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Autore: HonoSamurai    05/05/2010    3 recensioni
Sotto questo luna dimmi cosa pensi di me
Genere: Romantico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva organizzato tutto nei minimi particolari..

Si impegnato a fondo per trovare un lago in cui fossero ancora visibili della fate, visto che Inghilterra le adorava così tanto, e con la promessa di lasciarlo in pace per un mese l'aveva convinto a portarlo in quel posto..

Arthur era seduto sul bordo del lago, incantato dall'atmosfera romantica creata dalle stelle che brillavano luminose intorno alla luna, pallida e piena.

Piccole luci danzavano sul lago silenziose, l'inglese sorrideva come un bambino nel guardare le fate giocare felici sul pelo dell'acqua:

-è meraviglioso...-

Sussurrò Inghilterra appoggiando il mento alle ginocchia che stava abbracciando con le gambe, Framcis sorrise sedendosi al suo fianco:

-Tu di più, Angleterre..-

Arthur scosse il capo rivolgendo lo sguardo al francese:

-Non pensare di addescarmi in questo modo, non ci casco -

Bonnefoy sospirò

-Lo so, tranquillo, volevo solo sapere una cosa...-

Kirkland distese le gambe per poi incrociarle, ruotò appena il busto per guardare negli occhi l'altra nazione:

-Muoviti...-

Da un punto che l'inglese non sapeva identificare era partita una strana musica, le fate poco prima sul lago avevano iniziato a volteggiargli intorno cantando una melodia che non aveva mai sentito accompagnando Francis nella canzone:

-Tua tu, tua
mia rosellina
puoi titillare la mia fantasia -

Francis aveva preso a girargli intorno, Arthur lo seguiva con sguardo scettico.

Sperava soltanto di non dovergli dare corda.

Bonnefoy continuò a cantare imperterrito mentre le fate continuava ad accompagnarlo in quella pazzia:
-Allora tua
tu tua
folletto mio
la notte è buia,
no, non andare via.-

Gli si inginocchiò vicino indicando la luna e fissandolo con sguardo languido, Arthur lo fissava quasi con sguardo schifato:
-Com'è bello il nostro amore,
senti come sale,
è bello solo se ci sei tu,
sotto questa luna
dimmi cosa pensi di me.-

L'inglese sapeva benissimo cosa dire, dopo un attimo di silenzio lo fissò assottigliando gli occhi e rispose:

-You're piece of shit!-
Interdetto Bonnefoy gli posò le mani sulle spalle, Inghilterra tentò di scostarlo arricciando il labbro:

-Certo c'è un errore,

tu non parli bene..-
Arthur alzò le spalle scostando da sé il francese ed alzandosi in piedi:

-Certo sono inglese-
Francia esibì uno dei suoi sorrisi più dolci:

-Tu
tu tua
Che confusione
Non preoccuparti,
c'è la soluzione-

Frugando nella sua giacca estrasse un piccolo dizionario di Inglese-Francese e lo porse gentilmente ad Arthur continuando a cantare con voce profonda e calma:

-allora qui
qui quia
c'è un dizionario,
presto controlla la definizione -

L'inglese sospirò nuovamente, prese dalle mani di Bonnefoy il dizionario ed iniziò a sfogliarlo alla ricerca della parola, mentre in sottofondo sentiva che il biondo stava continuando a cantare:
-Com'è bello il nostro amore,
senti come sale,
è bello solo se ci sei tu,
sotto questa luna
ridimmi cosa pensi di me-

Francis indicò nuovamente la luna in attesa di una risposta di Arthur che, aperta la pagina al posto giusto e trovata la parola che interessava ribattè:

-Che sei una merda,
inequivocabilmente merda,
ma proprio merda-

Francia indicò il dizionario poco convinto che la parola poco prima detto dall'inglese fosse quella giusta:

-Certo c'è un errore,
dai, controlla bene!!!-

Arthu rivolse uno sguardo di ghiaccio all'altro, chiuse il libro dandoglielo poco gentilmente in mano:

-Eh, mangiarane, stai calmino,
io qua sto controllando,
ma paper says, carta canta,
veramente vuoi sapere
cosa penso di te?-

Francis sorrise felice aprendo le braccia:

-Oui!-

Arthur guardò le fate che gli giravano intorno e, andando a ritmo con la melodia intonata cantò:

-Che sei una merda,
inequivocabilmente merda
ma proprio merda...-

Basito il francese rimase immobile a guardare Arthur che, canticchiando allegro, si allontanava insieme alle fate.

Arthur in fondo non aveva colpe..

Era stato lui a chiedergli di dirgli cosa pensava di lui..


Idiozia venuta in mente così ricordando Olmo nelle vecchie puntate di “mai dire goal”

   
 
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