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Autore: Danielle Johnson    15/05/2010    7 recensioni
Spoiler 3x21. Le 19.00 erano arrivate velocemente, Blair non era arrivata e probabilmente non sarebbe arrivata più. Chuck si lasciò cadere su una sedia e buttò a terra il mazzo di fiori che aveva in mano. Si slegò la cravatta viola, poggiò i gomiti sulle ginocchia e si lasciò cadere la faccia fra le mani. L'aveva persa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Poteva essere una serata come tante, per Chuck Bass: fatta di alcol, sesso e droga.
Proprio come ai vecchi tempi. Proprio come era successo fino dal giorno in cui Blair aveva deciso di non perdonarlo.
Invece no, lui aveva deciso di evitare le tentazioni, almeno per un giorno.
Il giorno in cui tutto si sarebbe deciso.
L'aveva vista andare via con il ragazzo della Columbia, talmente anonimo per lui da non ricordarsi neppure il nome.
Il nome non era importante, paragonato al pericolo.
Chuck sapeva che lui e Blair si appartenevano, che nonostante i giochi, nonostante Jack Bass e tutti i problemi che ha causato, si amavano.
Un amore insano, l'aveva definito Blair, un amore malato. Un amore che, nonostante la corazza, stava uccidendo Bass.
Certo, aveva potuto decidere tra Blair e l'Empire... Ma che scelta difficile era stata!
Immaginarla tutta la sera fra le braccia di un altro...Fra le braccia di suo zio Jack... Era stata una tortura.
Aveva perfino deciso di agire, di fermarla, ma poi aveva pensato all'Empire.
Blair stava sacrificando sé stessa, la sua dignità, per lui.
Lui non avrebbe più permesso a nessuno di toccare Blair... o l'Hotel.
Si sarebbe guardato le spalle e fidato solamente della sua ragazza.
Eppure... eppure lui l'aveva persa.
E sul tetto dell'Empire State Building non faceva che pensare a ciò che aveva fatto.
Erano appena le 18.45 ed era già tutto pronto.
Le aveva detto che alle 19.01 le avrebbe chiuso il suo cuore... per sempre.
Chuck sapeva che quell'ultimatum era una sporca bugia e, probabilmente, anche Blair l'aveva capito.
Lei lo capiva sempre.
Avevano condiviso così tante cose insieme, fin da quando erano solo amici.
Fino a quando Blair e Nate non si erano lasciati e lei era andata a cercarlo.
Fino a quando non avevano fatto l'amore nella sua limousine.
La morte di suo padre. La voglia di tenerla lontana per paura. La voglia di vederla felice, anche con Nate, al ballo.
Che fine aveva fatto la persona disposta a tutto pur di rendere Blair felice? La stessa persona che aveva paura di dirle che l'amava?
Non aveva sacrificato solo Blair per riavere l'Hotel: Aveva sacrificato quello che lui era con lei: un uomo migliore.
Avevano sempre sbagliato un sacco di cose, loro due, per i loro piani, per i loro giochetti, per le loro ambizioni.
Era un amore che distruggeva.
Un amore folle, pericoloso, doloroso e spesso contorto.
Attrazione e comprensione non potevano alleviare tutte le cose brutte di quel rapporto.
Ma sicuramente, per Chuck era un amore indispensabile.
Le 19.00 erano arrivate velocemente, Blair non era arrivata e probabilmente non sarebbe arrivata più.
Chuck si lasciò cadere su una sedia e buttò a terra il mazzo di fiori che aveva in mano.
Si slegò la cravatta viola, poggiò i gomiti sulle ginocchia e si lasciò cadere la faccia fra le mani.
L'aveva persa.
Cercò con tutte le sue forze di non piangere, di tenere su la corazza, di non lasciarsi trasportare dalle emozioni.
Proprio in quel momento una mano gli sfiorò il braccio, lentamente.
"Oh, Chuck" quella voce... la sua voce.
"Blair" disse lui alzando la testa "Temevo che non saresti più venuta"
"Lo sai, noi donne siamo sempre attratte da chi ci fa del male" la guardò intensamente, per non perdersi alcuna parola pronunciata da quelle labbra... le sue labbra.
"Blair non scherzare... Sei qui..."
"Sono qui, Chuck, ma non è tutto passato..." lo guardò di sottecchi per intendersi meglio "...Ci vorrà del tempo per perdonarti..." fece una pausa "...Perdonarci."
"Ci vorrà del tempo per perdonarmi" la corresse lui "L'hai fatto per me"
Chuck si alzò e guardò Blair come non faceva da tanto tempo.
"Ti Amo Blair Waldorf" affermò piano prima di darle un leggero bacio sulle labbra "Puniscimi come vuoi, ma non rimpiazzarmi mai più con uno della Columbia"
  
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