Red’s Pain:
Antologia del Dolore







<< Hai paura? >>
Un attimo di silenzio, perché dura soltanto un attimo. Cerca di farsi forza, di continuare a sorridere. Ma le labbra tremano schiudendosi in una smorfia cremisi, e quello che c’è nei suoi occhi basterebbe a riempire un intero universo.
Ma lei non è una codarda.
Scrolla appena il capo scuro, decisa, chiudendo gli occhi e serrando i pugni lungo i fianchi.
<< Non ho paura >>
Il sorriso di suo fratello la fa vacillare, per un attimo.
E' soltanto impalpabile ombra di labbra piegate, ma c’è, nell’angolo che nasconde i lucidi canini, una linea di dolore e tristezza e… e…
… e, si, p a u r a, che non avrebbe mai pensato di trovarvi.
La mano di Zero segue morbida i contorni della mandibola della giovane Guardian, e poi sale, sfiorandole piano una guancia bagnata da una scia impalpabile di lacrime che lei stessa non si era resa conto di aver versato.
Esita, seguendo con la punta delle dita la ruga di costernazione che le attraversa la fronte imperlata da un sottile strato di sudore, poi serra le dita, ritirando la mano e chiude gli occhi, abbassando il viso pallido.
<< Io si, invece >>
Mormora, e le sue parole non sono mai suonate più sincere.
La figliastra del Direttore Cross sgrana impercettibilmente gli occhi castani, sentendo ad un tratto la debolezza di Kiryu inondarla come un fiume in piena.
Se non fosse sicura che il Vampiro che ora trema, cercando in tutti i modi di controllare i suoi istinti, non piange da quattro anni a questa parte, giurerebbe che quelle che si intravedono nel pozzo senza fondo di amaranto che lentamente si sta trasformando in rosso, dei suoi occhi, siano lacrime.
E chiude i suoi, labbra schiuse in un gemito che sa di dolore e piacere, mentre sente il viso di Zero contro il suo collo, i canini nella sua pelle, e le labbra che bevono da lei, insaziabili, mentre le mani forti le accarezzano la schiena, stringendola contro il suo corpo. La culla fra le sue braccia, teneramente, cercando di far piano in quella frenesia che si tinge del rosso sangue della sua vittima.
Quando si scosta da lei, baciando la pelle martoriata, leccando piano le piccole cicatrici che le ha lasciato, la sente cedere, cadergli contro con piccoli ansiti.
Come sempre ha esagerato.
E come sempre, si odia
<< Perdonami Yuuki… perdonami… >>


[…]


<< Naaa… Zero! Sei di nuovo in ritardo …!>>
Il viso della giovane Guardian mentre cerca di tenere a bada le fangirls della Day Class è davvero qualcosa di buffo.
La vede sbracciarsi, venendo travolta dall’onda di braccia e corpi femminili che premono per piantonare il Portone da cui a breve usciranno i bellissimi della Night Class.
Vampiri. Bestie… amate questo, voi
Ma non sorride alle buffe smorfie della sua compagna. Una persona normale, molto probabilmente, non si tratterrebbe dal rotolarsi a terra, ma il suo sguardo ha la stessa consistenza del ghiaccio.
C’è qualcosa intrappolato nel viola delle sue iridi, qualcosa che lo trattiene dall’essere come tutti gli altri.
Anch’io… anch’io solo un mostro…
I suoi passi risuonano secchi, mentre la ignora, andando a posizionarsi davanti alla massa di ragazzine urlanti.
Abbassa lo sguardo, le labbra serrate, le braccia incrociate al petto come a volersi proteggere…
Da cosa?
<< State al vostro posto! >>
Abbaia, feroce, senza alzare lo sguardo da terra. Come sempre a quel comando le studentesse della Classe del Giorno si zittiscono, arretrando, e facendo commenti malevoli sull’altro figliastro di Cross, mentre il Portone si spalanca lentamente, e i loro beniamini iniziano a uscire ordinatamente.
Yuuki ancora si sforza di tenere a bada le ragazze dietro di lei, e quasi nemmeno fa caso a Kuran che le lancia un occhiata carica di tenerezza e un breve sorriso.
La sua attenzione è tutta per Zero, che stringe i pugni e serra le labbra.
Peccato lui non voglia capirlo.


[…]


<< Zero! Zero apri questa porta! >>
I pugni di Yuuki sul legno rimbombano nell’oscurità della stanza.
Rimane zitto, accucciato sul suo letto, tenendosi la testa fra le mani.
La Bloody Rose che sprofonda nel materasso, coperta dal lenzuolo, è una presenza tangibile al suo fianco. Può quasi sentire il suo respiro, il suo richiamo…
… cerca sangue, il suo
I colpi continuano alla porta, la piccola Cross non si arrende, testarda, continua a bussare, cercando forse di abbattere quell’ostacolo, così come vorrebbe abbattere il muro che li divide.
Un muro invisibile, intangibile, ma forte quanto il cemento.
<< So che sei lì … ti prego … >>
Un ultimo colpo sordo, poi il silenzio.
Kiryu alza il viso bagnato di lacrime, i grandi occhi viola spalancati nel terrore. Piano, lascia ricadere le braccia sulle gambe, e si alza.
Ondeggia, come uno zombie, trascinandosi davanti alla porta. Rimane fermo, appoggiando la fronte contro il legno, cercando un sostegno che un semplice oggetto non potrà mai dargli.
Chiude gli occhi, sospirando piano fra lacrime amare.
Non sa che dietro quella stessa porta, accucciata a terra, il capo contro il legno, la Guardian aspetta ancora, facendo la stessa cosa.
<< Yuuki… >>
<< Zero… >>





Angoletto di R e d_V a m p i r e

Prima “cosa” che scrivo su Vampire Knight. Una raccolta che sarà principalmente a sfondo angts per questa coppia, perché io non amo il lieto fine <3 xD
Non odiatemi, ma credo molto in questa piccola raccolta **
Perché quello che lega Yuuki e Zero è il dolore, oltre che, forse, l’amore. E siccome questo fa parte della sofferenza… beh, ecco qui l’Antologia che vi sorbirete fin quando la mia vena angst/creativa non verrà soffocata u___u
Un bacio OwO