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Autore: Usagi    17/05/2010    5 recensioni
Gli ultimi pensieri di Usagi, per salvare se stessa e le persone a lei più importanti. Tratto dal film Sailor Moon R.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come una corsa estenuante

Autrice: Usagi


Il sollevarsi ampio del mio petto mi fa comprendere di essere ancora viva.
L’aria che sto respirando – che non assomiglia a quella della Terra ma profuma di fiori – entra dalle mie labbra ed esce qualche istante dopo con forza. Da qualche parte il mio corpo sta cercando di riprendersi ed il mio cuore sembra che stia cercando di uscire dal mio petto, sento il suo pulpito nelle orecchie, nei polsi, nella nuca e nella mia testa.
Percepisco la morbidezza dei fiori rosa che poco prima avevano sommerso le mie amiche – tirandomi via nell’estremo tentativo di proteggermi. La pesantezza del mio corpo stesso è fonte di ulteriore dolore ed intorpidimento, sento come se mi avessero schiacciato – o prelevato l’energia, la differenza è davvero minima. I miei occhi – che devono essere vacui – non riescono a mettere a fuoco nulla, solo un’oscurità stellata – lo spazio sterminato intorno a questa meteora disseminata di fiori.
Il dolore si irradia prepotente ad ogni battito che sento nelle mie orecchie, troppo forte, troppo duro, per me che a stento riesco a percepire la mia esistenza solo come conseguenza del dolore del mio corpo.
Lentamente, gli effetti sembrano placarsi ed odo una voce femminile, la voce del mio nemico, il malefico fiore che ha preso controllo di colui che diceva d’essere amico di Mamoru ma che lo ha sottratto dalle mie braccia prima di sparire nel nulla, portandoselo con se. Sforzo il mio udito, quando quest’ultimo sembra parlare.
« Non posso.. perché Mamoru mi ha trafitto con la sua rosa.. »
Mi colpisce nel profondo il tono che usa da qualche parte nel mio cuore si accende una speranza: che Fiore sia rinsavito? Dopotutto, Luna aveva detto che era Xenian la causa di tutto..
« Anche lui mi ha dunque lasciato solo..? »
Solo in quel momento percepisco un defluire di potere e la morbida consistenza che prima sentivo a sostegno del mio corpo sparisce e percepisco la fredda pietra di cui è ovviamente composto l’asteroide.
Il respiro sembra essere tornato alla normalità e sento il mio cuore riprendere a battere regolare. Anche il senso della vista lentamente ritorna al suo stato ottimale e qualche lacrima esce dai miei occhi irritati per essere stati troppo a lungo spalancati. Li chiudo per qualche breve istante, mentre ancora l’unica cosa che non vuole completamente muoversi è il mio corpo, eppure ho nuovamente ripreso la sensibilità alle gambe e alle braccia. Le mie mani si chiudono lievemente come a voler testare tale facoltà, sembra che io abbia ancora un briciolo di energia, dopotutto. 
Sono passati solo pochi attimi ma d’un tratto la terra sembra tremare, così forte da scuotere il mio corpo totalmente. Più lontano odo delle voci agitate, nei toni femminili riconosco le mie amiche. Incapace di comprendere, intimo ai miei occhi di osservare e con estremo sgomento mi accorgo che la strana forma floreale che aveva assunto l’asteroide si sta adesso disgregando e il luogo dove sono io insieme agli altri – che solo adesso riesco a scorgere – accumula velocità nella sua fluttuante movimento nello spazio.
L’aria fredda che come un vento impetuoso comincia a soffiare mi fa  comprendere che la velocità raggiunta non può essere frutto del caso e finalmente riesco a voltare il mio viso osservando l’unica figura che riesce a reggersi in piedi, sfidando quella velocità crescente.
« Questo asteroide ha cambiato la sua rotta, esso cadrà presto sulla Terra! »
La voce di Fiore raggela il mio sangue, non è ancora finita! Deglutisco stringendo i pugni e ordinando al mio corpo di muoversi. Inutilmente, esso non mi da retta.
« Non avete abbastanza potere per fuggire da qui.. »
No, non è possibile! Cosa vuole fare?
