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Autore: Violet_chan    18/05/2010    3 recensioni
Kasumi prende un'infezione che farà avvicinare i nostri Ranma e Akane, sarà la volta buona?
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Kasumi Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A: - Perchè Ranma? Perchè? Cos'ha fatto Kasumi che non doveva? Lei è sempre stata così forte, sensibile, indipendente...e ora? Perchè???? Non riesco a vederla così. -
R: - Akane vedrai che ce la farà. -
Ranma stringeva fra le sue braccia una preoccupata e terrorizzata Akane.

POCO PRIMA, QUEL GIORNO.

La storia comincia qualche giorno prima, era un normalissimo sabato mattina mentre la cara Kasumi Tendo preparava la colazione come tutti i giorni mentre tutti i parenti erano indaffarati in qualcosa di diverso.
Ad un certo punto si sentì un tonfo sordo provenire dalla cucina, era la povera maggiore delle Tendo svenuta sul pavimento.
Quando Soun e gli altri accorsero chiamarono subito l'ambulanza che la rianimarono al pelo.
Arrivati in ospedale, tutta la famiglia Tendo-Saotome era radunata in un corridoio tanto stretto e lungo quanto infinito.
Ranma faceva avanti e indietro per il corridoio, Nabiki teneva la testa bassa, seduta su una poltrona, Genma le stava accanto nella stessa posizione. Akane era appoggiata contro il muro che guardava la porta dove doveva uscire il dottore. Mentre Soun era poco distante da tutti, con lo sguardo perso nel vuoto. Stava morendo per la seconda volta.
R: - Ehi dottore! Come sta Kasumi? Ci dica??? -
Dott: - Siete tutti famigliari? Chi è il capo famiglia? -
S: - Sono io. -
Dott: - Prego mi segua. -
Soun si riprese da quel momento di shock e seguì il dottore. Il resto della famiglia aveva un bruttissimo presentimenti. Purtroppo, fondato.
Dott: - Vede Signore, abbiamo riscontrato in sua figlia una rara infezione.E' curabile ma molti pazienti purtroppo non arrivano a fine trattamento. Mi spiace davvero tanto. La ragazza è stata messa in come farmacologico, per non farla affaticare troppo e per ripulire il più possibile il suo sangue. -
Soun era fermo, stanco. Non piangeva. Non ci riusciva. Il dolore era troppo forte. Non disse niente, chiuse la porta dietro di lui e andò dai famigliari.
A: - Papà,papà! Cos'ha Kasumi? Cos'ha detto il dottore??? -
G: - Amico mio! Allora? -
N: - Papà!!?!-
S: - Bambine mie, vostra sorella ha una brutta infezione, potrebbe....
Silenzio generale. Si sentirono solo dei singhiozzi. Era Akane che cominciò a piangere e si gettò istintivamente fra le bracci di Ranma.
A: - No papà non lo voglio sentire!

........

