Quelle mani levate al cielo;le luci si spengono…una frazione di secondo…Ciò che basta per isolarsi dal resto del mondo che ti circonda…Un giro,poi due,su te stesso…La senti la batteria?..la senti la chitarra?… immedesimarsi con ogni singolo strumento… la regola numero uno … le voci…non le senti quasi più…gli sguardi addosso non li senti più…sei solo…il momento più bello…ogni singola parte del tuo corpo si muove…adesso non sei più tu… tu sei la batteria…tu sei la chitarra…tocchi il pavimento ma nello stesso istante ti senti volare pur andando sempre più giù..una sensazione bellissima che vorresti durasse un’eternità..ma è già finito.
Le mani nuovamente levate al cielo;la musica non si sente quasi più fino a quando non si ferma..le luci si riaccendono…un attimo di silenzio che dopo una frazione di secondo viene sostituito da un insieme di applausi e di urla di bambini,ragazzi,adulti…tra cui riesci sempre a riconoscere quelli dei tuoi cari.
“Signori e signore…Diana Dyrth e le “Twins!””
Esclama una voce al microfono quando ancora il silenzio non è calato nella sala e mentre Diana e il suo gruppo di bambine si inchinano sorridendo davanti a un modesto pubblico.
“Ed ora Annie Tomson e i “The Children””.
Esclama nuovamente il presentatore dopo aver lasciato il tempo alle “danzatrici”di tornare dietro le quinte.
E il silenzio ritorna mentre con un esulto sussurrato Diana si complimenta con il suo gruppo.
“Ragazze siete state bravissime…Come sempre…fantastiche!Qui tutte la mano!”
E’ solo dopo l’esultanza e solo dopo aver visto la felicità di tutte le Twins che Diana si sente veramente realizzata.
Ha solo vent’anni ma ha forza di volontà e talento da vendere.
Cerca di incoronare il suo più grande sogno insegnando danza insieme alla sua cara amica Annie ai “Dancers”,come a loro piace chiamarli,un gruppo di bambini dai cinque ai dieci anni.
“Breakdance”: questa è la parola chiave della sua vita.
“Forza ragazze,adesso silenzio…guardiamo l’esibizione dei maschietti..”
Così dicendo solleva un lembo della tenda del sipario per poter osservare meglio la performance dell’altra parte del gruppo.
Annie solleva un braccio,schiocca le dita…le luci si spengono.
Un cappello copre il suo candido volto e i capelli castani lunghi e lisci le scivolano sui fianchi arrivando a metà schiena.
La musica parte: i passi sono semplici e adatti ai ragazzi che si rivelano particolarmente bravi a eseguire il “cross step” e il “footwork” lasciando stupita Diana che fino al giorno prima aveva lottato con tutte le sue forze soprattutto per il piccolo Tom che non riusciva a fare il passo incrociato.
Ma la parte più bella si rivela la fine quando i “ the Children” circondano Annie  che gira sulla testa eseguendo la “head spin”.
Quando le luci si accendono con il termine della musica tutti rimangono in “freeze” per qualche istante.
Anche per loro c’è in servo un applauso sentito dal pubblico.