Le parole che non riescono ad uscire dalle mie labbra, rimbombano forti nella mia testa.
« Non lascerò Mamoru a nessuno! »
Tento di sollevarmi in piedi, ma i miei piedi sono bloccati al suolo. Devo fare qualcosa, presto. Altrimenti Mamoru e le mie amiche..!
Alzati, Usagi, alzati!
« E tutti voi brucerete qui, insieme a me!! »
Riesco solo a puntellarmi con le gambe e le ginocchia, la pietra fredda ferisce la mia pelle nuda, mentre gli stivali del mio sailor-fuku proteggono i miei piedi e le mie gambe.
Il movimento sta lacerando le mie ultime forze, eppure il desiderio di non morire, di assicurare un futuro alle mie amiche, di proteggere coloro che amo, mi da la forza per schiudere le labbra e far uscire la voce che fino ad ora era rimasta nella mia testa.
« Non te lo permetterò. »
Il mio corpo si muove da solo, come sospinto da una forza che non riesco a riconoscere come mia, mi sollevo, sentendo il peso della mia testa che tende a ricadere all’indietro per effetto del suo stesso peso e per l’aria che mi sferza il viso. Le mie braccia, inerti, non riescono ancora sospingersi in avanti. Quando riesco a sollevarmi il mio corpo minaccia quasi di cadere in avanti.
Chiudo gli occhi e invoco il potere del cristallo d’argento, sento la spilla aprirsi e il potere cominciare a fluire dentro il mio corpo.
La sensazione immediata che ricevo è la forza, sento i miei muscoli reagire e le mie braccia farsi più leggere, istintivamente allargo le mani, aprendole, accogliendo il potere che sembra avvolgermi con calore. La luce che viene emanata dal centro del mio petto sembra curare i miei occhi pesanti. Sono quasi pronta per evocare il mio potere.
« Ferma!! »
« Non usare il cristallo d’argento! »
Minako-chan, Rei-chan.
Il mio cuore sobbalza all’udire delle voci delle mie amiche. Si preoccupano per me.
Resto immobile, senza poter formulare ancora una risposta. La consapevolezza dell’immensa forza del cristallo d’argento che ancora all’interno del suo guscio sta accumulando potere mi fortifica ed al contempo mi spaventa un po’. Tutto il potere che sento affluire è solo una minima parte: sarò in grado di reggerlo?
« Se userai il cristallo.. »
« Rischi di morire!! »
La voce di Ami-chan e Mako-chan suona disperata. Non riesco ancora a rispondere, mentre la luce si fa più forte e luminosa.
« Ti prego.. fermati. » il sussurro privo di forze di Mamoru.
E’ colpa mia se ti ha portato via!
Sollevo lievemente il capo, guardando davanti a me, mentre le parole escono serene e tranquille, la forza della mia sicurezza trema nel mio cuore, ma è sicura nella voce.
« L’unico modo di sopravvivere è usare il cristallo d’argento.. »
Per tutte voi, amiche mie. E per te, Mamo-chan, che ho lasciato che sparissi davanti ai miei occhi e fossi colpito a causa mia.
Mi volto, cercando di trasmettere la mia tranquillità e la mia sicurezza.
« Andrà tutto bene. Non morirò. »
Vedo nei vostri volti l’incertezza e nel tuo, Mamoru, vedo sgomento e tristezza, lo so che hai paura..
« Torneremo tutti insieme sulla terra, va bene? » Sento il potere fluire sempre con più forza, ma non odo la vostra risposta.
Avvicino le mani, preparandomi a far uscire il cristallo dal suo involucro, oramai quasi colmo del potere che può trasmettermi. Il mio potere è quasi..
Una morsa al cuore, mi blocca il respiro e mi fa urlare dalla sorpresa e dal dolore. Il mio corpo si contrae, portandosi in avanti. Fiore ha bloccato con la sua mano la luce della mia spilla e arginato il potere del mio cristallo come se volesse ricacciarlo indietro, al suo interno.
Resto senza fiato, immobile, trattenendo quello scorcio di potere che comincia a ribollire dentro di me, chiedendo di uscire. Sta continuando a crescere dentro di me e sono sicura che ben presto mi avvolgerà totalmente.
