Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Kiaretta_Kaulitz    09/05/2010    2 recensioni
E' la prima fan fiction che scrivo. E' una One Shot che tratta del rapporto di Bill e della fidanzata Amida. Vedendo la magrezza di lui, per Amida il suo corpo diventa un'ossessione e...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo

 

 

 

SAREMO FELICI, IO E TE

 

Lui era magro. Lei no.

Lui era bello. Lei no.

Lui era perfetto. Lei no.

 

Erano ufficialmente fidanzati da tre anni ormai, Bill e Amida.

Ma lei non si era ancora abituata all'idea di non essere perfetta come lui; non riusciva ad accettarlo: lei voleva incorporare la perfezione, voleva essere felice. Ma per lei era impossibile. Ed era Bill che, amandola, le rendeva la vita una sofferenza.

 

-Ehi tesoro, sono a casa!- annunciava Bill, di ritorno dallo studio di registrazione.

Lei accorreva e gli dava un bacio di bentornato; poi chiacchieravano e, con molta dolcezza, si dimostravano il loro amore. Un amore che, col passare del tempo, diventava sempre più aspro.

Bill era così perfetto, il suo corpo era secchissimo, nemmeno un grammo di troppo. Per Amida vedere il suo corpo stava diventando una sofferenza. Più si innamorava del corpo del suo amato, più odiava il proprio.

Non poteva accettarsi.

Non sapeva accettarsi.

Non voleva accettarsi.

 

Così iniziò il suo volo in picchiata, il suo viaggio verso la morte. Ridusse improvvisamente l'apporto calorico, cominciò a rifiutare tutto, a svolgere esagerata attività fisica, e, in poche settimane, arrivò a mangiare solo uno yoghurt in tutta la giornata; uno yoghurt magro, senza pezzi.

E le costava molto mangiare anche quello, ma il suo istinto di sopravvivenza non le permetteva di rifiutarlo.

 

Bill se ne accorse.

Tutti se ne accorsero.

Ma Amida respingeva ogni offerta di aiuto e negava il suo problema. Era diventata anoressica. Il suo corpo era ridotto ad ossa e pelle, le occhiaie nere le solcavano il viso, i suoi denti erano ingialliti e corrosi dall'acidità che aveva perennemente in bocca a causa del vomito.

Ma lei si sentiva bellissima e piena di forza, ma non ancora abbastanza.

C'era quasi, era quasi diventata invisibile, quasi scomparsa.

Bill non sopportava di vederla così sofferente, e lei lo notò. Ormai aveva rinunciato a tutto per lei, aveva detto addio anche alla sua carriera: gli importava solo di starle accanto e di aiutarla a guarire. Passava l'intera giornata vicino a lei ed era come una tortura vederla autodistruggersi.

Un giorno si fece coraggio, le afferrò un braccio e la guardò negli occhi, piangendo: -Non farti questo, Amida. Io ti amo. Io amo la mia Amida. E la mia Amida sta scomparendo, lasciandomi solo. Ti prego, torna quella che eri. Ora sei magrissima. Sei perfetta. Ma non è questa la ragazza di cui sono innamorato. Io non smetterò mai di urlare al mondo quanto ti amo, di ribellarmi al tuo destino. Urla con me-. Lei lo abbracciò e scoppiò in un panto secco, non aveva più nemmeno acqua abbastanza per versare lacrime. Se ne rendeva conto, sapeva anche lei che si stava autodistruggendo. E le parole di Bill e l'amore che provava nei suoi confronti le diedero la forza, quella forza che aveva perso da tempo. Ci volle molto tempo, ma lei riuscì ad uscirne, tornò se stessa. Tornò l'Amida di Bill.

Ma non si sentiva ancora felice così.

 

Bill tornò alla solita routine, ora che lei stava bene.

 

-Ehi tesoro, sono a casa!- annunciò Bill, come sempre.

Ma in risposta ebbe solo silenzio.

-Amida, dove sei?- la chiamava.

Ma ancora nessuna risposta.

Entrò nella loro camera, al finestra era aperta. Sul cuscino trovò un biglietto: lo lesse con la vista offuscata dalle lacrime.

 

"Bill, scusami. Perdona quello che sto per fare. Quando leggerai questa lettera sarà già troppo tardi. Grazie per quello che hai fatto per me. Ti amo, davvero. Tu mi hai dato la forza, mi hai dato tutto te stesso. You Rock ;) Non dimenticarti di me, ti amo da morire. La TUA Amida, che ora potrà essere felice."

 

Rimase immobile con la lettera stretta in mano. La appoggiò poi sul suo petto, sussurrando -Amida, io ti amo...-

Si voltò poi verso la finestra, si affacciò e la vide laggiù... Il suo corpo straziato sull'asfalto. Si arrampicò meccanicamente sul davanzale, lo sguardo perso nel vuoto.

-Finalmente potremo stare insieme per sempre. Solo io e te. Saremo felici, Amida.-

 

*FINE*

 



  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Kiaretta_Kaulitz