Tell me I’m gonna see you again

Dimmi che ti rivedrò di nuovo.

La voce di Kate si spezzò, schiacciata dal peso delle sue stesse parole. E l’aria in quel momento si congelò, lasciando che solo le onde che si infrangevano contro gli scogli dessero l’impressione che tutto ciò che stava accadendo fosse reale.

Kate non voleva che quella fosse l’ultima volta, non poteva nemmeno concepire il fatto che stesse per perdere Jack e non vederlo mai più.

Il solo pensiero di un istante senza la sua presenza accanto, l’idea di una vita solitaria da trascorrere priva della parte di anima che ormai Jack custodiva da quando si erano conosciuti sulla spiaggia, tanti anni prima, la distruggeva così tanto da farle desiderare di seguirlo, dovunque andasse.

Jack distolse lo sguardo da Kate, incapace di comunicare a parole ciò che ormai pareva un destino segnato in ogni suo minimo dettaglio. Era ferito, perdeva sangue e andava incontro a una missione da cui, quasi sicuramente, non sarebbe emerso mai più. Eppure tutto questo era  proprio il fato che doveva compiere, la cosa per cui lui era stato trascinato nuovamente in quel maledetto posto.

Kate capì che quel secondo era loro. E che avrebbe reso quel frangente che, miracolosamente, era rimasto riservato a entrambi il ricordo più bello e doloroso da custodire quando tutto si sarebbe finalmente realizzato.

Le lacrime iniziarono a scendere ancora più copiose sul volto di Kate mentre fissava intensamente Jack, rendendole ancora più verdi le iridi arrossate e facendo diventare le linee del volto una maschera di sofferenza assoluta.

Con la morte negli occhi e nel cuore, le loro labbra si incontrarono per l’ultima volta. In modo semplice, naturale, immediato; come era stato per loro conoscersi, amarsi, legarsi a vicenda con nodi indistricabili. 

Non era un banale gesto tra amanti, ma il bacio di addio tra due persone la cui unica speranza era stata poter sempre contare sull’altro in ogni situazione, che avevano imparato a diventare migliori e a essere felici grazie al tempo trascorso assieme.

Pochi anni che li avevano trasformati completamente, rendendoli individui diversi, che non potevano più fare a meno dell’altro.

Kate lo baciò in modo disperato e appassionato, lasciando che tutto il suo cuore incamerasse l’amore che quel contatto finale le stava donando.

Aveva bisogno di sentire il sapore delle labbra di Jack, di percepire la sua lingua calda muoversi danzando con la propria e di avvertire quel fragore sordo all’anima che solo lui le faceva provare. Quel fragore che le faceva dimenticare tutto, sempre.

Ti amo- gli sussurrò e provò un senso di sollievo e gioia enorme nel confessarglielo. Era passato tanto, troppo tempo dall’ultima volta in cui glielo aveva detto, ma quel Ti amo aveva perennemente continuato ad agitarsi in Kate ogni volta che gli stava accanto.

Non poteva lasciarlo andare senza dichiarargli quanto fosse stata sua in ogni secondo della loro vita assieme, quanto avesse contato per lei quell’amore ogni giorno, combattendo contro l’assurdità della situazione che li stava dividendo.

Ti amo- dichiarò la voce profonda di Jack sorridendo e in quell’istante Kate si sentì piena. Piena di luce, piena di felicità, piena di tutto ciò che le era mancato perché non era stata con lui.

Jack si voltò di spalle, andando verso Hugo e Ben, verso ciò che doveva portare a termine e Kate vide la sua esistenza svuotarsi di colpo di qualsiasi senso.

Tutta se stessa, la parte più vera e autentica del proprio essere che gli aveva affidato quel giorno, tanto tempo prima, ricucendolo, morì in quell’esatto secondo.

***

Non potevo non scrivere sul Last Jate Kiss, su una delle scene più strazianti per la sottoscritta. Non riesco ancora a capacitarmi che Lost sia finito, mi sento svuotata di una parte così importante della mia vita. Ho pianto molto scrivendo questa shot, lo dico senza imbarazzo. Ho pianto tanto scrivendo anche quella su James e Juliet, ma lì erano lacrime di felicità pura e incandescente, qui stille di dolore per la consapevolezza che Jack e Kate non avrebbero mai più potuto stare assieme nella realtà dell'Isola. 

Dedico questa shot, come anche la precedente of course, alle mie splendide compagne di viaggio in questa lunga cavalcata lostiana: Stefy, Giuly, Là, Any, Sibeluccia e Mapina. Dedico a un pensiero anche alla Fede e alla Silvia, scrittrici davvero favolose che con le loro storie mi hanno tenuta compagnia in questi mesi, e a tutte coloro che hanno scritto in questo fandom, regalandomi tante emozioni.