Dorme il cavallo, dorme la pietra.
Corri finché sei il tempo, ma fermati a respirare.
Barbabietole.
Hanno un buon sapore, ma un cattivo nome. Difficile da pronunciare, nonostante l’allitterazione
accompagni, musicalmente, il salto dall’idea alla forma.
Ha fame. L’uomo che corre ha fame e nel frattempo il cavallo dorme e la pietra pure.
Si sveglia il cavallo, si sveglia la pietra.
L’uomo che fu il tempo non si è fermato a respirare. Fu – una nota stonata, la corda di un violino che si spezza.
O peggio, la morte.
Torna a dormire il cavallo e anche la pietra.
Un altro uomo, adesso, corre. E’ il tempo, che non si ferma mai.
Respira.
Ti prego, respira.