Titolo: Due mesi

Personaggi: Svezia - Islanda

Disclaimer: I personaggi qui descritti di Islanda e Svezia non mi appartengono, sono proprietà di Hidekaz Himaruya.

-Due mesi-

Erano passati due mesi, due lunghi, sbagliati ed interminabili mesi.

Fin da bambino, Islanda, non aveva mai dimostrato un particolare interesse per qualcosa che non fosse l'enorme finestra della camera da letto.Cosa fissasse con tanta intensità, nessuno lo sapeva.

Era un segreto, una promessa fatta al fratello maggiore intrecciando i mignoli, non avrebbe mai detto a nessuno che la notte, un gigante buono di nome Svezia, bussava alla sua finestra portandogli dolci e caramelle. 

"N'n v'glio v'dere un altr' p'ccol'no d'ventare un mus'ne com' me, da oggi in p'i ti p'rterò dei d'lci e tu in c'mbi' mi f'rai un b'l s'rriso"

Si era giustificato così, e da allora era tornato ogni notte a bussare sul vetro con poca grazia per richiamare l'attenzione del bimbo dormiente. Col tempo, ahimè, le visite si erano fatte sempre più rade, di giorno in giorno, di anno in anno, finché un giorno cessarono del tutto.

"Non lo sai? Svezia si è sposato con Finlandia" gli aveva annunciato Norvegia una mattina come fosse una cosa di poco conto. L'impassibilità della piccola nazione quel giorno si era incrinata, e per chissà quale ragione si era ritrovato in lacrime.

Erano passati due mesi, da quando quel giorno d'inverno si era presentato disperato alla porta dello svedese dichiarandogli il suo amore, ed ora era lì, davanti alla finestra, osservando a quiete della notte.

Il gigante giaceva addormentato nel letto alle sue spalle, era un rapporto marcio, l'amore tra un ragazzino ed un uomo sposato, eppure erano già due mesi che in segreto giaceva con lui, continuando a sperare in cuor suo che il giorno in cui si sarebbe accorto di non amare l'islandese fosse ancora lontano.

Un fruscio di coperte alle sue spalle, lo scricchiolio del letto seguito dal suono delicato di pochi passi e due braccia che teneramente lo abbracciavano "D'vo and're..."

Ice abbassò il capo accennando un piccolo sorriso malinconico, finiva sempre così..."Sì..Ti amo anch'io"

-----------------------

E..che dire, questa è la prima cosa che pubblico e la cosa mi rende nervosissima. Non mi sono mai sentita tanto in imbarazzo! xD

E' stata scritta di getto durante una noiosissima ora di letteratura, quindi non fate caso a frasi sconclusionate o altro, ve ne prego : D

Dedico questa fic alla mia mogliettina Aiko, ieri sono stati due mesi di matrimonio, viva noi! u.u

Detto questo..Tanti saluti! <3 

Haru