Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: SummerRestlessness    06/05/2010    0 recensioni
La storia di due mondi che si incontrano, ma che forse non sono fatti per incontrarsi...
"So I guess this is the ending or a beautiful mistake.
And if we both agree that we shouldn't be together why does it hurt so much?
And you know I would jump into the fucking ocean if it meant I was truly capable of being satisfied.
Well I ever be?
Did I just give up the best thing I ever had?"
(The Ataris, A Beautiful Mistake)
Update: Ho aggiunto il cap 20 Just You perchè me l'ero dimenticato!! E va prima del 21 Just me, vabbè.
Update del 6 maggio: aggiunto il capitolo "Mandy", inserito dopo il 20esimo, "Just you"...
Update del 25 settembre: piccolo aggiornamento nell'ultimo capitolo per informarvi della nascita di una serie di missing moments legati a BM... spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Beautiful Memories'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3 ottobre – giovedì

Dan era fuori dalla scuola di Alison, come succedeva ormai sempre a quell’ora, ogni giorno da quando le acque si erano calmate tra loro due. La aspettava impaziente, anche perché aveva lasciato la macchina in sosta vietata e l’ultima cosa di cui aveva bisogno era che a sua padre arrivasse la notifica di un’altra multa da pagare. Stava cercando un lavoro, Dan, ma suo proprio suo padre gli aveva chiuso molte porte in faccia, fornendo false referenze ai vari datori di lavoro a cui il figlio faceva domanda… referenze ovviamente negative. Tutto questo, perché voleva che Dan andasse a lavorare per lui. E poi anche perché non credeva che, dato il suo rango (parola che a Dan sembrava più adeguata ad un cane di razza che ad una persona), Daniel potesse svolgere mansioni come il cameriere o il barista. O nessuno dei lavori che lui aveva cercato, comunque. Dan scosse la testa al pensiero di quanto fosse testardo e calcolatore il suo genitore e stava proprio pensando a quanto fosse diverso da lui e probabilmente anche da sua madre, quando qualcosa gli arrivò addosso.

Si scosse e vide che la “cosa” era in realtà una ragazza: la allontanò da sé e squadrò il suo viso, sorridente e solare, ma pur sempre sconosciuto.
- Drew!! – squittì la ragazza con la sua voce acuta.
Dan socchiuse gli occhi a quel suono tedioso, senza premurarsi di nascondere il proprio fastidio alla ragazza; ma lei non sembrò nemmeno farci caso. Dan allora notò che il suo viso e le sue fattezze fisiche gli ricordavano qualcosa. A anche la sua voce. Soprattutto quella.
- Aaaaaah! – esclamò la ragazza sconosciuta, quasi urlando – Che sorpresa!
Ma Dan non le rispose neanche questa volta: ora che la ragazza aveva lanciato quel gridolino isterico si era ricordato chi fosse. O meglio, in quali circostanze si fossero… conosciuti, se così si poteva dire. La guardò tentando di reprimere una smorfia schifata, che gli venne spontanea al pensiero di quello che avevano fatto insieme tempo prima e di cosa ne avrebbe pensato Alison. E di quegli orribili gridolini.

In quel momento, arrivò anche Alison che, a giudicare dalla sua espressione, aveva visto tutta la scena, compreso l’abbraccio iniziale. Stava pensando che Mandy poteva anche non avere molto cervello, ma di sicuro se l’avesse ritrovata avvinghiata al suo ragazzo avrebbe potuto dire definitivamente addio anche alla sua testolina sexy e vuota. Si trovò a pensare anche di essere esageratamente cattiva, ma era troppo sconvolta dalla gelosia per stare a sentire la sua coscienza.
Dan si sforzò di non sorridere della sua reazione, palesata dai suoi occhi fiammeggianti nonché totalmente immotivata, perché lui voleva solo lei. Pensò che non appena fossero stati soli avrebbe dovuto ribadirle il concetto, magari anche a parole.
Quasi insieme ad Alison, mentre tutti erano ancora in silenzio, arrivò anche un altro ragazzo, che squadrò tutti come se si fosse trovato nella situazione più pazzesca del mondo. La prima a rompere il silenzio fu ovviamente la ragazza con la voce acuta:
- Ah, ma allora è vero che voi due state insieme!! Kenny, tesoro, non è fantastico?!?
“Kenny tesoro” però non aveva molta voglia di parlare e così si limitò ad annuire, tenendo lo sguardo basso apparentemente per evitare quello di Drew.
- Sì, è proprio fantastico, che peccato, ora dobbiamo andare! Ciao ciao! – disse veloce Alison, riscuotendosi e prendendo Dan per il braccio, iniziando letteralmente a spingerlo via, mentre questo non riusciva più a trattenere le risate. Mentre Mandy li salutava con la manina, Kenny non potè fare a meno di lanciare ad Alison uno sguardo da povero cucciolo abbandonato, che rimase però senza spettatori.

