Onde mirate che’l suon producete,
Onde mirate che’l suon producete,
col magico legno che vi lancia sì forte
per l’aere dolce librando movete
diffuse sì ampie in la sublim corte.
Al par degli uccelletti seco adduce
lo bel tempo musica in ciel turchino;
sinfonia armonica piena di luce
così sublim d’accecar lo mastino.
Ah! Potessi nutrir l’animo di costei
col dolce suon che ogni cuor rende onesto
al pari mittendo nobil con plebei.
Così ritrovommi solo et pensoso
a suonar con l’amor che molto è molesto.
Convertirti a tal passion ahimè non oso.