Three words
Se ne stava seduto sulla sua plancia, inerme. Le lacrime gli
rigavano il volto e il ricordo di quello che era successo gli invadeva la
mente, facendolo stare peggio. Non aveva la forza di smettere di piangere e
neanche quella di andare avanti, asciugandosi le lacrime e dimenticando tutto.
Non poteva, non quella volta, non dopo che aveva perso la cosa più importante
della sua vita.
Si mise la testa tra le mani, iniziando a singhiozzare e
sentendo lacrime bollenti ustionargli il volto. Sentiva il forte desiderio di
mettersi ad urlare, il maledetto desiderio di morire come era morta la donna
che amava. Lei non sarebbe mai tornata indietro, mai. E non aveva neanche
finito la frase.
Si alzò in piedi di scatto, asciugandosi le lacrime cadute
per far spazio a delle nuove, che nascevano dai suoi occhi, percorrevano il suo
perfetto volto lentigginoso e morivano sulle sue labbra. Le labbra che non
avevano mai pronunciato quelle tre parole in novecento anni, e che, molto
probabilmente, non le avrebbero mai pronunciate.
...Io ti amo...
A/N
Rieccomi qua
con un’altra one-shot. Non è un gran che ed è
decisamente corta, ma ho deciso di pubblicarla lo stesso. E’ una specie di missing moment della seconda parte dell’esercito dei
fantasmi, quando il Dottore è nel Tardis dopo aver detto addio a Rose. Se non
vi dispiace ditemi cosa ne pensate. Alla prossima! :)