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Autore: Sasita    18/05/2010    9 recensioni
cosa desideri di più?
Ho sognato tutta la scena, siate clementi, e recensite, please!!!!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'One Shot Jisbon'
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La sera era scesa su Sacramento e Jane, dopo una breve sosta in bagno per sistemarsi i capelli, stava uscendo per andare a cena con Kristina.
Non considerava la donna più di una amica, con lei "sperimentava", come aveva detto una volta a Cho durante un appostamento.
Non poteva certo negare di notare una certa affinità tra lui e lei, né poteva confutare il fatto che lei fosse attratta da lui. Ma non gli interessava.
Mentre era perso tra le sue riflessioni contorte, dei singhiozzi lo raggiunsero davanti al bullpen. Colto da improvvisa curiosità, una caratteristica tipica del suo essere "Patrick", fece capolino all'interno degli uffici, notando con amarezza che Lisbon era ancora nel suo studio...
Lei non aveva nessuno, a parte i suoi sottoposti, i suoi fratelli, che però abitavano lontano, e Jane.
Non vedendo nessun'altro si diresse verso la porta dell'ufficio di Teresa: qualsiasi cosa fosse successo lui l'avrebbe consolata, glielo aveva detto, no? Le aveva giurato che in ogni momento di difficoltà lui ci sarebbe stato per lei. Teresa poteva fidarsi.
Entrò nella stanza silenziosamente, la luce era fioca, nonostante non fosse più tardi delle sette e mezzo.
Lisbon era lì, seduta sul divano in pelle del suo ufficio, le mani affondate nel viso e le dita nei capelli, mentre singhiozzava piano.
-Lisbon, che è successo?- chiese cauto.
Contrariamente a ciò che credevano i colleghi, anche lui sapeva essere serio quando era il momento di esserlo.
-Niente Jane. Non hai un appuntamento?- disse lei nascondendo le lacrime.
-Quello può aspettare, su Lisbon, dimmi che c'è!- rispose posato.
-Niente di interessante, non per te, almeno.-
-Lisbon, non chiuderti in te stessa. Fidati di me.-
-Eh, va bene!- disse stizzita. Poi alzò lo sguardo da terra e lo guardò dritto negli occhi, le lacrime le rigavano il volto e gli occhi erano ancora più chiari e sfiniti del solito. A Jane si strinse il cuore, aveva capito, purtroppo.
-Ci sei arrivato da solo?-
-Beh... io... no, Teresa…- mentì lui, consapevole che lei voleva sentirsi dire questo. Teresa parve sorridere un secondo: si era accorta che Jane l'aveva chiamata per nome, non lo aveva mai fatto.
-Mi ha chiamato mio fratello Andrew... ha detto che... che...-
-Ehi! no… non piangere di nuovo, vieni qui…- esclamò Jane, dispiaciuto.
Le strinse le braccia e lei si appoggiò alla sua spalla, confortata dal calore che emanava quell'uomo, e dal senso di sicurezza che le ispirava.
Era un paradosso, ma Patrick Jane le ispirava sicurezza, fiducia. Ma non lo avrebbe mai ammesso, almeno non da lucida.
Quando si fu momentaneamente tranquillizzata, continuò: -Dicevo, mi ha chiamato Andrew. Oh Jane, James è morto, il mio fratellino è morto in un incidente stradale.- tacque improvvisamente, per reprimere le nuove lacrime
Di nuovo Jane aveva indovinato, e si sentì piccolo e inutile. -Vieni, ti accompagno a casa…-
-E Kristina?-
-Capirà. Se ne farà una ragione.- rispose lui, totalmente disinteressato all’appuntamento.
 
*******
 
 
Mezz'ora dopo erano nell'appartamento di Lisbon, lei era seduta sul divano, si era cambiata e si era lavata la faccia. Ma aveva ancora un'aria triste ed era pallida, fissava senza interesse lo schermo spento della tv.
-Ecco una camomilla, Teresa, bevi, ti farà bene…-
-Grazie Jane, ti sono grata per tutto questo.-
-Non mi devi ringraziare, sono contento di aiutarti.-
-È gentile da parte tua. Hai lasciato sola la tua "ragazza" per me…-
-Woh woh woh! Piano! Chi ha mai detto che è la mia ragazza?- chiese lui, costernato.
-Sai, le voci girano nei corridoi... però... credo che sia stata la Hightower a dirmi una cosa del genere.-
-Ma perché quella donna non si fa i cazzi suoi?-
-Patrick! non ti ho mai sentito dire parole del genere! Però dalla tua reazione si direbbe che ti piace, Kristina.-
-Ti sbagli, per me non è che una amica.-
-Se lo dici tu.- sorrise lei
Bevvero in silenzio il resto della camomilla, persi entrambi nei loro pensieri.
 
