Capitolo I

Il cielo plumbeo ricopriva una Death City ancora assopita, ma dalla panetteria del vicoletto, il profumo di pane appena sfornato e di brioches calde invadava l'aria.
Il rumore delle auto era assente.
Silenzio...
calma...
sì, quiete...quiete pura...nemmeno qli uccelini cinguettavano.
Maka se ne stava seduta sul letto a contemplare il mondo fuori dalla finestra. In mano teneva una tazza di The al gelsomino.
Amava contemplare la città assonnata,oltra alla lettura e allo studio, questa era una passione.
Osservava quella città dormiente sorridendo. Un vero e proprio rito, per lei.
La bionda si riscosse e gurdò l'orologio.
-uhm...le sette...-
Scostò le coperte, e appoggiò le piante dei piedi nudi sul tappetino.
Con passo felpato si avvicinò all'armadio ed agguantò un paio di jeans blu, leggermente slavati in alcuni punti e una maglietta giallo canarino.
Con fretta silenziosa si vestì e poi mise le All Star  in tinta con la maglia.
Prese il portamonete sulla scrivania e le chiavi dell'appartamento, numero cinquecentoquarantasei, e sgattaiolò  fuori.
Lo faceva ogni  mattina a quell'ora, soprattutto in quel periodo, visto che  le lezioni erano diminuite a tre giorni a settimana : il lunedì, il mercoledì e il venerdì.
Usciva di casa,svoltava a destra e si dirigeva verso il panettiere lì vicino,l'ordinazione era sempre la stessa: Una baguette,una bottiglia di latte e due brioches al cioccolato. Poi con il sorriso se ne tornava a casa soddisfatta a preparare la colazione a quell'ingrato che altri non poteva essere che la sua arma, con dedizione.
Maka era girata verso il fornello indaffarata a riscaldare il caffè, quando un ragazzo si affacciò allo stipite della porta.
-buondì Soul-disse lei senza voltarsi
-GHWAAAAAAAAM 'gionno-sbadigliò il ragazzo-gnam gnam...Brioches al cioccolato!-
Maka si sedette di fronte a lui versando del caffè in due tazzine rosse.
-Grazie -sorrise lui.Una risposta che non stupì affatto Maka, ma che la fece sorridere ugualmente.
Convivevano da quasi quattro anni cioè dal loro ingresso alla Shibusen,una convivenza nata come forzata su "consiglio" di Shinigami-sama. Ogni Artigiano poteva scegliere se convivere con la propria Arma o alloggiare nei dormitori scolastici.
l'inizio era stato tutt'altro che rose e fiori, ma tra piatti, libri ed oggetti contundenti che volavano per la casa, ed un notevole contributo di tempo e pazienza,la situazione si era stabilizzata.
-Cosa fai oggi?-sorrise il giovane prima di addentare la malcapitata brioches.
-Vado con Tsubaki e Liz a fare un giro, immagino che  tu sarai con Black*star e Kid...-
il ragazzo ridacchiò -sono così prevedibile?-
Maka lo guardò e sorrise
-Esatto...-