« Stai cercando di cambiare la rotta di questo asteroide con il potere del tuo cristallo!? »
La voce di fiore arriva alle mie orecchie forte, ma non riesco a dare risposta, sento il potere desideroso di uscire da ogni luogo del mio corpo ed il mio cuore riprende a pulsare ferocemente, cercando di trattenere ad ogni battito un istante in più. Ho bisogno di tempo.
« Non te lo permetterò!! »
La forza della mano di Fiore non si limita solo alla mia spilla ma lo sento anche sulla mia pelle, nell’istante in cui il mio sailor-fuku sparisce e la trasformazione si scioglie. Sento il potere scorrere nelle mie vene e ad arrivare in ogni dove.
La sofferenza mi costringe nuovamente ad urlare, vittima non solo della pressione sulla mia pelle, ora nuda, ma anche del modo in cui il potere mi ferisce nel momento in cui sento che vuole uscire, che sta per uscire. Non riuscirò a fermarlo per molto.
Sento il ghigno soddisfatto di Fiore che continua a stringermi, non ha ancora capito..
« Tu morirai con me.. » dice, come a rimarcare la sua decisione e alla sua intenzione suicida.
Lentamente sollevo lo sguardo, aprendo gli occhi e le mie mani cercano il suo braccio, ma non è una presa forte quella che mi porta a circondarlo con le dita, né tanto meno costrittiva, semplicemente, mi appiglio a lui, consapevole che di questo passo, il cristallo d’argento purificherà lui oltre ad uccidere l’entità malvagia che lo rende schiavo.
Leggo lo sgomento nei suoi occhi, non si era aspettato una reazione del genere.
« Di che cosa hai paura? » gli dico, quindi sollevo il capo e tento di sorridere, adesso ho capito cosa teme e non voglio che resti solo.
« Andrà tutto bene. Tu non sei solo.. » asserisco, con sincerità. So quello che hai passato, ho pensato che sarei stata perduta senza Mamoru, ma le mie amiche erano ancora con me..
« E’ una bugia! » esclama, mentre nel mio silenzio ritorno nuovamente a percepire la grande forza del cristallo d’argento che mi supplica di uscire e di esaudire il mio desiderio. Lo sento, è quasi..
« Stai cercando di prendermi in giro facendo finta di essere gentile! »
Non riesco più a trattenerlo..!
I miei occhi si chiudono mentre il potere fuoriesce sotto forma di una luce fortissima e candida, che acceca Fiore.
Lo spazio sembra sparire, dimenticato dal silenzio di ricordi e immagini che il cristallo d’argento riporta alla mia memoria e – ne sono sicura – anche a conoscenza di Fiore.
I momenti in cui mi trovavo all’ospedale, il giorno in cui è nato il mio fratellino.. Nell’intimo di me stessa, resto sorpresa anche io: avevo completamente insabbiato quel giorno e quel ragazzino che piangeva nella camera d’ospedale, il cui pianto mi aveva incuriosito.
Come un turbinio di emozioni, ritornarono alla memoria il profumo delle rose che avevo comprato per la mamma e il desiderio di condividere la mia gioia di essere diventata una sorella maggiore. Era Mamoru il bambino di allora. Persino io l’avevo dimenticato.
« Sailor Moon diede un fiore a Mamoru.. »
I pensieri di Fiore arrivano nella mia testa sotto forma di immagini e vidi la rosa prima dalle mie mani e poi dalle mani di Mamoru intento a porgerla - in lacrime - a Fiore.
« Quindi.. quel fiore.. era di Sailor Moon?! »
Sorridendo ancora a quel ricordo, la presa di Fiore si fa più lieve ma oramai il potere del cristallo d’argento è riuscito ad emergere e il cristallo ha assunto la forma che gli è propria.
« Tu sei.. » sento la voce di Fiore bloccarsi, la sua mano scivolare via dalla mia spilla.
« Un fiore..? »
« Fiore! Non farti ingannare! » la voce della Xenian. Il mio cristallo depurerà anche questa creatura, la volontà del cristallo d’argento si fonde con la mia, o forse è al contrario..? Mentre il mio potere si incanala verso il suo obiettivo, sento il singhiozzo di Fiore, sta piangendo.
