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Autore: soarez    14/05/2010    8 recensioni
Il passato di Cho torna a farsi sentire con una novità. faccio schifo con le introduzioni
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kimball Cho, Nuovo Personaggio, Patrick Jane, Teresa Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'When the day is over'
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Credo di essere l’unica persona in Italia a parlare di Chisbon…

 

 

 

Tenendo gli occhi chiusi Teresa allungò il braccio, incontrando solo il materasso tiepido.

Mugugnando rotolò sul letto, avvolgendosi come un bruco con le coperte.

Stava per riappisolarsi, quando il suo naso captò l’aroma del caffé.

Alzò la testa, girandola nella direzione della cucina.

In quel momento Kimball entrò nella stanza, tenendo in mano il vassoio con il caffé.

Ci mise meno di una frazione di secondo a considerare che Teresa, appena sveglia, con i capelli tutti arruffati, era semplicemente deliziosa.

Si sedette sul letto, posando il vassoio sul materasso, mentre la donna riemergeva dal groviglio di coperte, aprendo piano gli occhi.

-Caffé…- borbottò, strisciando sul cuscino.

Kimball le allungò una tazza.

-Appena fatto-

-Mmm…caffé- bevve il liquido scuro, a poco a poco sempre più lucida.

Posata la tazza gattonò fino all’uomo, baciandolo lieve.

-Buongiorno-

-Buongiorno a te- sorrise lui -Pronta per un’altra settimana di duro lavoro?-

-Sinceramente no. Che ne diresti se spegnessimo i cellulari, staccassimo il telefono e partissimo con il primo volo che riusciamo a trovare?-

Cho le prese il mento tra due dita.

-Proposta allettante- la baciò -Presumo che ti sia dimenticata di un dettaglio di relativa importanza: a chi lasci la squadra, capo?-

-Sono adulti e vaccinati, sapranno cavarsela-

-Rigsby e Van Pelt tra le grinfie di Jane?-

-Maledizione! Hai ragione- sbuffò Teresa -Va bene. Dieci minuti e sono pronta-

-Una delle tante cose che amo di te è che quando dici dieci minuti, sono veramente dieci minuti-

 

Entrarono al CBI perfettamente in orario.

Cho si diresse subito alla sua scrivania, mentre Lisbon prima passava dal suo ufficio.

Dopo poco ricomparve nel bullpen.

-Salve, capo-

-Ciao, Rigsby. Hai spedito i fascicoli dell’ultimo caso al procuratore?-

-Cinque minuti fa- disse, orgoglioso Wayne.

-Ottimo. Van Pelt? Come va con l’archiviazione dei dati?-

-Ho finito giusto ora-

-Perfetto- si voltò verso il divano -Jane? Dimmi che non hai combinato casini, e sarò felice-

Come risposta ricevette un sorriso smagliante da parte del biondo.

-Non ho combinato casini-

Lisbon si voltò verso Rigsby.

-Confermo- annuì lui.

-Andiamo alla grande! Praticamente oggi non abbiamo nulla da fare…potremmo staccare un’ora o due prima, e andare a cena fuori, che ne dite?-

-A meno che non ci affidino un nuovo caso- si pronunciò il biondo.

Rigsby lo guardò malissimo.

-Non portare sfiga, grazie-

-Io non porto sfiga. La probabilità che qualcosa avvenga è indirettamente proporzionale alla sua desiderabilità-

-E questa?- chiese perplesso il moro.

-Legge di Murphy- spiegò Cho.

 

A dispetto di quanto detto dal consulente, la giornata passò tranquilla.

Nessun omicidio, nessun furto, nessuna lamentela.

Alle diciotto uscirono tutti e cinque dall’edificio, e, con le rispettive macchine, si avviarono verso il ristorante.

Parcheggiarono distanti, per fare una passeggiata.

Per la strada c’erano poche persone, oltre a loro: un uomo che stava facendo jogging con il cane, una coppia di anziani che faceva una camminata prima di cena, sostenendosi con amore a vicenda, e una madre con la figlia.

Grace riportò la sua attenzione sulla coppia.

Erano così carini; avranno avuto quanto? Ottant’anni? Entrambi con il bastone da passeggio, e nei loro gesti poteva vedere ancora l’amore e l’affetto che provavano l’uno per l’altra.

Quello, per lei, era la realizzazione del matrimonio.

Insieme finché morte non vi separi.

Un suo desiderio era di diventare come loro, un giorno: arrivare fino alla vecchiaia al fianco della persona amata.

Quasi senza pensarci intrecciò la mano con quella di Wayne, che le sorrise.

Tuttavia non fu la coppia di anziani a sconvolgere l’intera squadra, quella sera.

Ad un certo punto la bambina, lunghi capelli neri divisi in due codini e occhi a mandorla, sfuggì al controllo della madre, cominciano a correre verso di loro.

-Lin! Lin, torna qui!- gridava la donna.

Ma la piccola non rispose neppure, dirigendosi verso Lisbon e Cho con un enorme sorriso.

-Papà!- esclamò, fondandosi addosso all’uomo.

Gli altri quattro si voltarono stupiti.

Persino Jane aveva spalancato gli occhi, bloccandosi a metà di un movimento.

