Personaggi: Ianto
Timeline: Dopo la terza stagione
Descrizione:
questa fanfic fa il paio con quella che ho scritto precedentemente (Caro Ianto...), solo che
questa volta il punto di vista è quello di Ianto
Disclaimer: Torchwood e i suoi protagonisti appartengono a Russel T. Davis e
non a me
Adesso basta, so che devo andarmene, so che devo lasciarti, anche se il solo
pensiero mi annienta, so che non posso più starti vicino, anche se è l’ unica
cosa che vorrei.
Ho
deciso, questa sarà l’ ultima notte che passerò con te, non posso continuare a
guardarti mentre ti distruggi sapendo che è colpa mia.
È
così Jack? È colpa mia? Sono stato io a portarti via il tuo bellissimo sorriso?
O sono stati Steven e tua figlia?
In
questi mesi ho continuato ad osservarti, so bene che non avrei dovuto, ma come
potevo lasciarti così presto vedendo quanto stavi soffrendo? Ogni notte continuo
a starti accanto, ti guardo mentre ti rigiri nei letti di camere d’ albergo
sempre più squallide senza riuscire a prendere sonno, quando sussurri il mio
nome mentre una lacrima ti riga le guance e io riesco a pensare soltanto che
vorrei poterla asciugare con i miei baci.
A
volte ho come l’ impressione che tu riesca a percepire la mia presenza ... o
forse mi illudo solamente e continuo, continuo a osservarti, a osservare ogni
dettaglio del tuo viso; il tuo viso meraviglioso che negli ultimi mesi sta invecchiando
molto più velocemente di quanto non abbia fatto in tutti questi anni.
Non avrei dovuto chiederti di non
dimenticarmi, no, sono stato un maledetto egoista, avrei dovuto dirti di andare
avanti, di continuare a vivere, di trovare di nuovo l’ amore ...
Vederti
con qualcun altro mi avrebbe spezzato il cuore ma l’ avrei sopportato, avrei
sopportato di scivolare lentamente nell’ oblio, ma questo ... questo no, non ci
riesco, non posso vederti così, sentire il tuo dolore e sapere di essere stato
io a causarlo. Quel dolore che conosco così bene, che mi ha fatto compagnia per
tanto tempo dopo la morte di Lisa, quel dolore senza fine da cui solo tu sei
riuscito a liberarmi.
Non
posso più guardarti mentre ti tormenti pensando di essere stato tu a causare la
mia morte, mi credevi veramente così fragile? Non sono forse stato io a dirti
di combattere, di affrontare quegli alieni, di non arrenderti ... Io ho scelto
di seguirti, di esserti vicino, non mi hai mai obbligato a fare niente che non
volessi. Come può essere colpa tua? Colpa di cosa poi? Colpa di aver reso
felici i miei ultimi anni? Colpa di aver fatto battere di nuovo il mio cuore?
Colpa di avermi fatto sentire vivo come non mai? No, non hai causato la mia
morte, mi hai ridato la vita.
È
per questo che devo andarmene, se ti lascio adesso, potresti riuscire ad
accettare la mia morte, ad affrontare tutto questo, a smettere di fuggire da
tutti quelli che ti amano. È strano adesso poter parlare d’ amore con te così
liberamente, è sempre stato talmente difficile ... sapevo benissimo che se ti
avessi confessato i miei veri sentimenti sarebbe finito tutto tra noi, non ho
mai potuto dirti che ti amavo perché questo ci avrebbe separato definitivamente;
lo capisco, non volevi che mi innamorassi di te, sapevi che presto o tardi la
nostra storia sarebbe finita così e, credimi, neanche io avrei voluto
innamorarmi. Non sono uno stupido, non mi ero fatto illusioni, so bene che l’
amore raramente conduce a un lieto fine e nonostante questo ci sono caduto lo
stesso, non ho potuto evitarlo ...
e
ne sono felice, felice di ogni attimo passato con te, anche quando non capivo,
anche quando dubitavo del tuo amore, quando avevo paura di non essere
importante per te quanto tu lo eri per me … no, non cambierei niente della
nostra storia e anche se dovessi rifare tutto da capo farei nuovamente tutto
allo stesso modo, anche sapendo com’ è finita. Addio amore mio, ti prego sii
felice e vivi perché questa è l’ unica cosa che conta per me.