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Autore: Michelle11    25/05/2010    4 recensioni
Mi ero innamorata. Amavo un ragazzo che mi aveva sempre trattato come il suo giocattolo, un ragazzo che davanti agli altri quasi non mi guardava e poi, una volta soli, approfittava della mia totale dipendenza dai suoi baci, dalle sue carezze, dal suo modo meraviglioso di toccarmi. Eppure lo amavo.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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1. Mi ero innamorata. Amavo un ragazzo che mi aveva sempre trattato come il suo giocattolo, di un ragazzo che davanti agli altri quasi non mi guardava e poi, una volta soli, approfittava della mia totale dipendenza dai suoi baci, dalle sue carezze, dal suo modo meraviglioso di toccarmi. Eppure lo amavo.

Eppure lo amavo.
1.
Non credevo che si potesse arrivare ad odiare così tanto la propria sorella, ma quando Lara, mia piccola sosia di appena 5 anni, mi rubava tutto quello che trovava a portata di mano nella mia stanza, ciò che provavo era autentico odio. Per fortuna della piccolina, la sua tata, Cinzia, arrivò giusto in tempo per impedirmi di ucciderla. "Elisa, porto la tua sorellina al parco.. Torniamo stasera."  mi informò prima di uscire sorridendo come al suo solito. Mia madre, come sempre, rimaneva a lavoro fino a tardi. Non la vedevamo quasi mai.. Quelle rare volte che riusciva a tornare prima di cena era stanca morta e intrattabile. Questa situazione insostenibile andava avanti da quando quello stronzo di mio padre chiese il divorzio dalla sua dolce amata (mia madre) che tradiva ogni sera con una ragazza diversa. Ecco, anche questo può essere definito odio. Odio mio padre, odio il modo in cui con una firma ha rovinato la mia famiglia. Ma per quanto mi piaceva rimanere del tempo sola in casa mi lamentavo molto raramente di tutta questa faccenda.
 Il mattino dopo mi alzai di scatto ricordando quanto noiosa e inutile sarebbe stata l'ennesima giornata scolastica dell'anno. Corsi per non perdere nuovamente l'autobus, come la maggior parte delle mattine, e sospirando di sollievo mi accomodai nel primo posto libero che raggiunsi. "Ciao.." alzai la testa annoiata "Cosa.." mi bloccai di colpo incantata nel fissare gli occhi del ragazzo che mi sovrastava "Ehi, tutto bene?" sorrise ironico. Abbassai lo sguardo "Si, ma ci conosciamo?" rise "Piacere Gabriele!" e mi porse la sua mano "Elisa.." sussurrai stringendola. "Posso sedermi?" solo in quel momento mi accorsi che il posto accanto a me era libero. Annuì distrattamente, fingendo indifferenza. "Dove vai a scuola, Elisa?" mi chiese con voce gentile "Qui.." indicai fuori dal finestrino, ero arrivata. "Anch'io" sussurrò fissandomi intensamente. Distolsi lo sguardo, prendendo la mia borsa e sorridendogli scesi velocemente dall'autobus. Ero spaventata dalle sensazioni che mi provocava quel ragazzo. Mi prese per un polso "Aspettami." mi sussurrò in un orecchio.. Non riuscii a muovermi finchè non mi raggiunse. Non parlavamo, ma una strana elettricità ci circondava. "Dammi il tuo numero Elisa, voglio rivederti." Eravamo sulla soglia della mia classe. Gli sorrrisi maliziosamente e presi io stessa il suo cellulare dalla sua tasca e gli scrissi il numero. "Chiamami così posso memorizzare il tuo." riprese il cellulare "Più presto di quanto immagini. Ciao Elisa." e sparì dietro l'angolo. Scossì la testa cercando di trovare un pò del buon senso che ho sempre creduto di avere. Avevo appena dato il mio numero ad uno sconosciuto. Sospirai esasperata ed entrai in classe. "Elii, spiegami subito perché parlavi con Gabriele Nucera?!" "Buongiorno anche a te Sara" le dissi ironica. Lei mi guardava sedermi al mio ultimo e adorato banco battendo impaziente il piede a terra. "Elisa Neri! Rispondimi immediatamente!" ordinò "Se ti riferisci al ragazzo sulla soglia l'ho conosciuto oggi sull'autobus, ma.. perchè?" le chiesi distrattamente "Percé? PERCHE'? Stiamo parlando di Gabriele Nucera! Lui è il più figo della scuola! Se non anche del mondo.." finì pensierosa. Alzai gli occhi al cielo "Sei la solita esagerata e poi non è successo niente, tranquilla!" mi guardava interrogativa "Cosa c'è Sara?" sbuffai "Ti ho visto come lo guardavi Eli, eri incantata! Stai attenta, purtroppo l'apparenza inganna. Pensaci bene prima di fare qualsiasi cosa, ma.. non ti trattenere! Immagina la mia popolarità diventando la migliore amica della ragazza di Gabriele Nucera!" rise e io con lei. "Non iniziare Sara, non lo conosco nepppure!" mi sorrise e si sedette accanto a me: la professoressa era entrata in classe.
Uscìì da scuola e mi diressi alla fermata dell'autobus per tornare a casa, ma mentre controllavo la mia agenda sbattei contro qualcuno. "Oh, mi.." "Non ti scusare. Ti stavo cercando," alzai lo sguardo e vidi Gabriele. "Senti, cosa vuoi da me?" ero fiera di me, finalmente stavo ritrovando la mia determinazione, anche se i miei occhi erano ancora incatenati ai suoi. "Io.. non lo so" sospirò abbassando lo sguardo. Poi li rialzò di scatto e mi fissò tanto intensamente che mi spaventavo di perdere i sensi da un momento all'altro."Anzi no. So cosa voglio." si avvicinò pericolosamente e disse "Voglio te Elisa." Queste parole mi fecero completamente impazzire, ma fortunatamente riuscii a mantenere il controllo. "Non mi conosci neppure.." "Tu non sai da quanto ti osservo." lo guardai interrogativa "Sei proprio bella e.. estremamente sensuale in ogni tuo movimento." dei brividi mi attraversavano la schiena mentre le sue labbra si avvicinavano troppo alle mie. "E ora.. mmmh..ora ho una voglia matta di baciarti" e lo fece. Mi baciò e presto ci ritrovammo avvinghiati e ansimanti con le nostre lingue che giocavano curiose. Mi staccai rapidamente, lo conoscevo da appena 5 ore! "Scusami.." sussurrò ancora ansimante. Scossì la testa e senza dire nulla tornai a casa.
  
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