Cho aprì la bocca per ribattere, poi vide la donna che li stava raggiungendo.

-Yoko?- disse sorpreso.

-Ciao, Kimball- salutò lei.

-Ma che ci fai qui?- chiese l’agente -Che significa? Che…- s’interruppe, posando gli occhi sulla bambina, che non sembrava intenzionata a lasciarlo.

-Ti presento tua figlia, Lin-

Teresa faceva vagare lo sguardo da un Kimball senza parole, alla donna, alla bambina.

Jane si era ricomposto, ed ora esibiva un mezzo sorrisetto che diceva oh, interessante.

Grace non riusciva a pensare; un attimo prima stava accarezzando i suoi sogni di vecchiaia, ed un secondo dopOh mio Dio, Cho aveva una figlia?

Dopo il primo attimo di smarrimento, Rigsby, internamente, gioiva: oh, andiamo! Questo era decisamente più avvincente di qualsiasi fottuta soap!

Lisbon riprese l’uso della parola.

-Credo che tu ci debba qualche spiegazione, Cho-

 

 

 

 

Posso ridere? Si? Grazie.

UAH AH AH AH AH!! X°D

Questa è stata la mia reazione la prima volta che ho pensato questa scena.

Riuscite a vedere la faccia di Cho? Quella di Jane? E Lisbon? Ma quella migliore in assoluto deve essere quella di Rigsby! Gli manca solo la ciotola dei pop corn XD

Ok, ok, mi do un contegno e ricomincio da capo.

Questa storia è pensata come il seguito del finale Chisbon di Come galli nel pollaio.

Vorrei dire subito una cosa: non troverò un’altra donna a Jane.

Anche perché, ora come ora, siamo tutte troppo coinvolte con questa storia della puttana sensitiva u.u

Questo non vuol dire che il bel biondino sia destinato alla sofferenza perpetua.

Altra cosa: cercherò di non tirare mai in ballo i pezzi grossi del CBI, ma nel caso non ci riuscissi, userò Minelli, e non la Hightower.

Anche Jane preferisce Minelli.

Jane: e quando mai avrei detto una cosa del genere?

Stai zitto, tu, che anche se non lo dici si capisce lo stesso.

J: e cosa te lo fa pensare?

Minelli non avrebbe mai minacciato di licenziare Lisbon.

Avrebbe preferito spararti direttamente, e poi scaricare il tuo cadavere nel cassonetto qui dietro.

J: hai ragione. L’Hightower invece no.

Oh, Jane, la nostra povera Teresa. ç_ç

Di seguito i ringraziamenti per l’ultimo capitolo di Come galli nel pollaio.

 

Hikary: povero Polvere. Povero piccolo.

Grace? Dici che non mi sta simpatica? Da che l’hai capito? ^_^

Aspetto i tesserini e la fic punizione.

Ti dirò una cosa: vorrei tradurre la fic in inglese e pubblicarla sui fandom inglesi per sapere che ne pensano. Gli inglesi sono più aperti anche con Cho.

 

Sasita: non ho usato il punto di vista di Jane perché la fic girava intorno a Cho.

Anche a me è piaciuto quando ha detto che era felice per lui e Tess.

A Jane non ho dato l’happy ending, perché Elise è un personaggio della serie…chi volevi che facesse da Happy ending per Jane? La sensitiva?

Si che me lo immagino Simon coperto di panna…è per questo che preferisco non commentare…potrei non rispondere di me.

Il tuo prof delle medie è un genio…ma forse te lo avevo già detto? Ho un dejà-vu…

 

Raven_95: mi sorge un dubbio…ma tu hai letto che ho anche fatto il capitolo dove Teresa sta con Cho?

Vabbè, non trattatemi troppo male il mio Kim…anzi, no, sai che ti dico? Vengo anch’io con voi (si butta nella mischia) Yatta!!

 

Cinfri: non ho trovato nessun’altra per Jane, perché mi sembrerebbe forzata, come cosa…

Ma io non torno in Europa! Ho deciso che mi trasferisco in Giappone o giù di li >.>

Dal momento che questa fic sarà interamente Chisbon.

 

Othello: esatto, scimmia! Hai centrato il punto con quella cosa della nocciolina.

Ehi, però non strapazzare troppo il povero Kim…

 

Masquedqueen: sono contenta che ti sia piaciuta. Jane dovrà sempre tenere un certo grado di timore verso l’orientale *_*

Povero Rigsby, dopo i capitoli in cui fa il brillante, almeno alla fine doveva tornare a fare l’idiota..

 

Jane_lisbon93: Brava!! Sono ultra d’accordo con te: che stia con Jane o con Cho, l’importante è che Tess sia felice!

Guarda, spero tanto che John mi faccia il favore di ammazzare la puttana, ma non credo che lo farà =_=

 

WriterSpy: in realtà Cho ha solo conosciuto Elise, non ho specificato altro…ognuno la interpreti come vuole…per te e per me, Elise rimarrà solo un’amica, per le altre sarà la futura fidanzata.

 

E come sempre POLVERE FOR PRESIDENT E A MORTE LA SENSITIVA

Soarez

   
 
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