Nebbia, fumo, vento e tante, tante macerie: è questo il panorama nel quale alcuni soldati tedeschi si stanno muovendo velocemente e con attenzione.
Tra loro, uno in particolare corre più forte degli altri e rischia di inciampare più e più volte, senza fermarsi mai. La sua missione è salvare i pochi soldati superstiti in territorio nemico, ma un solo compagno occupa tutti i suoi pensieri.
Il tempo sembra non passare mai, quando all'improvviso ecco comparire in mezzo alla nebbia la trincea alleata.
Quello che scorgono i suoi occhi azzurri è qualcosa di crudelmente atroce: decine di cadaveri e feriti, buttati su quel terreno arido e desolato, come bambole torturate, dimenticate e lasciate a marcire.
L'odore di polvere da sparo misto a quello del sangue è fortissimo, si disperde nell'aria e sembra voglia cantare la sua vittoria. Odore di morte.
Tanti sono i giovani stesi a terra, immobili. Quanti di quei corpi mutilati non vedranno più la loro casa, la loro famiglia, i loro amici. Le divise azzurre sono dolorosamente zuppe di sangue; la guerra per loro è finita.
Il soldato tedesco inizia a correre più forte, e con gli occhi cerca, cerca, cerca...
Sangue, guerra, morte e distruzione, quello che vede intorno a sè. Ma in mezzo a tutto questo, ancora una piccola speranza.
Infine, eccolo.
Pochi metri più avanti un giovane ragazzo che indossa la stessa divisa portata da tutti quei cadaveri giace a terra, in una pozza di sangue.
Il tedesco si avvicina a quel corpo, con timore. Si inginocchia di fianco a lui, lo solleva dolcemente e lo abbraccia. Il ragazzo è vivo, respira. E piange.


«Jetzt alles wird gut sein.»

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Ok, seconda fiction che scrivo su Hetalia! Spero sia piaciuta (adoro scriverne di corte che siano d'impatto)!
L'ispirazione è dovuta tutta a questa immagine, che io reputo stupenda.
Devo ringraziare profondamente la Sarah se sono riuscita a concludere la fiction con la frase in tedesco (che, a proposito, vuole dire "Andrà tutto bene.") ♥