UNA COMUNISSIMA GIORNATA
Era un normalissimo lunedì mattina, i
raggi del sole illuminavano la mia stanza: aprii gli occhi e fissai il
soffitto, un pensiero mi assillava e continuavo a meditarci sopra: “Fa caldo,
siamo a metà maggio, perché dormo ancora con le coperte di lana?”. A quel punto diedi un’occhiata alla sveglia, erano le 6,
MAMMA: Stai
ripetendo storia?
MELANIA:Sì mamma! “Dov’ero rimasta?........... ah sì! Topolino disse a Minnie:chiama Pippo e digli subito che………”
Dopo una
decina di minuti preparai lo
zaino e uscii di casa. Con passo mooooolto
lento mi dirigevo verso la scuola, e camminavo lentamente, sempre più
lentamente, ancora più lentamente, alla fine scopro di essere ferma davanti al portone di casa!!
Finalmente
arrivai a scuola e mi misi al primo banco affianco
a Nanà. Le prime due ore
avevamo il compito di matematica, come al
solito la classe era concentrata nell’angolo dov’era seduta Alessandra, una delle
mie migliori amiche, che spiegava contemporaneamente una trentina di regole
diverse di algebra e geometria. Martina, la compagna di banco di Alessandra era tranquilla,
perché sapeva di avere accanto un super genio che l’avrebbe aiutata durante il
compito (mi correggo glielo avrebbe fatto!!). Anch’io mi feci spiegare due o
tre cosette da Alessandra ( mi correggo duecento o trecento) dopo di che tornai
al mio posto e chiesi a Nanà
MELANIA: Hai portato la calcolatrice,
vero?
NANA’:Certo, ma l’ha presa mio fratello!!
MELANIA: Cosa aspetti ad andarla a prendere?
Sbuffando Nanà si alzò…………..
NON L’AVESSE
Non appena si alzò le cominciarono a
cadere foglietti dalle maniche, dal colletto, dai pantaloni e persino dalle
mutande!! C’erano così tanti
foglietti che i nostri compagni staccarono la lavagna e la usarono come
slittino.
Io ero letteralmente spiazzata e guardavo Nanà con un’aria interrogativa.
NANA’: Che c’è? Mi ero scritta un paio di
formule che non riuscivo a
ricordare…………
Era un’impresa impossibile: dovevamo
pulire l’aula prima dell’arrivo della professoressa. Prima di tutto mandammo
due ragazzi a controllare la posizione della prof; quando tornarono ci
riferirono che si trovava al primo piano (noi eravamo al secondo!) e stava salendo le scale. Ah va bè…… c’era tempo!!! Per pulire la classe
mobilitammo tutte le bidelle della scuola, in meno di un secondo la classe
tornò pulita e splendente come prima! Ci sedemmo tutti ai nostri posti giusto
in tempo per l’arrivo della prof che ci salutò con un “Buon giorno ragazzi!!!!” e noi “Buon gioooorno professoressa!!!!”.
Cominciò subito a distribuire i compiti che comprendevano: un’equazione, un
problema sulla piramide, un quesito di scienze e un piano cartesiano. Nella
classe calò un silenzio tombale! Tutti si stavano scervellando per cercare di
decifrare quel linguaggio sconosciuto! Tutti tranne Alessandra che era partita
in quarta!
Intanto noi ci eravamo attrezzati: Cristiano parlava con
l’auricolare con uno scienziato svedese, Francesco si faceva aiutare da sua
sorella usando una ricetrasmittente, Antonio mandava una cinquantina di
messaggi di aiuto a Marco e Carlo cercava di copiare il compito di Matteo con
uno specchietto! Ma il più attrezzato era Emidio che cercava di copiare il
compito di Alessandra con un
telescopio che gli aveva prestato
Alla fine
del compito tutti si precipitarono da Alessandra per confrontare i risultati, e
come al solito quasi nessuno si trovava!! ALESSANDRA:
Ehi! Melania com’è andato il compito?
MELANIA:Male come al solito!............ Tu piuttosto!! (alzandomi di scatto e guardando
Martina con aria feroce) Perché quando ti ho chiesto di passarmi il problema di
geometria tu mi hai passato l’equazione sbagliata???
MARTINA:Ehm…… Non avevo capito bene…….
