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Autore: Minina    13/05/2010    4 recensioni
Come faccio a meritarmi una donna come te? Una donna che con un solo sguardo sa leggermi l’anima, una donna che fa di tutto per farmi stare bene, una donna che allevia e sopprime quei demoni che vagano con noncuranza dentro di me, una donna che sa amarmi davvero. La mia donna. Semplicemente tu.
Genere: Romantico, Song-fic, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When I am down and, oh my soul, so weary;
When troubles come and my heart burdened be;
Then, I am still and wait here in the silence,
Until you come and sit awhile with me.

 

Torno da lavoro stanco, la mia anima è stanca di guardare in faccia la crudeltà umana; cerco di distaccarmi il più possibile da quell’orrore, cercando di non farmi coinvolgere troppo in esso, non mi è concesso.

Mi siedo sul divano, lasciando a terra la mia borsa, compagna sin da quando ho iniziato questa carriera. Lei che ha assistito, con me, a quell’orrore dove mi ci devo gettare ogni giorno; mi massaggio la testa cercando di alleviare il dolore che continua a martellarmi dall’interno, voglio solo riposare ed accantonare questo caso in un angolino in me.

La luce della camera da letto si accende e ti sento scendere piano le scale, ti ho svegliata? Perdonami.

Fai capolino dal muro che da a questa stanza e con le mani completamente oscurate dalla manica troppo lunga di quel tuo buffo pigiama rosso mi guardi, io non contraccambio continuando a far girare i polpastrelli delle mie dita sulle tempie.

So che nel tuo volto è apparso un dolce sorriso, ti siedi vicino a me.

Abbandono la presa dalla mia testa e ti guardo, e nel farlo anche io ti imito inarcando le mie labbra in un sorriso simile al tuo, ma solo più tormentato.

Il dolore si sta alleviando.

 

You raise me up, so I can stand on mountains;
You raise me up, to walk on stormy seas;
I am strong, when I am on your shoulders;
You raise me up… To more than I can be

 

Tu hai questo strano potere di farmi sentire meglio anche solo con uno scambio di sguardi, sento che il dolore alla testa è praticamente sparito e che il caso a cui abbiamo lavorato in questi due giorni si sta facendo piccolo piccolo in un canto della mia anima, perché, come tutti gli altri casi e come tutti gli altri orrori, rimarrà sempre dentro di me.

Ma tu hai questa specialità di farmi sentire subito meglio, anche dopo essere stato ostaggio di un vortice agghiacciante, con te mi sento più forte, mi sento vivo e felice, non più tormentato e spaesato.

Tu hai questo dono, ma per quanto io mi sforzi, non riuscirò mai ad imitarti.

 

You raise me up, so I can stand on mountains;
You raise me up, to walk on stormy seas;
I am strong, when I am on your shoulders;
You raise me up… To more than I can be.

 

La tua mano si porta sopra la mia, e la stringe forte, mi fai sentire che ci sei e ci sarai sempre e che nonostante questo mio lavoro porti  via la maggior parte del mio tempo, del nostro tempo, tu hai scelto comunque me come tuo compagno, e io non potrei mai esserti più grato.

Mi guardi preoccupata, so che lo sei, lo sei ogni volta che torno da un caso, così come lo sei ogni volta che parto per un caso…a volte mi chiedo come diavolo fai a starmi dietro.

Mi chiedi se è tutto ok, e io fingo che lo sia davvero…anzi no, lo è! Ora che tu sei vicino a me, ora che tu sei con me, è tutto davvero ok.

Mi sorridi dolce, felice che io mi sia lasciato scappare una piccola risata, ti alzi da questo divano e, prendendomi le mani, mi trascini verso il piano superiore della casa, la nostra casa.

 

 

There is no life – no life without its hunger;
Each restless heart beats so imperfectly;
But when you come and I am filled with wonder,
Sometimes, I think I glimpse eternity
.

 

Senza allentare la presa da una delle mie mani, mi porti verso la fine delle scale che danno al piano di sopra e quando finalmente ci arriviamo mi trascini a forza verso il bagno; è notte fonda e tu domani devi andare a lavoro, e nonostante questo ti sei alzata e svegliata per me.

