Titolo: Si apprezza veramente qualcosa solo quando la si perde.
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Francis Bonnefoy (Francia), Arthur Kirkland (Inghilterra)
Genere: Triste
Rating: Verde
Avvertimenti: AU, One-shot.
Note: Sembra quasi che stia riuscendo a tornare a scrivere qualcosa...
Certo è un po' triste ma te la dedico lo stesso.
Je t'aime mon Angleterre. <3






E così da un giorno all'altro lui era sparito...
Nessun biglietto, nessun saluto.
Era partito, andato via per sempre, diretto chissà dove.
Non lo avrebbe davvero più rivisto?
Arthur non lo sapeva, non lo poteva sapere.

Abbandonato, di nuovo.
Ancora una volta si sentiva un inutile pezzo di carne, incapace di decidere qualcosa, incapace di opporsi al suo stupido e triste destino.
Era rimasto solo, ancora.
E non aveva potuto fare niente per fermare Francis.

Lo aveva sempre rifiutato, per tutta la sua vita.
Era solo una stupida rana, si ripeteva.
Ma adesso, nel non veder più quella brutta faccia pelosa davanti a sé quasi sentiva il cuore incrinarsi lentamente per poi scoppiare e distruggersi in tanti piccolissimi pezzi.


Si apprezza veramente qualcosa solo quando la si perde.


Quella stupida frase gli martellava il cervello, sbatteva come la pallina di un flipper dentro la sua scatola cranica procurandogli un acuto dolore alle tempie.
Perchè si stava rendendo conto di quanto fosse vera.
Era stato stupido.
Stupido nel continuare ad andare dietro ad un ragazzino che non lo guardava neanche, troppo preso a giocare a fare l'eroe.
Stupido nel rifiutare quelle belle parole d'amore, a prendersene quasi gioco.
Stupido ad aver approfittato di una persona che lo aveva messo sempre al primo posto, che gli era rimasta accanto da sempre accettando - anche se un po' a fatica - i suoi innumerevoli difetti.
Stupido nell'aver paura di amare e di essere amato, nel non aver avuto fiducia in quel dannato francese.
Stupido perchè solo in quell'istante stava capendo tutti i suoi stupidi errori.


- Francis... - lo chiamò, sperando di udire la voce del francese in risposta.


Quella stupida voce gracchiante, con le r troppo pronunciate che tanto detestava...
Ma non vi fu alcuna risposta.
Come poteva pretendere di avere una risposta da una lapide, dopotutto?






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