« Fiore!! » Xenian lo chiama ancora, inutilmente, prima che la luce purificatrice del cristallo d’argento la faccia sparire in un urlo di sofferenza.
E quando anche il fiore è finalmente eliminato, il cristallo d’argento provvede a purificare anche Fiore, la cui volontà era stata inevitabilmente corrotta e macchiata dagli interessi della pianta malvagia. Lo vedo sparire in mille luci.. non volevo ucciderlo. Proprio in quel momento la mia consapevolezza si accende: no. Non è morto. La sua essenza è ancora qui..
Nel silenzio dello spazio, rotto solo dal vento incessante, la forza d’attrazione sempre più forte, invoco infine il mio potere, richiamando tutta l’energia che il cristallo ha accumulato, le mani così vicine al mio petto, da essere in grado di sentire la forza stessa della pura energia che mi pervade. Sollevo lo sguardo, aprendo gli occhi, osservando davanti a me, la Terra che si avvicina minacciosamente, la Terra che io stessa ho giurato di proteggere, insieme alle mie amiche.
Ecco, sono pronta.
Il cristallo esce dalla spilla e ne seguo il movimento con le mie stesse mani. Nonostante le sue dimensioni, non gli è difficile opporsi al vento, riesco a vederne il flusso di potere che scaturisce dalla sua luce, esso parte da dentro di me, e vivifica la luce del cristallo.
Lo sollevo sopra la mia testa, certa che il calore che sento al centro della fronte può solo voler dire una cosa, e prima che possa anche solo formularlo nel pensiero, i miei fiocchi sono spariti e ho assunto le sembianze della Principessa Serenity, detentrice del potere del cristallo d’argento. Mi sollevo in piedi padrona di una forza che permette finalmente alle mie gambe di reggersi.
Proprio in quel momento, entriamo all’interno dell’atmosfera e so di non aver molto tempo prima che tutto venga distrutto.
Mentre la terra su cui mi reggo io e sulla quale si reggono le mie amiche comincia a distruggersi, invoco tutta la forza di cui sono capace per formulare il mio desiderio e trasmettere la mia volontà. L’aria intorno a noi comincia a diventare calda, troppo.
« Usagi! » ad una ad una le mie amiche invocano il mio nome, lo urlano per richiamare la mia attenzione, ma non posso voltarmi. La mia determinazione cresce con le loro voci e la forza del mio cristallo aumenta la sua potenza.
« Io proteggerò tutti! » esclamo, portando davanti a me il cristallo d’argento che finalmente irradia totalmente la sua energia. Innumerevoli scintille bianche, partono dalla mia mano e formando una cupola racchiudono me e vanno oltre, proteggendo anche le mie amiche.
Neanche un istante dopo, la forza del potere che ho io stessa richiamato mi spezza il respiro e le braccia, ed improvvisamente, sostenere il potere del cristallo d’argento sembra diventare un’impresa impossibile. Ho sbagliato, non sono ancora pronta.. Non ho abbastanza energia.
La mia testa continua a ripetere quello che oramai sento dalle mie forze che rapidamente si consumano. L’immenso potere pesa come un macigno. È estenuante come una maratona.
Comincia così la mia corsa, una corsa contro il tempo, per salvare la vita delle persone che amo.
« Ti prego, Cristallo d’Argento, prestami più potere! Il potere per proteggere tutti! Il potere affinché nessuno possa rimanere solo! »
« Ragazze! Dobbiamo unirci! »
« Dobbiamo sostenere Usagi-chan con il potere che ci resta! »
« Certo! Noi non moriremo! »
« Torneremo sulla Terra tutte insieme! »
Sento indistintamente le voci delle mie amiche, riesco ad intuire cosa vogliono fare e la loro forza non può che essermi d’aiuto.
Il mio respiro è accelerato mentre il mio cuore pompa il sangue ed il potere con forza tale da scuotere il mio corpo in profondità. L’energia è così forte da consumarmi le braccia e le mie mani, sono così calde ed intrise di potere  che sembrano roventi.
La forza necessaria per una simile impresa spaventa il mio cuore ma non fa vacillare la mia forza di volontà, ritta ancora in piedi, vedo davanti a me, il cielo cominciare ad assumere i toni dell’azzurro e attraversiamo già le prime nuvole.