-Patrick...- chiese dopo qualche minuto Lisbon
-Sì, potremmo provare!-
Lei lo guardò piccata
-Cosa?-
-Ipnotizzarti. Volevi sapere se, volendo, potessi ipnotizzarti, in questo modo potresti rilassarti..-
-Io... ma... in realtà mi chiedevo se quelli che vengono ipnotizzati poi si ricordano ciò che hanno fatto in trance.-
-Certamente.-
-E poi volevo sapere se la persona ipnotizzata è ancora padrona del suo corpo, e della sua mente, o se è l'ipnotizzatore a prendere il controllo…-
-Dipende dal tipo di utilizzo dell’ipnosi. In questo caso, nel tuo caso, sarebbe il tuo subconscio, in realtà, a comandare.-
-Capisco... io…-
-Sei sicura di volerlo?-
Lei sbuffò, ma non discusse. Annuì debolmente. -Giura che non approfitterai della mia "incoscienza" per fare domande imbarazzanti o...- iniziò
-Giuro!- la interruppe lui, mettendosi una mano sul cuore.
Jane si sedette accanto a lei e la guardò negli occhi.
-Ora devi rilassarti, immagina un luogo in cui vorresti essere, un luogo tranquillo, sereno... come un prato verdeggiante vicino a un ruscello...-
Teresa immaginò una spiaggia bianca, un mare calmo e piatto, un sole cocente è una testa bionda su un torso nudo emergere dal mare.
-Rilassati, 100; 99; 98; 97; 96... è tutto tranquillo e sereno... 95; 94; 93... la pace ti circonda...-
Mosse la mano davanti ai suoi occhi e, non ricevendo risposta, le toccò la spalla, lei parve tornare vigile, ma in realtà, a comandare, non era la sua mente razionale.
Patrick tornò a sedersi sulla poltrona e iniziò a farle delle domande
-Che ne pensi del tuo lavoro?-
-Mi piace molto, adoro combattere il crimine, mi piace punire coloro che fanno male alla gente. Ma a volte mi sento scoppiare, e sono piena di rabbia e angoscia, non ho nessuno con cui parlarne...-
-Adesso ce l'hai Lisbon, tranquilla, cosa pensi dei tuoi sottoposti?-
-Grace è una stacanovista, farà strada. Cho è il mio migliore agente, un po' ermetico e spesso irascibile, ma è molto bravo. Rigsby... lui non sa fare che gaffe, ma è un ottimo agente e ha un cuore d'oro.-
-E’ proprio vero.- commentò Patrick -... e dell'Hightower?-
-All’inizio mi sembrava una stronza bastarda! Ma è un buon capo, questo l’ho sempre saputo. E, in realtà, adesso trovo che sia anche una grande donna. Una persona meravigliosa, sul serio.-
Jane sorrideva, la guardava con ammirazione, e qualcosa di più: non poteva che trovarla dannatamente bella.
-Cosa desideri di più?- Domandò, preso dalla curiosità e la situazione. Si rese conto dopo che, forse, quella era una domanda imbarazzante, ma ormai era troppo tardi.
Teresa si alzò, dirigendosi verso Patrick. Lui non si mosse, oltre alla pura curiosità, lo attanagliava una insana paura.
Che il desiderio più grande di Lisbon fosse ucciderlo per tutte le cazzate che aveva fatto?
Teresa, al contrario, lo tirò in piedi, e senza il minimo ripensamento posò le labbra su quelle di Patrick.
Jane fu scosso da un brivido, spalancò gli occhi, colto di sorpresa. Ma non si staccò, né oppose resistenza. Rispose al bacio con ardente energia e, solo dopo che si furono lasciati, sfiorò la spalla di Lisbon. In un primo momento lei era confusa, ma quando ricordò tutto arrossì tremendamente.
-Io... scusa... non era ciò che...-
Ma non finì la frase, perché due paia di labbra tornarono prepotenti sulle sue e Patrick la strinse a se, cingendole la vita con un braccio, mentre lei posava le sue mani nei suoi capelli.
-Ti ho mai detto che ti amo?- chiese ironicamente Jane
-Non mi sembra... io?-
-Cosa?- fece lui scherzoso
-Ti amo.-
Mentre si sdraiavano accoccolati sul divano, Patrick esclamò
-Lo sai che mi piace moltissimo il tuo desiderio più grande?-
lei lo guardò maliziosa e si addormentò tra le sue braccia.





Dice l'autrice:
Piccola pazzia che ho sognato. Ricorretta e ripubblicata corretta. Eh, sì, sto facendo pulizia del mio account. Che posso farci, sono una che ricerca la perfezione.
Recensite!!

Sasy
   
 
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