Alison stava ancora spingendo Dan, quando lui ruppe il silenzio, sorridendo ironica:
- C’è qualcosa che mi vuoi chiedere? –
- No. – rispose lei decisa. Poi lo guardò meglio con aria colpevole: - Forse. –
Lui sorrise di nuovo quando lei gli fece esattamente la domanda che si aspettava: - Come conosci Mandy?
Non per questo, quando rispose, fu meno imbarazzato: - Siamo ehm... usciti. Qualche volta.
Alison rimase a bocca aperta, nonostante se l’aspettasse. Pensò: “Ok, quindi Mandy è il tipo di Drew. ERA il suo tipo. Come avevo immaginato alla festa d’altra parte.”
- Ah. Quante volte?
- Intendi quante volte siamo usciti o quante volte...? – non completò la frase, sorridendo allusivo.
Lei però lo guardò male, ferita e lui cambiò subito tono: - E’ una cosa passata, non sono più quel tipo di persona e se c’è qualcuno che dovrebbe saperlo bene quella sei tu.
Alison sentì un brivido percorrerle la schiena, ma il pensiero che lui fosse stato con Mandy non smetteva di avere su di lei un effetto negativo. Non poteva credere che lui, il suo Dan, avesse condiviso con quella ragazza più di una stretta di mano, figuriamoci se osava pensare a quello che in realtà era successo.
Dan però la guardava sorridendo sereno, cercando di farle capire, con i gesti più che con le parole, che per lui il suo passato non significava niente, perchè non aveva lei.
Poi però ebbe un dubbio e le parole gli uscirono di bocca senza che riuscisse a dar loro un tono rilassato: - E tu come conosci il suo ragazzo, Ken?
- … Kenny. – lo corresse lei, per poi continuare con nonchalance: - Uscivamo insieme.
Dan ebbe un fremito e si fermò: - Scusa?
- Siamo usciti per tre mesi circa. – disse lei facendo spallucce e guardandolo impallidire.
- Per tre m... ah. - fece lui sorpreso, poi la sua voce ebbe una strana inflessione, mentre tentava di restare calmo: – Uscivi con quel cretino?
Lei sorrise della sua gelosia, come poco prima aveva fatto lui: - Fino a due secondi fa non pensavi che fosse cretino. Pensavi che io fossi cretina.
- Ma no, stella. Non potrei mai. – disse lui serio ammorbidendosi un po’ e passandole un braccio attorno alle spalle. – Però ora capisco perché ti guardava così.
- Così come?!?
Lui la fissò: - Come un cane bastonato. E allo stesso tempo come se avesse visto la Madonna. O una pornostar.
Lei rise di cuore: - Non credo proprio.
- Ti assicuro che è così. – fece lui imbronciato.
- Ma guarda che mi ha lasciata lui...!
- Beh, digli che se ti si avvicina ancora con la bava alla bocca sarò costretto a sopprimerlo. – le bisbigliò Dan all’orecchio, fin troppo serio. Poi, aggiunse: - E stai attenta perchè potrei aver bisogno di marcare il territorio. – e alzò una gamba facendo finta di dover fare i suoi bisogni su di lei. Alison rise cercando di dargli un leggero pugno su una spalla. Ma lui fu più veloce, le bloccò la mano e le tappò la bocca con un bacio passionale.
E Alison si dimenticò per cosa stavano discutendo.
O quasi.
- Però... Mandy?!? – disse stranita non appena si staccarono.
- Tu stavi con un tipo che si chiama Kenny… e ti lamenti?
- Mandy è... è... è Mandy! Non si può fare un discorso di più di tre parole con lei.
- E tu credi che io ci abbia mai parlato?!?
- Oh, perfetto. Adesso sì che sto meglio. – rispose lei sarcastica.
Lui sbuffò, vergognandosi un po’ di quello che era stato: - A quel tempo mi bastava che fossero carine e... disponibili.
Alison rimuginò un attimo, filtrando involontariamente le parole di lui: - Quindi secondo te è carina.
Lui la guardò divertito: - Non saprei. Quel che è certo è che in confronto a te scompare. E lo pensa anche il suo ragazzo, a quanto pare. – e la baciò di nuovo, stavolta leggero.
- Che cerchi di pensarlo meno, comunque, o si ritroverà a dover fare a meno di un braccio, o di una gamba. O della testa.
Alison sorrise ancora bonaria, ma poi le venne un altro pensiero:
- Che coincidenza, però…
- Beh, non tanto… - commentò lui come se ci fosse dell’altro.
- Cosa vuoi dire? –
- Beh, Mandy non è l’unica che…- non seppe come continuare la frase senza ferire Alison e quindi la lasciò cadere nel vuoto, ma vide dalla sua espressione che aveva capito. La sua domanda arrivò infatti puntuale dopo pochi secondi:
- Con quante sei stato, prima?
Dan la guardò sorpreso e anche un po’ sull’attenti: sapeva che quel prima significava “prima di me” e che quello era un argomento spinoso. Decise quindi di essere sincero, anche perché, con lei, gli sembrava di non poter più fare altrimenti:
- Un po’.
Lei incassò il colpo non senza una smorfia.
- Tante della mia scuola?
- Sai, non è che mi ricordi molto di loro. Ero quasi sempre… strafatto e non è che la cosa durasse tanto.
- “Una botta e via”? – chiese lei ripetendo quello che si diceva in giro su Dan. L’aveva sentito tante volte: non c’era da fidarsi di lui, era solo un tipo da una botta e via.
Lui annuì mesto. Non gli piaceva ricordare quei tempi neanche troppo lontani e non gli piaceva nemmeno che lei sapesse che tipo di persona era stato. Voleva essere perfetto, per lei e solo per lei.

Erano ormai arrivati alla macchina e salirono entrambi, lui guardandola intensamente e lei con un’espressione assorta, quasi triste. Quando furono seduti nei comodi sedili in pelle, lui non accese subito la macchina. Guardava semplicemente il volante, perso nei propri pensieri e poi mormorò:
- Tu lo sai che voglio solo te, vero?
Lei lo guardò con gli occhi lucidi, pieni di emozione come ogni volta, ma lui continuò ostinatamente a non voltarsi verso di lei. Così, lei gli prese semplicemente la mano e gliela strinse forte.
- Sì, perché anch’io voglio solo te.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SummerRestlessness