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Autore: soarez    23/05/2010    6 recensioni
-E così hai paura di Cho?- -Beh…diciamo che non vorrei vederlo arrabbiato con me. Ha l’aria di uno che può romperti il naso con un pugno. E, fidati, so di cosa parlo-
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo primo.

Dove l'agente Cho fa paura e i folletti degli ascensori vanno in sciopero.

 

 

 

L’agente Kimball Cho bussò alla porta dell’ufficio di Teresa Lisbon.

-Avanti-

-Capo, ho finito con la revisione dei rapporti. Se non c’è altro, io andrei-

-Certo, vai pure-

-Ha bisogno di un passaggio?-

-No, grazie, Cho. Si è già offerto Jane-

-Buonanotte, allora-

-Buonanotte-

Cho richiuse la porta, tornando alla sua scrivania per prendere la giacca e le chiavi della macchina.

Nel bullpen era rimasto solo il consulente, intento a fare le parole crociate.

-Ehi, Jane-

-Si?-

-Portala fuori dall’ufficio prima di un quarto d’ora. Ha bisogno di riposare-

Il biondo sorrise.

-Tranquillo, sarà fatto-

-Bene. Buonanotte, Jane-

-Buonanotte, Cho-

L’agente uscì dall’edificio, lasciandoli soli.

Patrick si alzò dal divano, avviandosi verso l’ufficio di Lisbon.

Entrò senza bussare, come al solito.

-Forza, è ora di andare-

-Aspetta, fammi finire questo rapporto-

-Scordatelo. Sai come Cho si preoccupi dannatamente, e non voglio che scopra che non ti ho portato a casa subito. Certe volte mi fa una fottuta paura-

-E va bene-

-Grazie. Mi salvi la vita-

Teresa sorrise beffarda.

-Non credere, non è per te. Lo faccio per Cho: non voglio che si preoccupi-

Aspettarono l’ascensore in silenzio.

Quando le porte si aprirono, Jane fece un lieve inchino, cedendo il passo alla donna.

-Madame-

-Merci beaucoup-

Entrarono nell’ampio ascensore, e Lisbon premette il pulsante per il pianoterra.

-E così hai paura di Cho?-

-Beh…diciamo che non vorrei vederlo arrabbiato con me. Ha l’aria di uno che può romperti il naso con un pugno. E, fidati, so di cosa parlo-

-Ah, non stento a crederlo-

Improvvisamente l’ascensore si bloccò con un sussulto.

-Woah. Che succede?-

-Non lo so, Jane, tu che dici? I folletti degli ascensori devono essere entrati in sciopero-

-Non esistono i folletti degli ascensori, Lisbon-

La donna guardò il biondo con una faccia che diceva: mi prendi in giro?

-Okay, allora, adesso che facciamo?-

-Niente-

-Come niente?-

-Nel caso non te ne fossi accorto, siamo stati gli ultimi ad uscire. Non c’è nessuno che possa tirarci fuori. Ci toccherà aspettare fino a domattina-

Jane si tolse la giacca, con un sospiro.

-Almeno il sistema di ventilazione funziona. A questo punto non può succedere nient’altro-

E proprio in quel momento, l’ascensore cominciò a precipitare.

 

 

 

 

 

Saaaalve fanciulle.

Allora, spiegazione: questa è la fic punizione che ho scritto per Masquedqueen (a proposito, dove sei finita? È da un po’ che non ti si sente)

Ero partita con scrivere una one shot, ma ho deciso di dividerla in due o tre capitoli al massimo.

Bene, fatemi sapere che ne pensate.

A seguito i ringraziamenti per le recensioni di Che stai facendo?

 

Allanon9: E se Kristina con la K fosse Red John o una sua seguace? Strano che sia sparita con armi e bagagli!

Beh, ormai non sappiamo più che aspettarci dalla ricciola sensitiva.

 

Hikary: si, ti capisco…anche io in quella scena avrei voluto strapazzarlo di coccole, povero cucciolo.

Fluently! L’utopia di qualsiasi professoressa di inglese u.u anche se, a dir la verità, me la cavavo non poco bene nelle interrogazioni.

La prof mi adorava perché ero l’unica su 25 che la stesse a sentire.

Se avesse provato l’impulso di ucciderla, non lo so, ma se fossi stata al posto suo, avrei esordito, innanzitutto con un bel Ma vaffanculo liberatorio.

Si, Kristina dice alla gente quello che vuole sentirsi dire, e sotto questo aspetto non posso odiarla.

Perché Jane ne aveva davvero bisogno.

Di vocine interiori il bel biondo ne ha tante, come tutti noi, e spero di utilizzarne buona parte.

La mia scena Jisbon preferita della puntata 22 è stato quando lui, al bar, incrocia lo sguardo delle due donne che cercano di sedurlo, e lui fa tutto il timodone ritroso, e in quel momento spunta Lisbon:

-Che stai facendo?-

-Niente!-

XD ho riso come una scema!

Ho notato il Madeline, ma ripensandoci, non penso che abbia molto valore; d’altra parte anche Minelli lo chiamava Virgil.

 

Bene, dopodichè vi lascio. Spero domani di mettere il secondo capitolo, se riesco a scrivere in treno.

POLVERE FOR PRESIDENT E LA SENSITIVA RIMANGA DOV’È.

Soarez

   
 
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