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Autore: Whitefly    27/08/2005    5 recensioni
Katy, polemica e paranoica, con una mamma perfetta. Mark, sicuro e affascinante, con un papà impacciato. Come reagiranno alla decisione dei loro genitori di andare a vivere insieme?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zap, zap, zap, zap

Zap, zap, zap, zap... perchè il sabato pomeriggio non c’è mai niente in televisione? Lo zapping selvaggio comincia a stancarmi, eppure non c’è uno solo canale che trasmetta uno straccio di programma decente. Che noia. Mi rannicchio ancora di più sotto la trapunta  e allungo una mano verso i biscotti al cioccolato, facendo finta di non sapere che tutte quelle calorie si depositeranno inevitabilmente sui miei fianchi. O forse sul mio sedere. O più probabilmente su entrambe le parti.

Mentre guardo con occhio distratto un documentario sull’accoppiamento dei leoni sento la porta di casa che si apre. Fantastico, è tornata mia madre! Potrei fingere di dormire, o magari di essermi rotta una gamba dopo una tragica caduta dalle scale... Certo, come no. Dubito fortemente che una gamba rotta sarebbe in grado di fermarla, probabilmente sarebbe capace di trascinarmi fuori anche se avessi un trauma cranico e le convulsioni. Forse la tattica migliore è nascondermi sotto il letto.

-Katy!-

Troppo tardi, ormai è già davanti a camera mia. Prepariamoci ad una bella sfuriata... La sua testa fresca di parrucchiere fa capolino dalla porta, seguita subito dal busto fasciato in una giacca costosa e da un paio di gambe da far invidia a Claudia Shiffer. Odio mia madre. Avverto, più che vedere, il suo volto contrarsi in una smorfia di indignazione

-Katy, si può sapere cosa fai ancora a letto? Dobbiamo essere al ristorante tra un’ora!-

-Non ci vengo- Bofonchio mezza sommersa dalle coperte

-Tu ci vieni eccome!- Esclama, poi aggiunge in un tono leggermente più dolce –Tesoro, sai che per me è importante che tu conosca Paul-

Balle, tanto è irrilevante che mi piaccia o meno. Decido di rinchiudermi in un silenzio ostile, so perfettamente che le dà sui nervi, infatti dopo pochi istanti sbotta:

-E va bene, fai come credi! Ma ti avverto, se tra un’ora non ti trovo vestita in modo decente, ti puoi anche sognare di andare al concerto!- Detto questo se ne va sbattendosi la porta dietro le spalle. E pensare che quando lo faccio io si infuria!

Per un istante sono troppo indignata per fare qualsiasi cosa. Accidenti a lei e ai suoi biechi ricatti! Sa benissimo che non mi perderei il concerto dei System per nulla la mondo, stavolta devo ammettere che ha vinto lei! Mi alzo di malavoglia dal letto, dirigendomi con passo strascicato verso l’armadio. Non ho la più pallida idea di cosa mettermi, il mio ideale di eleganza consiste in un paio di jeans sformati e in una felpa extralarge, ma dubito profondamente che mamma sia dello stesso parere. Osservo con aria critica l’intero guardaroba e alla fine opto per un semplice maglione nero e per una gonna lunga dello stesso colore. Mentre la tolgo dall’appendino, noto che ha ancora il cartellino del prezzo: non l’ho mai indossata, non per niente è un regalo di mamma. Io e lei abbiamo gusti molto diversi in fatto di abiti. Abbiamo gusti diversi su tutto, veramente. Mentre mi infilo con malagrazia il maglione, guardo con aria truce lo specchio, che a sua volta ricambia lo sguardo: i capelli mi ricadono disordinatamente sulle spalle, e ho due occhiaie da far invidia al vampiro più nottambulo. Perfetto, ho anche un brufolo sul mento! Tutto merito dei biscotti al cioccolato, immagino. Decido di non spostare lo sguardo sulle gambe per non deprimermi troppo e cerco di  infilare velocemente quella trappola che gli uomini chiamano troppo gentilmente gonna. Ma mi stava così stretta anche l’ultima volta che l’ho provata? Alla fine do un occhiata al mio look improvvisato: il maglione è troppo attillato per i miei gusti e la gonna mi segna  un po’ i fianchi. Resisto alla tentazione di strapparmi questa roba di dosso per fiondarmi sui jeans e sospirando mi dirigo verso il bagno: devo far qualcosa per i capelli. Dopo quasi mezz’ora di tentativi l’unico risultato che sono riuscita ad ottenere è una specie di incrocio fra una crocchia e una coda e un principio di esaurimento nervoso. Infine opto per due semplici codini, semplici si fa per dire, perchè per farli abbastanza regolari perdo un’altra buona dose di sanità mentale. Alla fine, stremata, mi butto sul letto sfatto pregando che gli alieni mi rapiscano in questo preciso momento, ma invece di un ET sorridente appare mia madre, che troppo emozionata perfino per criticare il mio aspetto si limita ad esclamare

