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Autore: SaraXD    18/05/2010    4 recensioni
- Senti ci sono tante cliniche che... - - Lei non è pazza! - - Non sto dicendo questo amore ma ha bisogno di aiuto, un aiuto che tu non sei in grado di dargli Bill... Non è colpa tua... Hai fatto ciò che potevi ma non è sufficiente.... - - La porterò lontano, e - - Credi davvero una vacanza gli farà scordare tutto? Credi davvero salga nuovamente su un aereo? - - Non lo so mamma, Denise in confronto sembra così tranquilla... - - Dovrebbe prendere esempio da lei, continua a crescere il piccolo, proprio come Tom avrebbe voluto! - - Mà ti prego, finiamola qui questa conversazione, Stefanie mi fa pena... - - Non capirò mai perchè ti ostini a difenderla, come fai a difendere una madre che ignora la propria figlia! - [ sequel di " ti presento Allyson ]
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passi ben cinque mesi...ma il corpo di Tom non era ancora stato ritrovato probabilemente carbonizzato o mangiato dagli squali, tutt'ora mi è difficile realizzare che mio fratello non sia più qui noi.
Avevamo comunque deciso oramai di organizzare una specie di funerale per lui,nella bara al posto del suo corpo la sua chitarra preferita e tutti i suoi capellini... Mi ero fatto davvero tanta forza per superare il dramma ma oramai ero io l'uomo della famiglia io che dovevo sostenere tutti, io che dovevo soffrire in silenzio.
Non potevo dire la stessa cosa di Stefanie, la morte di Tom l'aveva sconvolta. Non parlava, si era chiusa da mesi in un silenzio di tomba,non usciva e non smetteva di piangere.
Di Allyson ormai se ne occupava mia madre, la portava a scuola e la andava a prendere ogni giorni per evitare che vedesse la madre in quello stato. A differenza di Stefanie, Denise aveva reagito ma forse solo per il fatto che William era ancora piccolo.
Stringo la cravatta, attendono solo me per iniziare la cerimonia. Esco, abbiamo deciso di farlo nel giardino di casa,per averlo in qualche modo più vicino a noi.
Sono tutti vestiti di nero,con gli occhi rossi e il singhiozzo pensate,visto Tom? Manchi proprio a tutti.
Mi siedo accanto a mia madre,alla sua destra Stefanie e Allyson mentre a sinistra Denise con i braccio il piccolo William.Mi siedo vicino a Stefanie prendendogli la mano e stringendogliela forte.
- Siamo tutti riuniti per dare un simbolico addio a Tom,una altra giovane vita che il signore si è portato in cielo. Padre di due splendidi figli, un fidanzato modello, un fratello insostituibile e un figlio prezioso - inizia a singhiozzare
- Ste coraggio,è dura anche per me -  
Il prete continua a parlare come se Tom lo conoscesse realmente, vedo tutti i nostri anni insieme passarmi davanti agli occhi....... cosa darei per poter ritrovare almeno il suo corpo,anche un piccolo pezzo di lui.
Temeva l'aereomha sempre avuto una paura enorme di volare ed ecco il risultato. Ci stava raggiungendo a New York, stava venendo da noi quando si è scontrato con la morte.
Spero, a questa punto , che sia stata una morte rapida e che non abbia sofferto. - riposi in pace amen - Ho perso la cognizione del tempo visto che è già tutto finito.
In casa un rinfresco,la gente beve. mangia e non fa che riportare alla luce i vecchi ricordi che fanno male.
Raggiungo mia madre - Mà tutto bene? -
- Tu Bill stai bene? Non hai versato una lacrima per tuo fratello, non ti fa di certo bene tenere tutto dentro -
- Tranquilla, Allyson? -
- E' giù in giardino con Denise,Giulia e il piccolo William -  avrei pagato per sentire nominare anche Stefanie. - No, lei si è già richiusa in camera... Bill forse è meglio farle fare qualche visita o quanto meno portarla da un buon    psicologo -
- Non credo verrebbe -
- Non può continuare così, la piccola soffre nel vedere la madre soffrire e nel fatto che da allora non le degna nemmeno uno sguardo -
- Glielo ricorda -
- Lo so, ma non può far finta che sua figlia non esista... Deve reagire e farsi vedere forte come quella poverina di Denise ha fatto.. Lei non ha di certo abbandonato il figlio ma continua ad amarlo come farebbe anche lui -  mamma aveva perfettamente ragione. - Vedrò di parlarne con lei, con la speranza di ottenere una risposta -
- Bill ti prego un altra cosa, aiuta Denise è sola al mondo -
- Lo so, mi fa una pena quella ragazza.. Starò al suo fianco promesso -
La lascio li per raggiungerla, farla tornare in Germania era stata dura ma la cosa più dura è fermarla ogni giorni quando vuole scappare da quella casa.
Busso alla porta, come se ottenessi una risposta, entro nella stanza buia. L'odore di chiuso è insopportabile non oso immaginare l'ultima volta che ha aperto la finestra.
Mi avvicino aprendo leggermente le persiane per far filtrare un briciolo di sole, è seduta per terra con le spalle al muro a gli occhi spalancati.
- Ste, tutto bene? -  non risponde, non si muove e tanto meno non cambia espressione sul volto - Lo so quanto stai soffrendo, so che vorresti più di ogni altra cosa morire ma devi farti forza. Ho perso mio fratello, la persona che mi è stata accanto per ben 21 anni...ma non posso fare come fai tu, devo essere forte perchè di certo lui non mi vorrebbe vedere in una stanza chiuso ed isolato dal mondo... - inutile non fa una piega.
- Senti io sono di sotto e mi farebbe piacere che venissi anche tu, non occorre che parli con la gente, mi basta sapere che sei uscita da questa stanza. -

*Stefanie*

Sa che non lo farò, sa che non uscirò da questa stanza, ho già chiamato un taxi a momenti sarà qui.
Sto facendo del male a tutti, perfino ad Allyson che mai avrei in vita mia pensavo sarei arrivata al punto di non volerla vedere.
Vedo lei e vedo Tom, questa stanza e come un mare di ricordi, non faccio che avere flashback... Questa stanza è stato teatro di troppe cose.
Sbatto la testa contro il muro,vorrei riaprire gli occhi e sapere che è solo un incubo e che lui è ancora vivo.
Sospiro nuovamente, alzandomi ed inizio per la centesima volta a riempira la valigia, me ne voglio andare da qui!
Scendo in punta dei piedi le scale,c'è abbastanza confusione per passare inosserva o, quanto meno,  per tentare.
Arrivo al'uscita sul retro, forse è la volta buona che riesco ad andarmene.
Chiudo leggermente la porta e corro come non mai fino al taxi - Salve,all'aereo porto,presto. - dopo la morte di Tom la parola aereo o aereoporto era tabù in quella casa, ma per Las Vegas non c'era altro mezzo.
Osservo la casa allontanarsi sempre di più, c'è l'ho fatta, sono riuscita ad andarmene da quella casa maledetta.

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 Ciaooo Girls :D
Ehy si,l'ho GIA' iniziato xD
un bacione
Sara
  
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