Takasugi cerca di rilassarsi. Accettare la realtà gli sembra una cosa così difficile ora che lui se ne è andato. Perché è questo quello che è successo, no? Lui e Tatsuma se ne sono andati. Basta. Fine della faccenda.
[Gintoki x Takasugi]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Takasugi Shinsuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
“È un bene che se ne sia
andato.” pensa appoggiato ad una parete
“Sì, decisamente un bene. Con quel suo modo di
fare così… così.”
Takasugi cerca di rilassarsi. Accettare la realtà gli sembra
una cosa così difficile ora che lui se ne è
andato. Perché è questo quello che è
successo, no? Lui e Tatsuma se ne sono andati. Basta. Fine della
faccenda. Non deve più pensarci, lo sa, ma non riesce a
farlo.
Sa che non ci sarà solo la noia a tormentare lui e Katsura:
ci sarà anche l’ennesima sensazione di vuoto,
d’aver perso qualcosa di importante.
Mugola qualche insulto e china la testa verso il basso.
Importanti? Quei due? Doveva aver sbattuto forte la testa da qualche
parte nell’ultima battaglia, o la cosa non aveva spiegazioni.
Non può sentire la mancanza di quel…. di Sakamoto
Tatsuma. E di Gintoki? Di lui può avvertirne la mancanza?
Può concedersi un tale lusso?
No, non può. Non può per tutti coloro che hanno
avuto fiducia in lui e sono stati traditi dal suo atto di codardia. La
guerra non finirà finché ci sarà
qualcuno che proseguirà a lottare.
Non può per tutti coloro che sono morti e che moriranno. Non
può cedere. Non può abbandonare la strada che ha
preso. Ma può pensare a Gintoki senza odiarlo?
Takasugi sospira, le domande che gli vengono in mente stanno
raggiungendo i limiti della follia.
Forse è il caso che prenda qualcosa. Gli va bene qualsiasi
cosa, sul serio. Basta che la smetta di pensare.
Lui deve odiare Gintoki e deve fargliela pagare per essersene andato.
Come la farà pagare al resto del mondo per essersi arreso.
Perché tutti hanno rinunciato alla loro libertà
lasciando il potere agli Amanto? La codardia degli esseri umani
è davvero così forte da distruggere tutti gli
altri sentimenti?
Non ha risposte, Takasugi. Non per domande simili, almeno.
Tenta di svuotare la mente da ogni pensiero ed è sul punto
di riuscirci, quando avverte una strana voglia. Si alza, come ha sempre
fatto verso quell’ora, come ora non dovrà
più fare. Perché ora non c’è
nessuno su quel futon ad attenderlo sorridendogli.
Quando entra in quella sottospecie di stanza, inizia a sentirsi male.
Vuole che lui si ancora lì, vuole che gli sorrida
guardandolo in silenzio e non dicendo nulla; come ha sempre fatto.
Vuole riposarsi sapendo di averlo accanto e sapendo che anche lui sta
facendo lo stesso.
Razionalmente, sa che lui non è lì. Lo vede coi i
suoi occhi, lo percepisce con le sue mani quando tocca il futon ormai
freddo, sa che Gintoki è partito ore prima.
Takasugi sa anche cosa c’era nello sguardo che gli ha
lanciato Gintoki prima di andarsene, dopo aver salutato Katsura.
Gliel’avevano chiesto, lui e Sakamoto, come
l’avevano chiesto anche a Katsura, ma entrambi avevano
risposto che la guerra non era finita e che avrebbero continuato a
lottare.
Takasugi si sdraia sul futon, si perde in quell’odore
familiare.
Vorrebbe cancellare ogni traccia di Gintoki, ma vorrebbe ancor di
più averlo vicino.
Takasugi ride, ride come un folle. Si odia, odia il mondo, odia Gintoki.
Estrae la sua spada, che porta sempre con sé, e si osserva.
Ride di nuovo, mentre Katsura che lo sente può solo scuotere
la testa.
Ok, non so perché
ma ho scritto... questa cosa.
Grazie in anticipo a chi leggerà, a chi recensirà
e/o criticherà e a chi, anche se dubito che dubito che
qualcuno lo farà, inserirà questa follia in
qualche lista del sito.