MELANIA: Ma come? Te l’ho urlato al
megafono e la prof ha persino alzato la testa per guardarsi intorno!!! Questa me la paghi!!
Così presi ad inseguirla per tutta l’aula,
poi cominciammo a saltare da un banco all’altro.
Io la misi spalle al muro, ma lei con una
mossa a sorpresa si aggrappò al lampadario; saltai anch’io e mi appesi alle sue
gambe, ma il lampadario cedette e cademmo per terra!
Adesso avevamo un altro problema: come
tappare quel buco nel muro?
NANA’: Perché non proviamo con la gomma da
masticare?
Ne ho sentite di idee strampalate in giro, ma quella le superava
tutte, così iniziammo a masticare e alla fine riuscimmo a tappare il buco.
Dopo pochi minuti arrivò la prof di artistica che non si accorse di
niente, ma quell’antipatica
di Luisa le raccontò tutto: dall’inseguimento mio e di Martina alla gomma da masticare!
PROF: Bè…. È normale……
tutti i ragazzi sono un po’……. Come dire….. VIVACI!!
Il resto dell’ora di artistica la passammo scrivendo e dipingendo sui
muri. Dopo artistica avevamo due ore di storia: la prof entrò e interrogò
Martina. Lei era la migliore in storia,basta
dire una data a caso e lei ti dice tutti gli avvenimenti che sono accaduti in
quel periodo. MEGLIO DI INTERNET!!!!!!
PROF:Bene
Martina parlami di un argomento a piacere!
MARTINA: Parlerò dal Big Bang fino ad oggi!
Così Martina cominciò a parlare, era
meglio di un’enciclopedia: raccontava i fatti con una tale precisione che
sembrava che li avesse vissuti!!
I minuti passavano, Martina parlava,
l’attenzione della classe era rivolta al volo di una mosca, (tutti tranne
Alessandra che era intenta a leggere “Monster
Allergy”sotto il banco!!) persino la professoressa
giocava a tris con Michele.
Alla fine le due ore passarono e la
campanella suonò.
PROF: “Sia lodato Gesù Cristo” Bene Martina puoi andare a posto!
MARTINA:Ma non ho ancora finito di parlare del Congresso di
Vienna!!
PROF: La prossima volta! “Mai più!!”.
Dopo pochi minuti arrivò in classe la prof
di tecnica: posò la borsa sulla cattedra e cominciò a parlare.
PROF: Che succede ragazzi non vi vedo bene!
MELANIA: Forse ci vedreste meglio se vi
giraste!
La professoressa si girò e cominciò a
spiegare.
PROF: Dovete sapere che in Calabria le
galline volano sugli alberi di patata………………………….
E continuò così per mezz’ora!
Improvvisamente si mise a cercare qualcosa e ci ordinò di aiutarla, noi
ovviamente ubbidimmo felici di perdere tempo! Cercammo dappertutto, ma non
trovammo niente, solo Alessandra non si dava da fare intenta a leggere un libro di scienze nucleari!
Dieci
minuti prima che suonasse la campanella Nanà
ebbe un altro lampo di genio!
NANA’: Prof! Ma che cosa stiamo cercando?
PROF: I miei occhiali!
ALESSANDRA: Ma li avete addosso!!
PROF: E’ vero!! Grazie per averli trovati!! Ti meriti proprio un bell’ottimo!!
ALESSANDRA: Di niente prof!
MARTINA: Ma non è giusto!! Tu hai passato tutta l’ora a leggere quel libro di
scienze nucleari!!
Finalmente la campanella suonò: ci
mettemmo in fila e ci fermammo a parlare sotto la scuola.
Mentre io Alessandra e Martina eravamo immerse in una
conversazione sull’imminente concerto dei Blue, ci passò affianco l’essere più
ripugnante dell’Universo: Luisa!!!
Io e Martina eravamo decise a vendicarci.
Senza pensarci due volte ci gettammo su Luisa e la massacrammo di botte!!
Intanto Alessandra, che era un tipo
tranquillo e pacifico, cominciò a camminare avanti e indietro tenendo in mano
un cartello con la scritta: “ABBASSO
Ma io e Martina ignoravamo completamente il movimento non violento di
Alessandra e continuavamo a picchiarla a sangue!!!
