Arthur sentì il rumore delle spade che vibravano nell'aria. Suoni metallici arrivarono alle sue orecchie. Tutto era ovattato dall'elmo che gravava sulla sua testa. Il re nemico stava davanti a lui. Giocava. Ma lui, Arthur Pendragon Re di Camelot, non aveva tempo per giocare. Merlin stava... Divina Misericordia. Stava per avere un erede al trono! E lui che fa? In emzzo alla battaglia. Si doveva muovere. Quando aveva sposato il suo servitore non si sarebbe mai aspettato simili sorprese come quella che gli aveva fatto il ragazzo. Si era fatto un incantesimo e... e in quel preciso momento stava partorendo loro figlio. Arthur colpì il nemico. Doveva ucciderlo il prima possibile per andare da Merlin all'accampamento, per stargli accanto. Un colpo. Due colpi. Tre colpi. Il re dell'altro regno vacilla. Colpito. Si spera affondato.

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-AH!

Odore di fuoco. Fumo. Un dolore lancinante alla pancia. Merlin si trascinava in mezzo alle rovine dell'accampamento.

-AH!

Un'altra tremenda fitta. Il fuoco divorava le tende. Doveva riuscire ad andare nella radura. Per se stesso. Per Arthur. Per loro figlio. Dei! Che dolore! Il loro bambino spingeva per uscire.

-Perchè non ho seguito il consiglio di Arthur e sono venuto anch'io? Adesso ci dovrebbe essere Gaius ad aiutarmi! AH!

Sui gomiti, il mago arrivò a poggiarsi a una pietra. La testa che pulsava.

-AH!

Arthur! Arthur! Dove sei?

_-_-_-_-_-_-_

Il re nemico si accasciò a terra. Era morto. Arthur sospirò. Corse verso la fine della battaglia. Doveva andare da Merlin. Dalle due persone più importanti della sua vita. Perchè suo marito non era rimasto al castello?

-Gaius a quest'ora doveva stare accanto a lui, a prendersi cura di lui. Merlin! Ti amo, tesoro mio, ti amo. Perchè sei dannatamente gentile e bello e magico e... Dei... non so come dirtelo. Disperazione. Voglio starti accanto. Voglio essere là quando nostro figlio nascerà...

Accampamento. Distrutto.

-MERLIN!!!!!!!!!

Un urlo tra dolore e felicità.

-AH!

Un urlo che riaccese la speranza del Re di Camelot.

-Merlin!

-Ah... ARTHUR!

-Merlin! Dove sei?

-ARTHUR!!

Il re corse verso l'origine della voce. Correva e correva.

-Merlin, sto arrivando!!

-AAAAAAAAAAAH!

Un urlo più lungo degli altri. Arthur arrivò in tempo. Si sedette accanto al marito.

-Respira, tesoro, respira.

-AAAAAAAH! ARTHUR!!!

-Respira... RespirAAAAAAA!

Arthur urlò alla stretta di Merlin.

Un ultimo urlo. Sangue. Iul dolore passò in un attimo, oscurato da una felicità immensa. Si ritrovarono a ridere entrambi. Un bel bambino moro stava stretto tra le loro braccia. Arthur baciò il mago sulle labbra e le guance.

-Ti amo.

-Ti amo anch'io.

-... Ti assomiglia...

-Davvero?

Il Re annuì.

-Sì...

Il bimbo aprì gli occhi blu che si tinsero d'oro.

-Hai ragione...

-Ho sempre ragione, Merlin!

Il moro sorrise.

-Allora... è nato, eh?

-Chi l'avrebbe mai detto.

-Già, chi l'avrebbe mai detto che ci saremmo innamorati...

=Bacetto=

Il bimbo sorrise a quella dimostrazione d'amore.

Emrys.

Si chiamerà così.

In onore della Magia.

E quando Arthur non ci sarà,

sarà Re Emrys.

E i due sposi sorrisero.

Loro figlio.

Amore.

Quello che provavano.

E non avrebbero scambiato quella emozione per niente al mondo.

NOTE:

Ringrazio chiunque leggerà questa fanfiction.

Lo so: dovrei mettere l'ultimo capitolo di Incontri Dimenticati e devo mettere un altro capitolo di Mondo Parallelo, ma mi piaceva tanto questa idea!

KISS