- Ben, adesso basta! - sbuffò la rossa seccata - Omosauro non riuscirà mai ad entrare in macchina!
- Infatti non ci entrerà - le rispose lui.
Gwen osservò il cugino ingigantirsi e cambiare pelle, sospirando rassegnata.
Ancora non capiva il perchè di tutta quella sceneggiata. Certo, Ben era stato chiaro.
Lui era un eroe. E come ogni eroe che si rispetti, aveva bisogno di quello che lui aveva definito "un aiuto per farsi conoscere".
Come se qualcuno potesse non sapere chi fosse. Ben Tennyson, il paladino della giustizia.
- Tu salvi il mondo, Ben. Dovrebbe bastarti quella come pubblicità.
Omosauro posò il masso che aveva sollevato per farsi fotografare, poi si voltò verso il suo "assistente".
- La prossima? - chiese, ignorando volutamente la cugina.
- E tu, Kevin - fece lei, rivolta alla stessa persona - ti presti a queste cose?
Il ragazzo si strinse nelle spalle.
- Mi paga - disse sorridendo.
Il solito Kevin. Quindi il suo aiuto non era del tutto disinteressato.
Ci rinuncio, pensò Gwen. Tanto quei due non cambieranno mai.
Si incamminò verso la casa, decisa a lasciare i ragazzi a divertirsi da soli in cortile. Tanto, qualche foto che male avrebbe fatto?
Le istantanee sono importanti, rappresentano ricordi del passato che non vogliamo dimenticare. Proprio come quella che teneva sul comodino, quella...
Un momento! Dov'era la foto? Eppure era sicura che nella cornice ci fosse una fotografia di lei e nonno Max! Invece tutto quello che vedeva era Ben, in versione Gelone, in una delle sue pose plastiche da eroe.
E non solo! Quel tonto aveva scambiato tutte le istantanee della casa!
Tornò a passo spedito in cortile. Si piazzò davanti al cugino, fissandolo con aria minacciosa.
- Dove sono le foto che hai tolto?
- Sono in qualche cassetto - replicò lui, troppo concentrato sulla postura da assumere per darle retta.
- E quella mia con il nonno?
- Quale? Quella sul comodino?
Gwen annuì.
- Boh, sarà da qualche parte. Mi serviva un posto per mettere la foto di Gelone!
No, non era possibile. Non poteva crederci. Quanto era insopportabile quel ragazzo? A volte riusciva ad essere anche peggio di Kevin!
- Beniamino - sibilò la rossa, gli occhi ridotti a due fessure - ti do cinque minuti... leva quella fotografia!
Poi si avviò nuovamente verso la casa.
Ben, intanto, era rimasto immobile, conscio del fatto che la cugina era davvero arrabbiata. E, quando era di quell'umore, la cosa più conveniente da fare era accontentarla.
- Per oggi è meglio smetterla con le foto.
- Già, lo penso anch'io - rispose Kevin - Beniamino, eh?
Non si voltò nemmeno a guardare il volto dell'amico, sapendo già di trovarci il suo solito sorrisetto sarcastico dipinto sopra. Non voleva dargli retta, consegnandoli su un piatto d'argento un'ottima occasione per prenderlo in giro.
- Taci, che è meglio...