Chiudi la finestra semi aperta del bagno e apri il rubinetto della vasca, lasciando che l’acqua calda la riempia poco a poco, formando varie nuvolette di vapore; vuoi che mi faccia un bagno per rilassarmi un po’.

Come faccio a meritarmi una donna come te?

Una donna che con un solo sguardo sa leggermi l’anima, una donna che fa di tutto per farmi stare bene, una donna che allevia e sopprime quei demoni che vagano con noncuranza dentro di me, una donna che sa amarmi davvero.

La mia donna.

Semplicemente tu.

Ti dico che non c’è bisogno che tu t’affanni così tanto per me, ma tu mi rispondi che lo fai volentieri, perché se sto bene io, stai bene anche tu.

Come faccio a meritarmi una donna come te?

 

 

You raise me up, so I can stand on mountains;
You raise me up, to walk on stormy seas;
I am strong, when I am on your shoulders;
You raise me up… To more than I can be.

 

L’acqua ormai ha raggiunto un altezza accettabile; chiudi il rubinetto lasci che il vapore emanato dal calore del liquido appanni il vetro dello specchio e della finestra che poco fa hai chiuso, mi dici di spogliarmi e di rilassarmi un po’, e che intanto tu tornerai in camera e mi aspetterai.

Esci dal bagno lasciandomi solo.

Quel dolore alla testa sta poco a poco tornando e i demoni dentro di me che si erano quietati ricominciano a fare baldoria, tutto questo solo perché non ci sei tu.

Ora sono solo in pantaloni e quel martellare verso la mia fronte si sta facendo forte; esco dal bagno e mi avvicino alla camera, la ormai nostra camera, e ti vedo sotto le coperte con le gambe, gli occhi fissi sul naso, e il libro “Gli incubi di Hazel” fra le mani; mi chiedi cosa c’è e io, dopo un po’ d’indugio, ti chiedo di venire con me, perché da solo non riesco a stare.

Che egoista che sono.

È già tanto che tu stia facendo di tutto e di più per me.

 

You raise me up, so I can stand on mountains;
You raise me up, to walk on stormy seas;
I am strong, when I am on your shoulders;
You raise me up… To more than I can be
Traduzione

 

Mi mostri quel tuo dolce sorriso che sin da subito mi ha stregato e che ogni volta mi scalda il cuore, abbandoni il libro e gli occhiali sul comodino, esci dalle coperte bianco panna e ti avvicini a me; ti prendo la mano e la stringo forte nella mia.

Ormai siamo nel bagno e dopo esserci spogliati entrambi entriamo nella vasca, ti stringo più forte che posso a me, che mi dai la schiena, e poggio io mio mento sulla tu spalla liscia chiudendo gli occhi.

Le tue mani sovrastano le mie che si sono andate a rifugiare sopra il tuo ventre, che chissà, forse un giorno, potrà portare il nostro futuro figlio, figlio che non voglio assolutamente venga al mondo in un posto del genere, pieno di crudeltà e d’orrore. Ecco perché faccio il mio lavoro.

Muovi i piedi che giocano con l’acqua, non ti importa minimamente che siano le due del mattino e che alle nove dovrai andare a lavoro, vivi questo momento così com’è, accarezzandomi le mani e continuando a divertirti con quell’acqua, come una bambina…le conseguenze verrano da se.

Ti osservo nella tua purezza stringendoti ancora più forte.

Il dolore alla testa è nuovamente sparito e quei demoni tormentai suono nuovamente scomparsi.

“ti amo” ti sussurro all’orecchio.

“ti amo anch’io”

ecco, ora sono in pace, perché tu mi hai sollevato.

 

 

-ANGOLO AUTRICE-

 

Salve a tutti!

Adoro scrive one-shot e song-fic, ma fin ora non ho mai trovato uno spazio adatto a ciò che scrivevo, perciò, con un po’ di fatica, me ne sono creato finalmente uno.

Questa breve one-shot riguarda i pensieri di Reid verso la propria metà (come diceva Platone) che ha questo strano potere di riuscirlo a far star bene, anche dopo aver visto in faccia, per l’ennesima volta, la crudeltà e stupidità umana…ma questo credo lo abbiate capito da voi!

Spero vi sia piaciuta.

Magari sappiatemi dire con una recensioncina ;)

Biscotti (mi piace questo saluto XD)!!

Takara. 

   
 
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