?! E magari, vuoi anche farmelo cadere!» strepito, guardandolo da capo a piedi.

«Secondo te, ti ho “messo” in questo sgabuzzino solo per far raffreddare il caffè a quello spilungone?» mormora, avvicinandosi.

«S...sì...» lo guardo un attimo nei profondi occhi neri, per poi deviare lo sguardo e puntarlo sul caffè e l'acqua che stringo in mano.

«E, secondo te, sono qui solo perché voglio lottare contro il nano, non è così?» continua, avvicinandosi sempre di più.

«Esatto...»

«Beh, cara la mia Lucinda, non ci hai capito un bel fico secco.» dice. Chiudo un attimo gli occhi, rossa come un peperone. Li riapro, ritrovandomelo a due centimetri di distanza. I nostri respiri si confondono.

«Non sono qui per rovinare la vacanza a quei due stupidi, bensì, per te.»

«Se qui per rovinare la vacanza a me?» sgrano gli occhi arrossendo.

«Dio, quanto sei stupida...» sibila, mentre cancella quei due centimetri di distanza che ci tenevano separati.

Mi sta baciando. Oddio, mi sta baciando... Mi stacco lentamente dalle labbra di Paul, guardandolo imbarazzata. Lui, con un sorriso soddisfatto, gira i tacchi, apre la porta dello sgabuzzino e se ne va. .

Ok, riassiumiamo il tutto.

Paul mi ha baciata.

Quel ragazzino stupido.

Che ci ritroviamo davanti ogni volta.

E che mi ha chiamata per la prima volta per nome. Cosa che, lo ammetto, mi ha provocato un certo piacere.

E' tutto così strano...e, la cosa più strana, è che non mi sono sottratta subito al bacio. Anzi, per dire la verità... mi è piaciuto... Argh, com'è strano quel ragazzo!

Esco dallo sgabuzzino anche io guardandomi intorno. Imbarazzata, vado da Ash e Brock, porgendogli le loro bevande.

«Lucinda, ce ne hai messo di tempo!» dice Ash, guardandomi.

«S... Scusate, è che il cameriere ci ha messo un po'...»

«Bah...comunque, lo sai che prima ho visto Paul?!E sorrideva anche!»

«Ah. Davvero? Strano, molto strano.» dico, annuendo.

«Paul non può sorridere...» continuo, eloquente.

Ha sorriso. Per merito mio,suppongo. Mi giro, sentendomi osservata. Vedo dei capelli incredibilmente viola, e uno sguardo profondo guardarmi. Gli sorrido, timida, mentre lui alza una mano, nella mia direzione. Ridacchio.

«Mh? Lucinda, stai bene?»

«Io? Certo!»

Brock mi guarda, con l'aria di chi la sa lunga. Ridacchio ancora un po',per poi sospirare.

«Che bel colore che ha assunto il cielo...» mormoro, guardando il sole calare, per lasciar posto a una fusione di colori. E, quello che risulta subito evidente, è proprio il viola.

 

 

 

Or dunque... Mi è venuta l'ispirazione in un modo alquanto bizzarro -già, tanto per cambiare- : stavo facendo scienze, e...puff!

Che poi, manco a sapere che cosa ha in comune scienze con l'Ikarishipping…  Vabbè.

E' la prima Fic di pokemon che scrivo -e che posto qui- quindi spero che non sia OOC. Sinceramente, mi sembra che mi sia prolungata un po' troppo con la fine dell’One-Shot, ma naturalmente questi sono solo i pensieri di un’autrice un po' troppo paranoica xDD

Spero che vi piaccia *^*