 –Pronta?-

...Voglio morire.

 

 

-Croce!-

La sorte ha scelto la camicia bianca. Stasera sarò fantastico! Non vedo l’ora di incontrare la figlia di Caroline, con una mamma così deve essere di sicuro una ragazza eccezionale. La prima volta che ho conosciuto la fidanzata di papà sono rimasto letteralmente a bocca aperta: è uno schianto! E non è solo bella, è anche molto simpatica! E’ da una settimana che aspetto questo giorno, eppure non sono molto nervoso. Mi guardo con attenzione allo specchio e non posso che ritenermi soddisfatto dell’immagine che mi rimanda: i jeans nuovi vestono perfettamente le mie gambe atletiche, la camicia mette in risalto le mie spalle larghe e la giacca mi dà un’aria elegante ma allo stesso tempo casual. Sorrido e decido di raggiungere il mio vecchio, che sta consumando il tappeto del salotto a forza di percorrerlo avanti e indietro

-Hei papà, la vuoi smettere? Mi sembri una tigre in gabbia!-

Non l’ho mai visto così teso, eppure è quasi un anno che esce con Caroline... anche una persona timida come lui dovrebbe sentirsi a suo agio ormai!

-Stai tranquillo, andrà tutto bene!- Dico per incoraggiarlo. Mi lancia uno sguardo vacuo e si siede pesantemente sul divano mezzo consumato

-Speriamo!- Sospira in maniera quasi impercettibile. Mi siedo in parte a lui

-Si può sapere cosa ti preoccupa? Caroline ti adora!-

-Infatti non è lei il problema...-  Dopo aver pronunciato queste parole, si volta improvvisamente verso di me ed esclama in fretta -Dimentica ciò che ho detto ok? Stasera straparlo-

Mentre lo guardo un po’ perplesso batte in ritirata in cucina e chiude la porta. Ma si può sapere di cosa si preoccupa? La figlia di Caroline non può essere altro che adorabile! E poi papà riuscirebbe a farsi voler bene da chiunque... in 18 anni di vita non ricordo una sola volta in cui abbia perso la pazienza. Dopo qualche istante dalla mia mente scompaiono tutti i dubbi e mi appare la visione di una ragazza dai capelli d’oro, la voce soave e lo sguardo gentile... sono sicuro che Katy sarà così! Già immagino la serata: i suoi occhi stupendamente azzurri continueranno ad incontrare i miei, allora lei arrossirà e io sorriderò con aria seducente. Poi riuscirò a farla ridere con una battuta particolarmente spiritosa e lei sussurrerà:

-Mark, sei incredibile...-

Perso in queste fantasticherie quasi non mi accorgo che papà è tornato in salotto

-Allora, andiamo?-

Mi alzo con uno scatto, pronto a trascorrere una delle serate più belle della mia vita.

  
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