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Autore: mileybest    21/05/2010    2 recensioni
Apro gli occhi di scatto e...rivedo i miei stessi occhi color cioccolato,seguiti poi dai miei stessi capelli e labbra. L'unica differenza è lo sguardo meschino che mi rivolge il mio aggressore,quando tento di trattenere un urlo.
-Katherine...-
Genere: Generale, Sovrannaturale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No, tutto questo non può accadere a me. Io che vivrò in eterno, io che fino a poco tempo fa volevo rovinare la vita a mio fratello,io che non riesco a smettere di pensare a lei da ieri sera.

Non ci credo, l'ho baciata e lei...ha ricambiato il bacio,c'era qualcosa di strano, come se non stesse succedendo davvero,come se non l'avessi baciata sul serio,eppure è successo,ho dato un eccitante bacio,non portato a termine a causa di Jenna,ad Elena.

Per tutta la notte sono rimasto sul divano a pensare a cosa avrei fatto con lei il giorno seguente, una parte del mio cuore si era ricucita al pensiero che lei sarebbe diventata la mia eterna,consolazione? Compagna? Non lo so...infatti l'altra parte del mio organo spento da anni continua a ripetere costantemente il nome della vampira che credevo volesse passare l'eternità con me, che desideravo amare fino alla fine dei tempi. Sono simili, praticamente parenti. Ogni volta che guardo Elena penso che sia la creatura più affascinante sul pianeta,ma Katherine...Katherine è la sola donna che sia riuscita a farmi sentire vivo,fino a quando non ho scoperto la verità. Lei mi ha usato e buttato via,non ha mai voluto il mio amore, non mi ha mai amato,si nutriva di me e mio fratello, passava le notti in compagnia di Stefan e io senza rendermene conto mi facevo comandare a bacchetta.

Elena non farebbe mai una cosa simile, lei è diversa,migliore della sua antenata. Elena tiene a me e forse,chissà, prova qualcosa di più per il sottoscritto.

Ed è quello che voglio scoprire, ecco perchè mi trovo in giro per il corridoio del liceo di Mistyc Falls,ho bisogno di una spiegazione. Stamattina ha salutato Stefan ed è andata via come se niente fosse,senza nemmeno guardare nella mia direzione. Non voglio ripetere la stessa storia, non voglio soffrire ancora per una semplice ragazzina, se pensa di giocare con entrambi i fratelli sta commettendo un grosso errore.

Suona la campanella, riconosco Elena nella folla di studenti che sta andando a prendere una boccata d'aria dopo le noiose ore di lezioni inutili.

La afferro per un braccio e correndo,senza esitazione, la porto in un aula deserta.

Lei si lascia condurre e quando chiudo la porta ha nel suo volto un sorriso tra il felice e lo stupito.

-Damon-

-A che gioco stai giocando,Elena?- La sua espressione...non è quella della solita adolescente americana, c'è qualcosa...qualcosa di più profondo e...oscuro. Scuoto la testa, che diavolo sto pensando?

-Non so a che ti riferisci-

-Lo sai benissimo invece...sbaglio o ieri sera ci siamo baciati? E tu ti presenti alla pensione come se niente fosse e te ne vai con Stefan-

-Stefan è il mio fidanzato,Damon-

Trattengo con tutte le mie forze di trattenere un ringhio. Non voglio mostare il mio lato da mostro a lei, anche se lei pensa o almeno credeva fossi solo un demone venuto a rovinarle la vita.

-Elena...ieri ho sentito qualcosa di speciale tra noi, non so bene cosa,ma ero felice e quando ti ho visto,oggi,andartene via con mio fratello sono rimasto colpito,ti stai comportando...-

-Come Katherine?- Domanda lei, ora seria in volto. Si avvicina a me e poggia lei sue mani sulle mie spalle, sospiro.-Io non sono Katherine,non ti farò del male,come ha fatto lei. Non sei l'unico che ieri ha provato un sentimento di benessere-

-Elena...-

-Non dire niente- mi poggia una mano sul cuore,muto da più di un secolo. Averla vicino...ammirare il suo bel viso di una bellezza devastante...non riesco a capire perchè arrivato qui volevo ucciderla,una creatura meravigliosa come lei non merita di morire. Dovrebbe vivere per sempre,con un uomo che sappia amarla come merita,e forse quell'uomo posso essere io. Potrei far diventare Elena la mia principessa delle tenebre,potremmo fare grandi cose insieme,potrei...potrei finalmente dimenticare Katherine Pierce. Perchè lei non sarà mai la vampira che mi ha spezzato il cuore. -Damon...-sussurra lei,prima di sfiorare le sue labbra calde sulle mie,trascinandomi un bacio più intenso della sera precendente,ma ugualmente bellissimo. Un bacio che credevo di non donare più a nessuno e che,adesso, donerò solo a lei.

-Riuscirò a farti innamorare di me,Elena- le dico accarezzandole i capelli. Lei sorride,mentre i suoi occhi color mogano mostrano un sentimento di vittoria.



Si,il mio piano sta riuscendo alla grande. Presto i fratelli Salvatore non saranno tanto contenti di essersi innamorati di Elena e avermi dimenticato. Katherine Pierce non è una vampira che si dimentica tanto facilmente.

-Elena!- La voce di Stefan mi distrae e lo vedo correre verso di me.

-Ehi,ti stavo cercando- dice quando mi è vicino. Guardo attentamente i suoi occhi, mi hanno sempre affascinato. Cosi verdi,sembrano degli smeraldi veri e propri. Anche quelli di Damon sonostupendi, due zaffiri di prima categoria. Non si discute sul fatto che i Salvatore sono i ragazzi più belli che una donna possa vedere nella vita,ma le loro attenzioni ora sono tutte sulla mia cara Elena, questo è un torto per la mia persona. Capiranno cosa vuol dire dimenticarsi di me.

