Era ormai passato molto, troppo tempo dalla volta in cui era stato trascinato nell'Abisso; eppure, ancora ricordava ogni singola cosa di quell'esperienza. Che fosse il fatto di aver scoperto che un semplice umano poteva diventare un Chain? Che fosse il suo rancore verso l'Abisso stesso?
No.
No, no, no.
C'era qualcosa di più profondo sotto, qualcosa che lo tormentava, qualcosa che lo ossessionava, un desiderio tormentato.
Forse era meglio non pensarci: era rilassante, per una volta, potersene stare beato; un attimo di respiro nella vita frenetica che conduceva.
Chiuse nuovamente l'occhio, ignorando Gilbert e Alice che si stavano furiosamente tirando dietro qualsiasi oggetto fosse capitato loro sottomano, e si lasciò andare ai suoi più profondi pensieri. Una figura sfuocata gli comparve nella mente, una figura strana, misteriosa, nera, più bassa di lui... Riaprì di colpo l'occhio, e si ritrovò davanti Alice, che intanto aveva lanciato addosso al malcapitato Gilbert un gatto di passaggio.
- Si può sapere che cavolo hai, buffone?
Break scoppiò a ridere.
- Alice - Kun, se continui così finirai per assomigliare ad un maschiaccio- disse, riacquistando il suo sorriso giocoso.
- Aah, va al diavolo.
La ragazza si alzò.
- Piuttosto, va' a riposare un po': sei pallido come un morto- proseguì, sbuffando nervosamente, per poi tornare a torturare il povero Gilbert, che non aveva mai smesso di insultarla.
- Morto?
Richiuse nuovamente l'occhio, ma stavolta lo riaprì in ansia, come se gli si fosse aperto uno squarcio nel petto.
- Stregatto?