R: - Dai su Akane non piangere.
Ranma non sapeva che dire, era molto preoccupato per Kasumi ma anche molto per Akane. Lui sapeva che lei era una persona molto sensibile ed emotiva e in quella situazione era talmente fragile che si poteva quasi spezzare.
G: - Figliolo porta Akane a casa, io sto vicino a Soun -
N: - Io resto. Voi andate pure a riposare. -
A:- No se restate voi resto anche io!!!-
S: - Figliola vai a casa, non ti preoccupare, se cambierà la situazione ti avvertirò di persona. Stai tranquilla.-
A: - Ma io...-
R: - Niente “ma” Akane,qui non possiamo fare nulla se non essere d'intralcio. Andiamo, vengo con te. Torniamo domani mattina, se c'è qualcosa avvertiteci subito!
G: - Va bene Ranma, ( stai vicino ad Akane mi raccomando) – Disse Genma con tono molto,troppo serio. Ranma non era abituato a vedere così il padre. Per una volta non disse nulla, non era il caso. Si avviò verso casa con Akane.
R: -Akane, sei sciupata, non mangi da stamattina, se vuoi ti preparo qualcosa. -
A: - No Ranma non ho fame. Vado in camera mia. A domani.
Il tono della ragazza era assente, freddo, distaccato. Si capiva che stava soffrendo davvero tanto. Ella salì le scale a passi lunghi e decisi mentre il ragazzo si fermò sulle scale per vedere la sua ombra allontanarsi.
Non aveva mia visto Akane così. E non voleva più vederla così. Salì in camera sua sconsolato.
TOK!TOK! Ore 1.20
A: - Ranma...sei sveglio? -
R: - Mmm si Akane che c'è??? -
La ragazza singhiozzava molto forte Ranma se ne accorse e le aprì la porta di camera sua.
R: - Ehi maschiaccio! Non fare così dai. Prova a dormire un po'. Se vuoi ti faccio una tazza di latte caldo. Ok? Aspettami qui! -
Le accarezzò i capelli poi di corsa di fiondò in cucina per prepararle il latte caldo.
Ranma aprì la porta di camera sua, vide la sua ragazza stesa sul suo futon che aveva preso sonno. Era così maledettamente bella. Con quel pigiamino giallo. Gli occhi ancora segnati dalle lacrime. Quella Akane per lui era nuova. Si, l'aveva vista piangere, ma mai per un motivo così serio.
Il ragazzo avrebbe voluto fare qualsiasi cosa per salvare Kasumi. Per rivedere il sorriso sulla sua dolce Akane, che amava da così tanto in segreto che nemmeno lui si ricordava.
Degluitì a fatica poi si stese a fianco ad Akane.
Sapeva che quella sera non lo avrebbe picchiato. Infatti la ragazza si girò verso il ragazzo.
R: - Sc-scusa! Non è come pensi non volevo aprofittare della situazione!!! -
A: - Stammi vicino, ti prego. Stammi vicino. -
R: - Bastarono quelle poche parole dette con un tono di voce sofferente per far aprire il cuore a Ranma.
Mise da parte tutto l'imbarazzo perchè l'unica cosa che voleva fare era farle capire che lui c'era. Anche fisicamente.
Le cinse la vita e se la portò verso di se.
R: - Io ci sono. Ci sarò sempre per te. Vedrai andrà tutto bene. Adesso dormi un po' non ce la faccio a vederti così. -
La stringeva forte, con tutto l'amore che poteva. Lei se ne accorse e si fece stringere senza dire niente.
Si addormentarono abbracciati. Senza imbarazzo,senza nessun tipo di vergogna. Erano loro, Ranma e Akane che si facevano forza fra di loro. E nel loro dolore erano perfettamente compatibili. Come due pezzi di un sasso che si completano.
A: - Ranma, è già mattina! -
Akane girò la testa e vide praticamente appiccicata a lei Ranma. Non l'aveva lasciata un solo minuto in tutta la notte.
R: - Mmm... ciao Akane, sei riuscita a dormire? -
A: - Sì, ti ringrazio. Sei...-
R: - No! Non dire niente, l'ho fatto con piacere! Ora andiamo! -
A: - Sì.
Detto questo i due ragazzi fecero una colazione veloce e si avviarono in ospedale.
S: - Ragazzi! Fra poco esce il dottore e ci informa dell'andamento delle condizioni di Kasumi! -
A: - Ah siamo arrivati proprio a fagiolo allora! -
Dott: - Salve, ecco la signorina Tendo è ...fuori pericolo! -
S: - Ohhhh dottore dice davvero??? -
Dott: Sì, sua figlia è una persona davvero forte, ha reagito molto bene alle prime cure, ci vorrà un po' per debellare completamente l'infezione ma è completamente fuori pericolo.
S: Grazie dottore! Buaaaaaaaaaa! Figlia miaaaaaaaa! -
A: - Ra- ranma hai sentito? Sono felice! -
Eccolo. Il sorriso al quale Ranma non riusciva a resistere. Era quello. Bello, smagliante. Dolce.
Akane non ci pensò due volte e abbracciò il fidanzato stringendolo sempre più forte.
R: - A-a-a-Akane così mi soffochi! -
Mollò la presa la ragazza. Si scusò guardando imbarazzata il suo consorte.
Gli altri parenti non dissero nulla, troppo felici per la notizia della primogenita sana e salva.
Nabiki però intuì che i loro cuori si erano avvicinati.
N: - Papà pshpshphs! Ok? -
S: - Ah dici? Ok! -
N: -Si fidati! -