Vedo Damon in lontananza e ghignando mentalmente, metto le braccia dietro il collo di Stefan e attacco le mie labbra sulle sue.

I baci dei due fratelli mi sono mancati, sono diversi ma comunque appassionati entrambi. Stefan è un tipo che un semplice sfioramento di labbra passa a qualcosa di molto più passionale, Damon è il tipo che bacia facendoti perdere la sensazione di realtà.

Possibile che,però, si siano scordati di me cosi in fretta? Non si accorgono che in realtà non sono Elena? Patetici.

Quando mi stacco sorrido perdendomi negli occhi di Stefan.

-Che volevi dirmi?- Non sospetta niente, chissà cosa direbbe se sapesse che lo sto tratendo,o meglio, Elena lo sta tradendo con Damon.

-John...mi dispiace dirtelo in questo modo,ma...Alaric mi ha detto che...John è in ospedale ed è grave, mi dipiace tanto Elena-

Mi ero quasi dimenticata di John. Quando sono tornata a casa di Elena ho manipolato la mente di sua zia dicendo che è svenuta per lo spavento di aver visto John sanguinante sul pavimento. Deve averlo portato all'ospedale.

Avrei dovuto ucciderlo,o forse no.

-John...mio...-

-Non capisco, Jenna ha detto ad Alaric di averlo trovato in cucina con un coltello nello stomaco e con le dita della mano staccate-

-Forse voleva suicidarsi- dico mimando una voce addolorata,che noia. Abbraccio Stefan, lui mi accarezza la schiena.

-Ti prometto che andrà tutto bene- ghigno nascondendo il viso nel suo petto. Dolce e premuroso,proprio come nel 1864,credo che mi divertirò a rivivere il passato.



La porta si apre sonoramente e purtroppo non è qualcuno venuto a salvarmi. Sospiro di desolazione.

-Hai fame,Elena?- Mi domanda la vampira con una finta premura. Non le rispondo.

Stefan...Stefan capirà, e verrà a salvarmi.

-Hai fame?- Mi richiede lei, ancora una volta non le concedo di ascoltare la mia voce.

Passa un minuto e sento un forte dolore sulla guancia e con la testa a terra.

Gemo, mi ha tirato uno schiaffo.

-Devi rispondermi quando ti chiedo qualcosa- mi dice lei afferrandomi per i capelli e rimettendomi seduta. La fisso piena di disprezzo. Non ha nessuna pietà, è la vampira più spaventosa che abbia mai visto,non mi sorprende che i fratelli Salvatore,o almeno uno di loro,l'abbiano dimenticata cosi facilmente. Perfida e viziata.

-Che cosa vuoi da me? Ti stai divertendo a fingere di essere un umana,ma presto Damon...Stefan...loro capiranno tutto e morirai-

-Sei sicura? Eppure oggi il tuo prezioso Stefan non ha rifiutato i miei baci e non ha esitato a confortarmi quando ho scoperto che John è in coma-

La guardo incredula, John...mio padre è in coma? Per colpa sua! Se lui muore non avrò più neanche un parente autentico.

-Sei proprio una...-Katherine mi tappa la bocca,infilandomi uno spicchio di mela per zittirmi.

-No,no, non offendere,Elena. O potrei non essere tanto cortese,visto? Ti ho portato una mela,fattela bastare fino a domani. Non ho tempo per nutrirti-

-Perchè fai tutto questo? Cosa ci trovi di tanto divertente?- Domando alla vampira ultracentenaria,dopo aver ingoiato il frutto.

-Questo è affar mio...non ti nascondo,però, che averti come giocattolino non mi faccia piacere...dimmi un pò, ti hanno mai morso Stefan e Damon?-

-No- rispondo finendo di mangiare la mela.

Loro non si sono mai permessi di nutrirsi di me,Stefan in un certo senso si,ma sono stata io a dirgli di farlo,sarebbe morto se non si fosse nutrito del mio sangue.

Invece Katherine non ha esitato a conficcarmi i canini nel collo e non posso scappare,potrebbe rifarlo in qualunque momento. La ferita che mi ha provocato il suo morso,per lo meno è quasi sparita.

-Non sanno cosa si perdono, hai cambiato Damon è diventato troppo umano per i miei gusti e da quanto ho capito lui prova qualcosa per te-

Mi giro dall'altra parte.

Anche io l'ho capito. Ricordo le parole di Isobel, mi risuonano nella testa ogni volta che incrocio lo sguardo di ghiaccio di Damon.

Perchè è innamorato di te

E non capisco perchè continuo a pensarci, a pensare a lui, ai suoi occhi azzurri,al giorno in cui abbiamo ballato insieme...Damon è stupendo,è bellissimo...però Stefan...io lo amo e amerò per sempre solo lui.

-Damon desidera solo stare con te- dico a Katherine e stranamente queste parole mi provocano un sentimento strano,dispiacere. Lo stesso dispiacere di quando Stefan aveva detto che se ne sarebbe andato. -E tu l'hai solo usato-

-Vacci piano con le parole,nipotina,altrimenti non sarò tanto clemente-

-Non mi importa! Damon ti amava e tu l'hai trattato da schifo!- Il pensiero della sofferenza di Damon mi provoca una rabbia incontrollabile-Bastarda-

Sentendo l'ultima parola il viso di Katherine diventa quello di un animale.

-Non ti permettere di parlarmi cosi,non sai rispettare le regole e chi non le rispetta deve essere punito- e tutto accade in un attimo.

Mi ritrovo ad urlare di dolore sentendo i canini appunti di Katherine bucarmi la pelle.





  
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