Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: CrazyGuitar    10/05/2010    2 recensioni
Sonetto che tratta l'idealizzazione di una donna, capace di riportare il sole in una giornata buia e triste, con la sua sola presenza. Schema metrico: ABAB CDCD EFG EFG
Genere: Romantico, Poesia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sonetti d'Amore'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ohi l’aria sì tanto dolce e funesta

Ohi l’aria sì tanto dolce e funesta

che spinge ‘l nobil cuor ad amar;

Tra tutte lei è la più bella e onesta,

cosa divina è il suo gentil andar.

 

Lei così si mostra alla vil plebaglia

sì piacente pur stando in cotal pudore;

ogni resistenza mia così si taglia

e ogni pensier mio, si perde a lei ogn’ore.

 

E in la natura scrivo e mi trovo

i dolci lumi guardando e mirando

che secon riportan luce e chiarore;

 

così l’amor rivela’l panorama novo:

torna’l sol al vespro seco portando

fiumi e boschetti di tutt’altro colore.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: CrazyGuitar