Sto cercando un modo
per distruggere le nuvole di cemento che galleggiano sopra di me,
insanziabili e pesanti come pietre
assetate di vibrazioni sensazioni e pulsazioni che fluiscono nel sangue
assassine di una felicità finalmente conquistata
e poi
sgretolata
rimasta sola
come le briciole di pane sulla tovaglia dopo un pranzo.
e non credo,
no, non lo credo
che ci sia qualcuno pronto a spazzare via la nebbia del mattino dai miei occhi
a scambiare la sua vista con la mia cecità
bianca e vuota
a buttarsi in un burrone sfrigolante di sassi taglienti come
quelle sensazioni vibrazioni e pulsazioni che si intrecciano
lungo il mio corpo troppo spesso e troppo scomodo per me
(o per lo specchio in cui mi guardo?)
sinapsi collaudate si rincorrono lungo i nervi del mio cuore
ha nervi, il cuore?
sarebbe bello
poter guidare la razionalità delle emozioni attraverso impulsi nervosi
come si fa con le contrazioni muscolari.
Mi hanno portato via la felicità
che ero riuscita a conquistare,
queste dannate nuvole di cemento
marmo
di pietra inconsistente e dura
macchie bianche grigie che si affastellano nel cielo
e si confondono
con le lacrime di Dio
che piange
perché non riesce a volerci bene
non riesce ad essere quell'uomo buono e giusto
che tutti credono che sia.
(Perdonatemi,in realtà è più uno sfogo personale, e non so se sia proprio la categoria giusta. Amen)