Finalmente Alessandra capì che il suo
movimento non violento non serviva a niente, così venne verso di noi e ci divise.
ALESSANDRA: Ragazze non si fa così, ma così!!!
E così dicendo le diede un pugno così forte
che le fece girare la testa a 360°.
ALESSANDRA: AAAAAHHHH!!! Mi sono sfogata!
Detto questo se ne andò, lasciando me e Martina a bocca aperta!!
Mentre tornavamo a casa c’era silenzio, la prima
a romperlo fu Alessandra.
ALESSANDRA:Oggi i miei genitori non ci sono, perché non venite
a pranzare a casa mia? Non mi va di stare da sola con mia sorella!!
MELANIA: Per me va bene!
MARTINA:Anche per me!!
ALESSANDRA: Allora compriamo quattro
margherite alla pizzeria di fronte casa mia!
Davanti alla pizzeria, c’era la sorella di Alessandra: Eleonora, che
cominciò a parlare con Martina di un certo ragazzo di una certa scuola!! Così
mentre quelle due parlavano, a me e ad Alessandra toccò portare le pizze! L
Arrivate a casa di Alessandra cominciammo subito a mangiare, ma dopo
cinque minuti Eleonora fece cadere la coca cola sulla pizza!
ALESSANDRA: Credo di sapere come fare, una
volta ho letto su un libro di chimica come annullare l’effetto della coca cola!!
Così Alessandra cominciò a versare il
detersivo sulla pizza, poi il bicarbonato, l’ammoniaca, lo shampoo,
l’antibiotico, un dentifricio e la schiuma da barba!
ALESSANDRA: Non riesco a ricordare la
formula, forse facendo così………..
E versò qualche goccia di aceto sulla “ pizza” che cominciò a gonfiarsi
sempre di più!! Noi uscimmo dalla cucina e qualche secondo dopo sentimmo una forte esplosione!
MELANIA: Cosa è successo?
MARTINA: Perché è esploso tutto?
ALESSANDRA:Forse ho capito cos’è successo: l’unione del gas
Z4G12 con il gas X39K4 ha provocato la formazione di una sequenza di atomi del
gruppo 8K3 che unendosi alle molecole di acido solforico H2SO4 ha provocato
un’implosione di protoni all’interno del corpo, il quale sovraccaricato da
molecole miste G140 ha provocato l’esplosione che abbiamo sentito!! Avete
capito no??? Che sciocca che
sono!! Come ho fatto a non pensarci prima!?!
MELANIA:……………………………………………??????
MARTINA:……………………………………………??????
ELEONORA: Sì, ma io ho fame!!!!!
Fortunatamente Martina conosceva un famoso
architetto norvegese che arrivò direttamente da Oslo per ricostruire la cucina!!
Ovviamente il pomeriggio fu dedicato allo
studio! (ND Melania: Che
perdita di tempo!! ND Martina: Perché noi dobbiamo sprecare i migliori anni
della nostra vita così? ND Alessandra: Il mio passatempo preferito!!!).
Alessandra
decise
che avrebbe risolto tutte le equazioni e tutti i problemi del libro di algebra
e del libro di geometria, ma sfortunatamente li aveva già fatti, così iniziò a
ripetere geografia.
Martina cominciò a fare il questionario di antologia e io cercavo
disperatamente di decifrare quello strano linguaggio del libro di scienze.
MELANIA: Non capisco una sola parola di
quello che dice questo stupido libro!
ALESSANDRA: Forse se lo giri al contrario ci capisci di più!!
Finiti i compiti giocammo a monopoli: come al solito io cercavo di
prendere i soldi e le proprietà di Martina e viceversa, ma non ci accorgevamo
che intanto Alessandra si stava prendendo tutti i nostri soldi!!
Quella sera ognuna di noi ripensò a quella
giornata:
Ore 23.00 Casa di Alessandra.
ALESSANDRA: “Oggi ho passato proprio una
bella giornata, e spero di passarne altre così e sono sicura che in questo
preciso istante anche Melania e Martina stanno pensando la stessa cosa!”
Ore 23,02
Casa di Melania e Casa di Martina.
MELANIA & MARTINA: RONF FIUUUUUU RONF!!!!!!!!!!!!!