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Autore: Selhin    04/05/2010    7 recensioni
Breve One-shot incentrata su Sennar e Oarf, dopo la morte di Nihal.
Per Tony, perchè siamo uguali...
Genere: Triste, Malinconico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Cronache del Mondo Emerso

 

 

Fandom: Cronache del Mondo Emerso

Themes: Under the Rain/ In the Storm/ Smile

Rating: Per tutti.
Tipologia: One-Shot.

Lunghezza: 1.049 parole, titolo escluso, capitolo unico

Avvertimenti: Nessuno.

Genere: Fantasy, Triste, Malinconico
Disclaimer:
Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Licia Troisi che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Licia Troisi, appartengono solo a me.

 

 

 

 

 

Tear’s Point

 

 

 

 

 

  Pioggia.

Costante, ritmica, grigia.

Bagna i suoi capelli rossi, inzuppa gli abiti, scorre fredda sulla sua pelle umida ma a lui non importa.

No, non è questo.

Se non gliene importasse sarebbe già qualcosa, un sentimento, un’emozione forse. Tuttavia per lui la realtà si è trasformata in un’onda del mare alta e nera che avanza sempre più voracemente. Lui se ne sta lì, a fissare quel muro d’acqua, incapace di una qualsiasi certezza che lo renda vivo. A desiderare solo che l’onda lo raggiunga più in fretta, che lo trascini nelle profondità oscure del mare per poi ritrovare la luce negli occhi di lei. Ma se fosse stata solo la sua immaginazione, anche questo sarebbe stato qualcosa di più di ciò che lui attraversa adesso.

Semplicemente, per lui, la pioggia non esiste. Punto.

Un' affermazione, una certezza, nulla di più.

Niente esiste più, nemmeno lui stesso. Non pensa, non parla e quasi ha smesso di respirare. Se ne sta lì, sotto la pioggia, immobile. Gli occhi spenti mentre l’anima cerca di raggiungere il nulla. Non fa caso, o più semplicemente non si accorge, del bambino che con forza ha afferrato un lembo della sua tunica scura. Non avverte il suo pianto, non sente la sua voce chiedergli dove sia la madre.

Nihal è morta e non tornerà mai più, lo sa bene.

Eppure, nonostante la disperazione, nonostante il dolore, nonostante l’apatia, nonostante il silenzio, nonostante tutto, Sennar non versa nemmeno una lacrima.

Semplicemente, non esiste più.

 

 

  E’ strano per lui volare nel bel mezzo di una tempesta solo.

L’ultima volta che lo ha fatto, Nihal era con lui, attenta ai nemici, pronta a scattare. Lui scrutava le nuvole scure pronto a divorare chiunque avesse provato a fare del male al suo Cavaliere. Il suo unico Cavaliere, la sua unica amica. Perché è questo che Nihal è stata per lui, una compagna fidata sulla quale poteva far affidamento in ogni momento, sempre pronta a difenderlo a rischio di sé stessa.

E’ vero, prima di lei un uomo si era proclamato suo Cavaliere, e quando era morto Oarf aveva provato una profonda tristezza, aveva perso la voglia di combattere, di volare. Ma poi era arrivata lei e finalmente il drago aveva capito cosa volesse dire avere davvero un Cavaliere.

Capirsi con lo sguardo, sostenersi nei momenti difficili, esultare assieme alla fine di una battaglia, lottare dando la vita l’uno per l’altra.

Ma sopra ad ogni cosa, aveva imparato cos’era l’amicizia.

E adesso è lì, in mezzo alle nubi scure, a rimpiangere quell’unione che si è spezzata per sempre; questa volta ne è sicuro.

Molte volte aveva creduto di perderla, tante altre era stato lui a rischiare, eppure ce l’avevano sempre fatta in qualche modo. Avevano sempre superato ogni ostacolo insieme. Ma non questa volta.

Adesso era solo, solo in mezzo alla tempesta.

 

 

  Gli occhi scarlatti di Oarf si schiusero mentre planava lentamente sul prato dove ora lei avrebbe riposato per sempre. Aveva appena smesso di piovere, l’aria era fredda e l’erba umida sotto le sue zampe. La pelle squamosa bagnata dalla pioggia rifletteva il grigiore del cielo mentre il drago si dirigeva a grandi falcate verso la tomba di Nihal.

Una piccola lapide ancora fresca spiccava bianca nel verde dell’erba e Oarf non faticò a riconoscere l’uomo inginocchiato di fronte ad essa. Un bambino strillava al suo fianco ma l’altro sembrava sordo a quei richiami.

Il drago si avvicinò di più e diede una musata al bambino, il quale calmò il pianto aggrappandosi al suo grande collo. Poi Oarf si avvicinò a Sennar. Ricordò la diffidenza che aveva provato per quell’uomo sin dalla prima volta che l’aveva incontrato, rendendosi conto di averlo invece sempre invidiato e rispettato. Ma adesso si sentiva proprio come lui, solo e disperato.