S: - Ragazzi voi potete anche andare, io e Genma restiamo ancora qui, Kasumi per oggi non potete vederla perchè non si è ancora svegliata. Andate pure a casa a mangiare riposatevi un po' sono stati due giorni lunghi e orribili per tutti. Andate!
A: - Tu che fai Nabiki vieni con noi? -
N: No no io devo fare delle commissioni! -
A: Ok se mi dite che sono inutile qui e visto che Kasumi e fuori pericolo direi che posso andare a mettere qualcosa sotto i denti. Vieni Ranma? -
R: - Si ok... basta che non cucini tu! -
Il ragazzo si aspettò una reazione del tipo calci o pugni invece...
A: - Ahh che ripetitivo, cosa mi prepari di buono? -
R: -Eh? Perchè non mi picchi? Vuoi davvero che cucini io!? -
A: - Perchè se ti picchio poi non mi prepari niente! Sì oggi mi voglio far viziare da te! Posso? -
R: - O-o-o-ok.... -
Mentre si avviavano a casa...
A: - Ranma...senti... non abbiamo ancora parlato di stanotte... -
R: - Emh...te l'ho detto... va bene così. Tu eri in difficoltà e io ho sentito l'esigenza di aiutarti. -
A: - Per compassione l'hai fatto quindi? -
R: - Ma cosa stai dicendo??!?!? Compassione? Ma va la! -
A: - Ok l'importante che non sia per quello, sono felice che tu ci tenga a me.... -
R: - Eheh -
A: ….. Perchè tu ci tieni a me vero? -
R: - Ecco io... ( Ranma o ora o mai più!!! ) sì, direi di sì. Con il tempo ammetto che mi sono affezionato parecchio a te e ieri notte …. beh.... sono stato molto bene con te.
A: -Davvero??? Non lo dici per prendermi in giro?-
R: - Ma sei scema? E perchè dovrei??? Se non ti AMASSI ne avrei approfittato non credi??? TSK!-
OPS....
A: - A...MA....SSI......? -
La ragazza era a bocca aperta mentre il ragazzo era diventato bordeaux.
A: - Tu.... mi ….. ami? -
R: - Bhe....-
A: Ranma, ho capito male vero?-
R: Ecco, no hai capito bene, ma se a te non va bene, fai finta che non te l'abbia detto ok?-
Akane era spiazzata, era passata in 2 giorni dall'inferno di una sorella quasi morta alla dichiarazione involontaria del suo amatissimo fidanzato timido.
Che sia vero che dopo una grande soffrenza c'è una grande felicità?
Akane sorrise, poi si avvicinò a Ranma e gli scoccò un bacio sulla guancia abbracciandolo con forza ma con estrema dolcezza.
A: - Come potrei non amarti? -
R: - Davvero? -
A: - Mi tratti male, mi insulti ma stanotte ho capito una cosa importante, che senza te non ce la farei ad andare avanti. Grazie mille. Non posso non amarti. Sarebbe stupido, quasi più di tutte le volte che l'ho negato per non illudermi. -
R: - Akane io... -
Una lacrima scese sul volto di Ranma. Un artista marziale che si commuoveva. Di solito era Akane l'emotiva però quelle parole avevano colpito Ranma molto più forte di un calcio ben assestato allo stomaco. Come se fosse un'emozione talmente forte che non riusciva a trattenere.
A: - Ehi che fai? Quella che piange di solito sono io! -
R: - Non sto piangendo che ti salta in mente? -
A: A no? A me sembra di si! -
R. - Ti dico di no! -
A: - E invece si! -
R: - Nooo! -
A: - Sì! - Aspetta! -
Akane diede un bacio sulla guancia di Ranma sentendo il sapore salato di quella lacrima che solitaria era scesa per l'emozione a Ranma.
A: - Beh hai la faccia salata quindi sono lacrime! -
R: TSK! Gli uomini non piangono!
A: - Guarda che ti amo anche se piangi eh! Sei mio ugualmente! - Sorriso a 32 denti.
Di nuovo, altra lacrima di Ranma.
R: - Ahhh smettila di prendermi in giro. -
A: - Ahhhahaha sei troppo carino! Ma ti sei emozionato! Non ti facevo così sensibile! -
R: - Aaaa smettila o me la paghi! -
A: - Ah perchè cosa mi faresti? Sentiamo? Mi metti le mani addosso? -
R: - Potrei sai? Ma non come intendi tu! -
A: - Sei un maniaco!!!!!!!!!!!!!!!!-
R: - Ma che hai capito!? Chiudi gli occhi.
Erano le 11 di una pigra domenica. Due ragazzi sul ponte che portava nel quartiere di Nerima si erano confessati i sentimenti.
Un ragazzo con un buffo codino si avvicinava sempre di più a una bella morettina e le scoccò un bacio casto.
L'imbarazzo era svanito. Il ragazzo prese per i fianchi la ragazza e la tirò su senza mai staccarsi dalle sue labbra. Lei, dapprima titubante, mise le sue braccia intorno al collo del ragazzo... il suo ragazzo.
R: - Ti prego Akane, non stare mai più così male come in questi giorni, io muoio insieme a te se non ti vedo più sorridere. Ti prego.
A: - Con te, non posso stare male. -
R: - Ti prometto che qualunque persona ci ostacolerà io la batterò, ti voglio nella mia vita. -
Il vento soffiava leggero su Nerima mentre, due ragazzi erano diventati un'anima sola. E presto anche un corpo solo... ma questa... è un altra storia!

Grazie a tutti per i commenti, questa ff mi è uscita di getto senza pensarci molto, spero però vi possa piacere. Francesca
  
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