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Autore: JulieDashwood    19/05/2010    5 recensioni
Come al solito, Bill, stava dormendo..ed erano le sei del pomeriggio.. e come al solito quei scemi dei suoi amici stavano cercando di svegliarlo nel modo più brusco possibile.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Shhhhhht! Gustav! Non fare rumore! >>  bisbigliò Tom.

<< Eh? Ah… Che scemo che sei. >> disse un annoiato Gustav intento a farsi il caffè.

Tom e Georg si muovevano da contorsionisti. Gustav li guardava, era scioccato.

Come al solito, Bill, stava dormendo..ed erano le sei del pomeriggio.. e come al solito quei scemi dei suoi amici stavano cercando di svegliarlo nel modo più brusco possibile.

<< Possibile che non crescano mai questi qui? >> Pensava Gustav ogni volta che li vedeva fare degli scherzi.  << Lasciate in pace quel pelandrone! Ci penserò io a svegliarlo… un timpano in faccia, questo gli do!! >>

<< Ma nooo!! E rovinarci tutto il piacere di vederlo in una delle sue crisi isteriche? Naaaaah!! >>

Bisbigliò Georg, così piano che Gustav fece fatica a sentirlo.

<< Tom, prendi le sue matite…. No…. non la preferita! se no ci ritroviamo morti. Prendi quella lì, si quella che usa per girare in casa! Poi prendi il rossetto..>>

<< Precisamente lucidalabbra..>> dichiarò Tom tutto convinto.

<< Si, ok…quello che vuoi! Basta che ti sbrighi! >>

Tom fece un’acrobazia degna di un atleta professionista, sfilò la matita e tutto il resto dal borsone di Bill

<< Che schifo! Sempre piena di caramelle..trucchi..e robacce varie!! >> Esclamò Tom disgustato.

 

Bill era a pochi metri da Tom e Georg, disteso nel letto, la coperta fino al naso e il viso tutto macchiato di nero.

Come al solito era andato a letto così stanco che non aveva avuto neanche la forza di pulirsi la faccia.

 

<< Matita, prego. >> Disse Georg così seriamente che Tom scoppiò in una risatina isterica.

Georg cominciò a poggiare lievemente la matita sul volto di Bill, cominciò a passargliela intorno alla bocca, nella fronte..

<< A Quello lì non lo sveglia neanche un cannone >> Affermò Gustav, che ora cominciava a guardare divertito.

<< Voilàà Ecco fatto! Che capolavoro, eh? >> Disse compiaciuto Georg.

Tom si voltò per ammirare l’opera d’arte, quando lo vide quasi gli prese un infarto..

Bill era lì, con il volto di un clown. Bill aveva il terrore dei clown.

Tom pensò alla reazione che il suo fratellino avrebbe avuto guardandosi allo specchio.

Georg nel frattempo aveva preso un CD, Britney Spears, lo mise nel lettore, alzo il volume al massimo.

“ HIT ME BABY ONE MORE TIMEEE…”

<< Aaaaaaaaaaahh!! >> Urlò Bill. Gli avevano messo le casse vicino alle orecchie.

<< Ch..che..che cavolo è? Ccosa? >> continuò ad urlare Bill..

Georg, Tom e persino Gustav erano buttati nel pavimento e ridevano come matti.

Bill non riusciva a capire. Pensò che le risate erano dovute al “dolce risveglio” e andò in bagno.

 

<< 3…2…1..>> Dissero all’unisono Tom Georg e Gustav.

<< Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh!!!!! Aiutoooo!!!!! >> Urlò Bill dal bagno.

 << Chi..chi è quel mostro?!?!?! >> continuò ad urlare passandosi la mano in faccia, e rendendo il suo volto ancora più pasticciato.

<< Fratellino caro, quel mostro sei tu! Ahahahahahahhahh!!! >> Disse Tom con un filo di voce, piegato in quattro, continuando a ridere.

Bill fece una smorfia, stava per calmarsi quando vide la matita consumata nel pavimento.

<< Hai….usato…la…mia…matita…nuova!!!!! >> Disse Bill ansimando. Si stava trasformando.

<< T…om >> singhiozzò Georg. << A..avevi detto che era quella di casa..>>

<< Ma sai che ci capisco io di matite! Sono tutte uguali!!>> Esclamò tutto d’un fiato Tom. 

Bill avanzava lentamente, aveva lo sguardo da killer..

<< Bi..Bill, calmo! Non..è successo niente! >> diceva Georg parlando lentamente.

<< WaaaaaaaaaaaaaH >> Urlò Bill, aveva preso la chitarra di Tom, e li stava inseguendo per tutta la casa.

Tom e Georg urlavano e scappavano non sapendo se ridere o piangere al pensiero della chitarra distrutta sulle loro teste.

 

<< Mah, finisce sempre così. >> Pensò Gustav sorridendo, sorseggiando il suo caffè ormai freddo.

 

Note dell'autrice: Questa One-Shot è stata scritta in un momento di nullafacenza, è ridicola e non è scritta correttamente, lo so..ma era tanto per scrivere qualcosa!  

  
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