Entrambi condividevano un dolore che era troppo grande per poter essere affrontato da soli, e Oarf si rese conto che il mago non ce l’avrebbe mai fatta. Nihal era sempre stata tutto per lui, il drago aveva dovuto imparare a convivere con l’uomo e a dividersi l’affetto e l’attenzione della ragazza.

Ora però la solitudine li univa in una stretta dolorosa e Oarf capì che solo insieme potevano farcela, che avevano bisogno l’uno dell’altro perché solo loro riuscivano a comprendere appieno il dolore che li affliggeva. Ido, né Soana e né tantomeno il piccolo Tarik potevano fare niente.

Il drago si accucciò accanto al mago, gli occhi fissi sulla pietra posta davanti a loro, Tarik che si era addormentato alle loro spalle stanco per il lungo pianto.

Sennar sospirò, il primo segno di vita dopo due giorni e Oarf non lo guardò direttamente preferendo restare con lo sguardo fisso davanti a sé.

  - Non posso farcela, Oarf.- il sussurro dell’uomo era leggero come il soffio del vento eppure il drago comprese. Appoggiò il muso sulla sua spalla cercando d’infondergli tutto il poco coraggio che possedeva in quel momento e provando a fargli capire il dolore che li univa.

  - Come posso vivere adesso? Mi manca... terribilmente.-

Oarf lasciò che il mago si appoggiasse con la schiena su di lui capendo quando dovesse essere stremato. Non emise un solo suono e Sennar capì il dolore che il drago stava provando, così simile al suo. Anche lui aveva perso la compagna della vita.

  - E’ tutta colpa mia... vorrei solo, vederla ancora una volta. Vorrei poterla riportare indietro... - la voce gli si ruppe nella gola trasformandosi in un singhiozzo. Il primo segno di debolezza da due giorni, le prime lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi chiarissimi e alla fine si lasciò andare a un pianto disperato. Si era sentito così solo alla morte del padre, molti anni prima.

Oarf guardò il cielo e assieme alle lacrime dell’uomo la pioggia cadde nuovamente. Ma questa volta anche gli occhi del drago piansero. E dopo un momento, o forse un’ora, Tarik si svegliò e li raggiunse. Guardò suo padre, gli occhi finalmente liberi di dar sfogo al dolore.

Sennar lo strinse fra le braccia conscio del fatto che adesso erano soli e che sarebbe dovuto diventare il punto di riferimento per suo figlio. Non poteva deluderla ancora. Alzò gli occhi azzurri sul drago e lo ringraziò solo con lo sguardo, nemmeno una parola uscì dalle sue labbra eppure Oarf capì.

E da qualche parte, Nihal sorrise.

 

 

 

 

 

Fine

 

 

 

***********************************

 

 

 

Note dell'Autrice: Ok, è una storiella da nulla, molto breve e di poco conto però questo è il mio regalo per te Cemello, per il tuo compleanno!!! >////<

(dimmi che non ho sbagliato giorno ti pregoooo!!! >-< )

Sono stata molto indecisa su cosa farti e se non mi credi basta che chiedi a Francy... alla fine ho optato per l’unica cosa che mi riesce alla lontana... dedicarti una fanfiction. E se te lo stai chiedendo sì, ti ho spudoratamente mentito l’altra sera quando ti ho chiesto i tuoi pg preferiti delle Cronache (u.u) non era per un sondaggio personale... sì, non sono proprio capace di mentire! XD

Oddia, non so cosa dirti... avrei un milione di cose invece.

Spero solo ti sia piaciuta almeno un po’... lo so che è triste e non è propriamente una gran cosa regalare una fic triste per un compleanno però, m’è uscita così. Lo sai che sono depressa >-<

Cemello, ti voglio tanto bene!!! Sono davvero felice di averti conosciuto!

Sei la mia anima gemella, anche se non in quel senso u.u

*si lancia verso di lui*

*corre a perdifiato*

*ce l’ha di fronte*

*entrambi scivolano sulla buccia di banana*

*lei vola fuori da un oblò*

*lui finisce nelle fauci della piovra gigante*

*la Francy inizia a cantare*

 

Ora passo alle note decenti e IC u.u

 

Dunque... credo si sia capito che questa fic sarebbe più ambientata nelle Guerre che nelle Cronache... ma siccome a me le Guerre non piacciono me ne frego e faccio finta sia un pezzo delle Cronache u.u

Lasciate stare, vaneggiamenti di una cretina u.u

Ho utilizzato 3 dei 100 themes per ispirazione ecco, spero di averli usati bene... eh sì, il titolo è stato copiato spudoratamente dal Tear’s Point di FF VIII u.u

 

Inoltre ci tenevo particolarmente a ringraziare tutte quelle persone che hanno recensito la mia ultima fic su questo fandom “Save youcioè:

Only_Me

Tawara

MonyPurpa

Emrys

FataFaby89

armony_93

Nihal Darko

 

Grazie davvero, a quella fic tengo moltissimo e siete stati tutti meravigliosi a recensire! *-*

 

Ma ringrazio anche chi l’ha messa tra i preferiti/ seguite/ da ricordare... grazie!

 

E adesso me ne vado, sperando sia stata una lettura piacevole, seppur triste u.u

 

Selhin ♥

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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