La terra sotto ai nostri piedi comincia a tremare visibilmente davanti a me, comincia a crollare. Alcuni pezzi cominciano a volarci intorno e la mia barriera diminuisce sensibilmente ad ogni secondo. I massi volano sopra la mia testa e mi chino frettolosamente, notando solo dopo quanto sia pericoloso stare in piedi, chiudo gli occhi, concentrandomi mentre lo sforzo mi fa stringere i denti e mugugnare di fatica, di questo passo..  
Sento una mano sulla spalla e una forza a sostenere il peso del mio corpo. Mi volto, sorpresa. Mamoru mi sorride. Indossa i panni di Endymion, il sovrano della Terra e del Golden Kingdom. I battiti del mio cuore aumentano e la stanchezza comincia a prendere il sopravvento, nonostante lui sia qui, insieme alle altre, io sento di non farcela, di non riuscire a sostenere tutta questa forza, il peso di questa energia immensa che scorre nel mio corpo e viene convogliata nel cristallo.
Comincio a tremare, in tutt’uno con la forza che sta distruggendo questo asteroide. Le mie riserve di energia sono al limite, lo vedo dalla luce emanata da cristallo d’argento che si fa sempre più lieve e che protegge sempre di meno, che restringe il campo della sua barriera.
Sento il mio cuore martellare di fatica e il mio respiro lento sembra all’opposto. Ho il petto in fiamme e il corpo dolorante.. sento di non aver abbastanza forza, che non riuscirò a farcela, se solo avessi.. improvvisamente, la consapevolezza mi arriva dritta nella mente.
Giusto, le ragazze mi stanno prestando il loro potere e anche.. il loro coraggio. In questo modo il cristallo d’argento ed io diventiamo più forti!
« Non lascerò più nessuno da solo! » Datemi il vostro potere, amiche!
« Mercury Star Power! »
« Mars Star Power! »
« Jupiter Star Power! »
« Venus Star Power! »
Lo sento! Finalmente è qui, il mio traguardo! Con il potere delle mie amiche, riuscirò a farcela!
« Moon Crystal Power!! » urlo con tutte le mie forze.
Improvvisamente i poteri delle mie amiche convogliano dentro di il cristallo d’argento, lasciandomi esterrefatta dalla mole di potere che viene riversata e che minaccia di spingere via anche me. La luce si fonde e il cristallo emette le sue vibrazioni alle mie mani che tremano dallo sforzo. È una corsa, è una corsa sfiancante, ma vedo il traguardo.
Cerco di trattenere la grande energia, di contenerla dentro di me e dentro le pareti del cristallo.
Non resisterò.
Lo sento prima ancora che avvenga. Le mie braccia sono troppo esili per sostenere un simile potere, la mia energia è troppo esigua per contenere ed esprimere quella potente dei pianeti del sistema solare. Sento il mio corpo contrarsi in uno spasmodico ed ultimo tentativo di trattenere quell’energia. Una cupola di potere ci avvolge e l’asteroide smette di tremare, di crollare su stesso.
Ma sento di star per crollare io.
Ad ogni attimo è un passo infinito, una corsa estenuante, una maratona che non ha fine.
Mi aggrappo con l’ultima speranza che mi rimane, e vedo il cristallo andare in frantumi. Dura solo un attimo, prima che il respiro mi si mozzi in gola, le mie braccia si abbandonino, l’oscurità mi sovrasti come un telo nero.

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Ciao a tutti!
Se siete arrivati fino a qui vuol dire che avete letto.
Ho partorito questa one-shot durante un pomeriggio che facevo jogging sul lungomare. Ero  così stanca e nelle orecchie avevo Moon Revenge che mi sono soffermata a pensare alla scena madre del primo film e.. il resto lo avete letto.
Ho messo conclusa perché non credo che continuerò con la seconda parte, anche perché pensavo che avrei dovuto dare come POV Mamoru..ancora non sono sicura, in effetti! Intanto spero di non avervi annoiato e che vi sia piaciuta.
Ringrazio chi legge e commenta ed anche chi legge semplicemente.

A presto!   

  
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